RISTORAZIONE IN CRISI, TORNA ALLA FIDUCIA
La crisi del delivery e la stretta sulle vendite di alcolici: come i ristoratori possono adattarsi ripartendo dalla fiducia e dalle community
Il settore della ristorazione sta affrontando una sfida senza precedenti. La crisi delle piattaforme di delivery come Glovo, le nuove restrizioni normative sulle vendite di alcolici introdotte dal governo e la flessione economica in atto stanno mettendo a dura prova il modello di business tradizionale.
Come abbiamo sottolineato nel precedente articolo , è tempo di ripensare il marketing, tornando agli antipodi: non più strategie invasive o basate solo su visibilità e algoritmi, ma un ritorno a ciò che conta davvero – fiducia, connessione diretta e relazioni autentiche con i clienti.
Le sfide principali: delivery e alcolici
1.La crisi del delivery
Le grandi piattaforme di consegna a domicilio, che hanno dominato il mercato negli ultimi anni, stanno mostrando i loro limiti. Oltre a trattenere commissioni elevate che erodono i margini, il calo della domanda e le difficoltà operative rendono il modello meno sostenibile.
2.Restrizioni sulle vendite di alcolici
La nuova legge voluta da Salvini, che limita significativamente la vendita e il consumo di alcolici, colpirà direttamente le entrate dei ristoratori. È risaputo che una parte importante dei margini di profitto deriva dalla vendita di bevande e dessert, e questa perdita rappresenta una sfida enorme.
3.Flessione post-festività
Gennaio è tradizionalmente un mese critico per la ristorazione. L’accumulo di queste problematiche rischia di creare un circolo vizioso, che potrebbe portare molti locali a una crisi profonda se non si interviene in modo strategico.
La soluzione: tornare alle basi del marketing
In un momento di incertezza come questo, è fondamentale tornare a costruire relazioni autentiche e di fiducia con i propri clienti. I social media, per quanto utili, non bastano più: servono strumenti che favoriscano un dialogo diretto e intimo con i consumatori, creando vere e proprie community.
1. Costruire una relazione basata sulla fiducia
Il cliente non è solo un numero: è una persona con cui instaurare un legame autentico. Questo significa:
•Creare esperienze personalizzate e di qualità nel locale.
•Rendersi disponibili ad ascoltare feedback, domande e suggerimenti.
•Essere trasparenti, sia nei prezzi che nella qualità dei prodotti.
Un cliente che si sente ascoltato e rispettato diventa non solo fedele, ma anche un ambasciatore del brand, consigliando il locale ad amici e familiari.
2. Sfruttare le chat di WhatsApp e Telegram
Le piattaforme di messaggistica come WhatsApp o Telegram rappresentano un’opportunità straordinaria per creare community ristrette, dove il rapporto con il cliente è più diretto e personale. Ecco alcune idee pratiche:
•Creare un gruppo riservato per i clienti più affezionati, dove condividere offerte, novità e iniziative in anteprima.
•Offrire un servizio di prenotazione e assistenza via chat, per facilitare la comunicazione e garantire un contatto umano.
•Inviare menu settimanali personalizzati o proporre promozioni esclusive, che rafforzino il senso di appartenenza alla community.
Questi strumenti permettono di instaurare un dialogo continuo con il cliente, superando il filtro spesso impersonale dei social media.
3. Innovare il menu e diversificare l’offerta
Con le limitazioni sulle vendite di alcolici, è necessario diversificare il menu puntando su:
•Bevande analcoliche premium, come mocktail, infusi e succhi artigianali, che possono diventare una nuova fonte di margine.
•Dolci di alta qualità, che non solo compensano la perdita di profitto sulle bevande, ma attirano anche nuovi segmenti di clientela.
•Piatti che soddisfino il desiderio di comfort e autenticità, come proposte stagionali o ricette legate al territorio.
4. Creare eventi esclusivi per la community
Organizzare serate speciali riservate ai membri della community su WhatsApp o Telegram può rafforzare il senso di appartenenza e stimolare le vendite. Alcuni esempi:
•Serate a tema con degustazioni di dessert o pairing con bevande analcoliche.
•Cene esclusive per piccoli gruppi, dove i clienti possano vivere un’esperienza unica e personalizzata.
•Offerte limitate che premiano i membri più attivi della community.
La ristorazione si trova di fronte a una sfida senza precedenti, ma anche a un’opportunità per reinventarsi. Tornare agli antipodi del marketing, costruendo relazioni autentiche basate sulla fiducia e sfruttando strumenti come le chat di WhatsApp e Telegram, permette ai ristoratori di uscire dalla logica impersonale delle grandi piattaforme e di riconnettersi con i clienti a un livello più profondo.
La crisi può trasformarsi in un punto di svolta per chi è disposto a ripensare il proprio approccio, investendo nelle relazioni umane e nel valore autentico che solo la ristorazione locale può offrire.