TARASSACO CROCE E DELIZIA

Con i suoi fiori, giallo oro, colora i prati in una fioritura abbondante e rigogliosa. Il tarassaco è una pianta ambivalente, la si ama o la si odia.

Tarassaco croce e delizia quindi. Da un lato è il cruccio di contadini e giardinieri che con questa pianta infestante ingaggiano una lotta impari. Mentre tanti la considerano una vera delizia soprattutto per le proprietà terapeutiche e il pieno di salute che garantisce.

Conosciuto come dente di leone oppure dente di cane, il Tarassaco è da sempre un elemento chiave della dieta rurale. Chi lo ama per quel sapore amarognolo, chi ritiene sia ricco di ferro, chi invece lo usa come diuretico e digestivo.

Facciamo quindi il punto.

Proprio per le tante sue virtù, va segnalato che in Val di Rabbi, in Trentino, si festeggia addirittura un Festival dedicato al Tarassaco.

Conosciuto ed usato fin dall’antichità, il tarassaco è principalmente usato per le sue funzioni diuretiche Principalmente molti la usano in forma di tisana o infuso, che consumano come ottimo digestivo e per disintossicare il fegato.

Pianta perenne, con apparato radicante molto profondo, trasforma i propri fiori a maturazione completata in soffioni. E proprio i soffioni sono la croce di contadini e giardinieri, in quanto si diffondono in grande misura e attecchiscono facilmente.

Ma questi fiori sono anche croce per chi soffre di allergia. I soffioni riempiono l’aria se solo si alza una lieve brezza. Chi soffre di allergia al polline, facilmente si troverà con occhi gonfi e naso che sgocciola in un susseguirsi di starnuti.

Le api amano molto questo fiore, che sta sbocciando nei prati e in ogni dove. Oggi molti apicoltori producono un ottimo miele di tarassaco. Il miele abbina propietà del fiore con le proprietà del miele e diviene un ottimo alleato per la salute e la gola, di grandi e piccini.

Tuttavia il binomio è di Tarassaco croce e delizia, proprio perché questa pianta non manca sulla tavola di chi ama quel sapore simile alla cicoria.

Ovviamentela raccolta del Tarassaco richiede l’attenzione di scegliere zone non inquinate e possibilmente luoghi poco battuti da persone e animali.

Per l’utilizzo si consiglia la raccolta delle foglie giovani che vengono consumate sia crude che cotte. Molte ricette spiegano come confezionare, insalate primaverili sminuzzandofinemente le foglie.

In alternativa, qualora la pianta fosse più matura, le foglie possono essere bollite e utilizzarte in forma di pesto per la pasta, oppure in frittate. In Trentino i contadini cicinavano le foglie lessate con lardo fritto.

Altre ricette consigliano il confezionamento di risotti, gnocchi e altro.

I boccioli di tarassaco invece possono essere caramellati, ma anche messi sottaceto , oppure fritti in pastella.

L’uso più famoso dei boccioli però è quello dello sciroppo di tarassaco.

Per gli infusi l’ingrediente principale sono le radici che vengono tostate e poi macinate per una bevanda simile al caffè.

L’infuso di radice di tarassaco non soloè utile per depurare il fegato ma favorisce anche la diuresi. In antichità esso veniva usato, con effetto positivo, nei casi febbrili, per alleviare dolori dovuti ai reumatismi, far aumentare l’appetito, stimolare l’intestino e la funzionalità della bile.

Infine il tarassaco migliora i valori del colesterolo, è un ipoglicemico e aiuta nei casi di gonfiore addominale.

E’ quindi buona abitudine quella di godersi una ottima tazza di the o infuso al tarassaco possibilmente più volte alla settimana, se non tutti i giorni (magari al posto di bibite confezionate, zuccherate o gasate).

Quindi tante proprietà per il Tarassaco croce e delizia. Come ogni alimento il tarassaco ha delle controindicazioni. Il tarassco è sconsigliato per chi soffre di disturbi gastrici, ulcere, gastrite, reflusso o calcoli delle vie biliari.

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