Silent Carnival a No Music in the Office

Canzoni circolari, ampie progressioni strumentali, umori oscuri, stratificazioni. Melodie che affiorano e poi svaniscono tra i drones e il silenzio. Sono le note che Silent Carnival porterà a Impact Hub. Sarà l’artista siciliano ad aprire la stagione 2015 di “Live a The Hub – No Music in The Office”.

Lunedì 19 gennaio a Impact Hub Rovereto, in via Scuole 24, dalle 21.30 si potrà ascoltare il primo dei concerti della rassegna musicale, arrivata alla sua quarta stagione, organizzata da Impact Hub Rovereto in collaborazione con Marco Segabinazzi e l’assessorato alla Contemporaneità del Comune di Rovereto.

Si tratta di un’iniziativa volta a favorire l’ascolto e la scoperta di nuovi suoni, musicisti e band sperimentali all’interno di spazi normalmente adibiti a ufficio. Uno spazio insolito per una programmazione originale e ricca, che conferma Impact Hub Trentino come punto di riferimento per la promozione di esibizioni suggestive e per la creazione di un network che vuole unire band, addetti ai lavori e pubblico.

No Music in The Office è un’ironica provocazione per ricordare che la musica non ha confini, ma soprattutto per raccontare attraverso un linguaggio universale quei processi di cambiamento che interessano i luoghi di lavoro. Coworking, informalità, condivisione e networking sono le parole chiave di un nuovo paradigma professionale adatto agli ambienti nei quali la creatività e le idee scaturiscono dalla sperimentazione e dalla contaminazione. La stessa sperimentazione e contaminazione che il calendario di No Music in The Office contiene.

Marco Giambrone è pittore, fotografo e musicista (noto per aver calcato i palchi d’Italia con Marlowe ed aver prestato la sua chitarra all’esordio di Nazarin). Inizia nel 2013 un percorso solista dando vita al progetto Silent Carnival. Dopo un mini tour condiviso con Carla Bozulich e John Eichenseer, dove vengono rodati dal vivo alcuni brani, nell’agosto 2013 Silent Carnival registra il suo primo disco, omonimo. La produzione artistica viene affidata al musicista/produttore Carlo Natoli (Gentless3, Tellaro, Nazarin).

Con l’album omonimo “Silent Carnival”, Marco Giambrone si avventura in un percorso artistico elaborato, incisivo e di rara eleganza. Un album pressoché strumentale in cui le 9 tracce si susseguono in un amalgama translucido di note e immagini rubate alle mura di una casa antica nelle campagne siciliane (dove l’album è stato registrato con lo studio mobile L’Argent di Carlo Natoli, anche produttore artistico del disco).

I brani catturano l’attenzione e trascinano in un ascolto umorale e viscerale, come un treno che non deve fermare in nessuna stazione, un’autostrada verso il nulla o semplicemente un pomeriggio passato ad ascoltare la pioggia. Il disco è stato scritto lasciando fluire le idee senza porre dei limiti di tempo o di stile e senza pensare per forza al “formato” canzone. Tempi dilatati, canzoni circolari, ampie progressioni strumentali, umori oscuri, stratificazioni. Ma anche spazio per delle melodie che affiorano e poi svaniscono tra i drones e il silenzio. Su tutto emergono il suono del Farfisa, le chitarre riverberate e minimali, le percussioni cupe e marziali. I preziosi interventi del violoncello di Andrea Serrapiglio della viola di John Eichenseer alias JHNO e del sax di Gianni Gebbia.

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