BAR ITALIA PIAZZA VENEZIA IL NUOVO BAR IN CITTA’

Si chiama Bar Italia Piazza Venezia, la nuova scommessa di Simone Travaglia e Alessandro Sparano. Un bar ad orario continuato che apre per le colazioni e chiude a tarda sera per il dopo cena.

Innovativo, giovane e pieno di energia il nuovo progetto dei due soci Simone Travaglia e Alessandro Sparano, mentre Daniele Bortoli è il responsabile del bar di Trento, si affianca alle già ben avviate attività il Bar Italia Cavedine e il Bar Italia Vezzano. Ora arriva la scelta di scommettere sulla città capoluogo che pare abbia risposto bene al cambio di gestione, fra clienti affezionati e nuovi.

A raccontare questo nuovo percorso è uno dei due soci, Simone Travaglia.

Dopo l’inaugurazione, come sta rispondendo la città al cambio di gestione?

Oltre ogni aspettativa, sta andando molto bene e siamo molto contenti. Abbiamo fatto un piccolo evento per ufficializzare la nuova gestione ed è stato un successo. Sono venute persone della città, clienti abituali e curiosi, ma anche molte persone della Valle dei Laghi dove abbiamo già due attività. Il posto è strategico, per cui c’è molto passaggio. Ora aspettiamo di testatre l’impatto con l’apertura delle scuole e il rientro a lezione degli universitari.

Quali orari coprite?

Per ora abbiamo mantenuto di massima l’orario che era della precedente gestione, per cui  con apertura alle 7 per le colazioni. Tuttavia l’idea è quella di allungare l’apertura serale con gli aperitivi, che solitamente vengono cercati da un gran numero di clientela. Attualmente il punto nevralgico dell’aperitivo è piazza Duomo, ma contiamo di diventare una valida alternativa con apertura fino alle 22, se vediamo che l’offerta è di successo. Insomma cerchiamo di modularci in base a come risponde la città.

Avendo già esperienza con due attività, quale linea volete dare al locale di Trento?

Abbiamo mantenuto gli stessi fornitori e puntiamo molto sul rito dell’aperitivo. A Cavedine apriamo dalle 7 a mezzanotte mentre Vezzano è aperto dalle 6 alle 21 o 22. Vogliamo mantenere la qualità alta dei due locali in Valle dei Laghi, perchè il cliente deve sempre rimanere soddisfatto nelle aspettative. Per cui manterremo la cadenza degli eventi a cui è stato abituato per esempio. A Trento invece avremo il servizio cucina, che è un po’ il punto forte del Bar Italia Piazza Venezia.

In che senso?

Abbiamo la Licenza di ristorazione e quindi una cuoca che preparerà i pasti del giorno. Magari potrebbe essere l’ideale per la pausa pranzo o pausa cena. In menù quindi insalate, toast, piadine e primi piatti, e pensiamo ad offrire due scelte di piatto del giorno. Dipenderà dal periodo dell’anno. Abbiamo voluto un occhio di riguardo per clienti vegetariani, vegani senza dimenticare le intolleranze alimentari con valide proposte alternative. Ovviamente non una vasta scelta, ma in menù si potrà trovare qualcosa di dedicato. E, a breve, sarà attivo anche il servizio per buoni pasto.

Qualche sorpresa culinaria?

Ogni tanto ci piacerà improvvisare con qualche piatto estero.

Insomma, un qualcosa di nuovo che però ha radici ben piantate?

La nostra avventura è iniziata sette anni e mezzo fa a Cavedine. Per cui abbiamo una base di appoggio abbastanza solida, di conseguenza il nostro non è un salto nel vuoto. Abbiamo anche affrontato vari imprevisti, come il lockdown che è iniziato tre giorni dopo l’apertura del locale a Vezzano. Quindi affitti da pagare, ordini e provviste fatti ma locale chiuso. Nonostante questo siamo andati avanti e abbiamo affrontato e superato tutto. Quando c’è stata l’occasione di aprire a Trento ci siamo detti che volevamo provare e metterci in gioco.

Cosa temete di più?

Trento è una piazza con molti competitor. Ci sono molte offerte valide. Per noi è una scommessa. Ecco perchè puntiamo per esempio sulla cucina, che è un valore aggiunto. Ma stiamo pensando a diverse novità. Circa l’aperitivo oltre ad essere accompagnato da stuzzichini particolari e cucinati al momento, abbiamo anche una selezione di gin e molte altre offerte per tutti.

Tipo?

Sta prendendo sempre più piede la richiesta di analcolico, non solo birre, ma anche cocktail che non abbiano nulla da togliere al gemello alcolico in sapore e aroma o bellezza. Inoltre esiste anche il gin analcolico oramai.  Per cui possiamo anche accontentare i palati fini,  che però scelgono l’analcolico magari per una guida consapevole o una scelta di gusto personale.

In conclusione?

E’ un gran bell’impegno, ma mantenendo lo standard alto dei locali di Cavedine e Valle dei Laghi, puntiamo a dare un servizio altrettanto alto su Trento. Per ora, come dicevo la città ha risposto bene, quindi le prospettive suono buone.

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