TREKKING DA BARCO AD ARTE SELLA

Una mèta da non lasciarsi sfuggire in Trentino è Arte Sella, il museo nella natura e della natura, conosciuto in tutto il mondo. Ma, per chi volesse conquistarsi la visita a questo gioiellino proponiamo un facile trekking da Barco ad Arte Sella, da fare a piedi o in bicicletta.

Situato in Valle di Sella, nel comune di Borgo Valsugana, Arte Sella è uno dei musei più famosi a livello internazionale. Innanzitutto, perchè nasce dalla felice intuizione di creare oper d’arte con la natura nella natura diventando progetto pilota di tanti cloni o progetti simili. Ma anche per le interessanti e prestigiose collaborazioni con artisti e da qualche anno anche architetti di fama mondiale.

Arte Sella is an internationally renowned art exhibition and nature park located in the Sella Valley, near the village of Borgo Valsugana in the Trentino region of northern Italy. It is known for its unique blend of contemporary art installations set amidst the natural beauty of the surrounding landscape.

Arte Sella was established in 1986 by a group of artists and residents who wanted to create a space where art could interact with nature in a harmonious way. The exhibition takes place in a forested area of about 30 hectares (74 acres), which serves as a canvas for artists from around the world to create site-specific artworks.

The artworks at Arte Sella are often made using natural and sustainable materials, and they are designed to evolve and change over time as nature takes its course. The exhibition aims to explore the relationship between art, nature, and the environment, and it encourages visitors to contemplate the interconnections between human creativity and the natural world.

Arte Sella attracts a large number of visitors each year, who come to explore the art installations, enjoy the peaceful surroundings, and engage with the themes of art and nature. In addition to the permanent and temporary artworks, the site also features walking trails, a visitor center, and facilities for educational activities and workshops.

The exhibition at Arte Sella is open to the public for most of the year, from spring to autumn, but specific opening dates and hours may vary, so it is advisable to check the official website or contact the organizers for the most up-to-date information if you plan to visit.

Insomma Arte Sella è una di quelle realtà che esporta il marchio Trentino nel mondo e che ogni anno registra una affluenza da record. Inoltre Arte Sella propone anche momenti di approfondimento culturale ed eventi. Calendari e novità sono da consultare direttamente al sito qui.

Inutile dire di tenersi aggiornati e mettere in agenda una visita al sito espositivo da Giardino Villa Strobele all’Area Malga Costa con il percorso espositivo passando per il Sentiero Montura. Affascinante, unico, Arte Sella è un gioiellino incastonato in un panorama che da solo, vale la decisione di salire in Val di Sella.

Sebbene solitamente la Val di Sella si raggiunge salendo da Borgo Valsugana fino al parcheggio di Villa Strobele, un ulteriore valore aggiunto potrebbe essere quello di scegliere invece il trekking che da Barco di Levico porta appunto ad Arte Sella.

Arrivati a Barco di Levico, basterà seguire via per Sella e pacheggiare la macchina per poi incamminarsi verso la gola del torrente arrivando al Ponte dei Giandi. L’escursione che parte da qui permette di godere delle opere di bonifica dell’area del torrente con il rifacimento della strada sterrata che porta fino in cime a Sella.

Il dislivello è con partenza 580 metri fino ai 990 di Malga Costa. La strada sterrata benchè in salita è decisamente dolce e i 5 chilometri e 200 metri sono percorribili in 2 ore di camminata comoda e lenta.

Il consiglio è di scegliere la salita sulla destra, più agevole e comoda, sebbene più lunga in quanto costeggia tutta la gola, metre per la discesa si può decidere di tornare dalla strada forestale che da sulla valle che però è molto più ripida e diretta.

Tutto il percorso è assai suggestivo sia per le pareti sovrastanti con il Pizzo di Levico in cima. La veduta invece si apre sulla Valsugana con i laghi di Caldonazzo e Levico, il colle di Tenna e lo sguardo che si perde all’orizzonte.

Non ci si può sbagliare, seguendo la strada si arriva in Val di Sella sbucando nei prati che portano a ridosso della staccionata dello spazio espositivo pochi metri più avanti. Una volta in cima basterà guardarsi attorno per ammirare lo spettacolo della natura con il Gronleit di fronte, la Panarotta, Cima Mandriolo e il Pizzo di Forte Vezzena tutt’attorno.

A questo punto, magari aprofittando di uno dei punti gastronomici in loco, la visita alle esposizioni è doverosa. Quindi si potrà decidere di scendere, o tornando sui propri passi, oppure girando a destra e facendo la via breve diretta. Si tratta di una stradina di 4 chilometri e mezzo percorribile in una oretta. Ambedue i percorsi presentano delle panchine e soprattuto delle edicole votive a ricordo della fatica delle genti di montagna ma anche a ricordo della Guerra.

La Val di Sella oltre alla bellezza della natura e ad Arte Sella, ha qualche altra chicca. In Val di Sella infatti vi è la Dimora estiva di Alcide De Gasperi, dove lo statista soleva trascorrere il suo tempo libero. Infine vi è una leggenda legata ad un personaggio della storia, Siccone di Caldonazzo, signore che regnò su un ampio territorio della Valsugana dal 1342 al 1408. Di Siccone abbiamo già parlato qui e qui.

A lui si deve la costruzione dell’Eremo di San Lorenzo. Narra infatti una leggenda che durante una battuta di caccia Siccone avesse scelto di portare i suoi amici nobili che stava ospitando giunti da lontano nella stretta Valle di Sella. Ricca di cinghiali nella valle  questi stavano dando grossi problemi ai contadini e pastori. Di indole irruenta e sbruffona, Siccone non avrebbe voluto dare fede alle raccomandazioni dei cacciatori. Così no seguì la raccomandazione di attendere il segnale per muoversi all’assalto della selvaggina.

Siccone, volendo mettersi in mostra sarebbe uscito dalla boscaglia incorrendo così nella carica di alcuni grossi cinghiali inferociti. Disarcionato da cavallo si sarebbe veduto perduto. In quell’ultimo momento avrebbe implorato San Lorenzo di aiutarlo promettendo in cambio la costruzione di una chiesa in suo nome. Proprio mentre il cinghiale stava per caricare, sarebbero sopraggiunti dei cacciatori che hanno salvato il malcapitato ed ucciso l’animale.

Di lì a poco venne costruita la chiesetta che ancora oggi porta il nome di San Lorenzo.

L’Eremo di San Lorenzo si trova dall’altra parte della valle, in direzione Borgo Valsugana, seguendo il sentiero E210 a ridosso del Monte Armentera.

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