LET’S ROCK ORCHESTRA HAYDN

SOTTOPALCO  #VISTOPERVOI

In una calda notte di Luglio, Piazza Battisti a Trento, ha risuonato all’invito “Let’s Rock”. Un invito lanciato al pubblico dall’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Ha inaugurato a Trento, Teatro Capovolto, il tour Quando il Rock mette il Frac, un viaggio nella storia del rock proposto in versione sinfonica. Sul mare in tempesta delle note rock l’Orchestra Haydn ha veleggiato sotto la guida dell’esuberante direttore Roberto Molinelli.

Non che la trasposizione per orchestra sinfonica di brani immortali della musica rock sia una operazione innovativa. Di esperimenti sifatti ce ne sono stati tanti. Sempre entusiasmanti. E’ il sogno di molti rocker e band rock quello di esibirsi, almeno una volta, in concerto con orchestra sinfonica.

A Trento, Molinelli ha saputo rapire e condurre il pubblico attraverso la storia del rock in un viaggio coinvolgente, tanto da far cantare la piazza sulle note di Elvis Presley o nei cori dei Deep Purple.

Che il rock, ma anche il metal o l’hard rock, si fondano con la musica sinfonica, o che la musica classica sia stata il pane quotidiano di molti gruppi rock è risaputo. Ci sono molti esempi, aneddoti ed esibizioni a conferma, di come l’una non eslcuda l’altra e forse oggi una povertà artistica e culturale potrebbe essere alla base di una musica mordi e fuggi, spesso orfana di un retroterra culturale importante.

A fronte di brani evergreen da decenni non vi è una hit che travalichi il tempo e rimanga scolpita nell’immaginario collettivo per più di qualche stagione.

Ma torniamo a Trento e a “Quando il Rock mette il Frac”. Un concerto, quello dell’Orchestra Haydn che va raccontato dalla fine, con un pubblico che ha richiesto a suon di applausi il bis e che non voleva proprio accomiatarsi e chiudere la serata. Sarà stata la simpatia di Roberto Molinelli, anche arrangiatore del programma scritto per l’Orchestra Haydn, oppure i brani scelti ognuno pietra miliare della musica mondiale, che ha fatto sì che la piazza di Trento si trasformasse da teatro sinfonico in arena rock.

E, come sempre, il valore aggiunto è l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che in ogni occasione sa adattarsi come un guanto perfetto al tono della serata, l’estro del direttore e lo spartito del concerto con la musica proposta. Che sia sinfonica, pop e rock, insomma l’Orchestra Haydn è sempre all’altezza della situazione.

Non solo note, Roberto Molinelli ha offerto una vera e propria lezione di storia della musica. Interventi sempre puntuali per introdurre ogni momento, arricchiti di aneddoti curiosi con cui stuzzicare ogni palato di un pubblico trasversale. Quello che incontri durante i concerti della Stagione sinfonica, ma anche quello estivo e pure quello appassionato di rock, magari incuriosito dal programma.

E così, Teatro capovolto, ha rotto il ghiaccio del tour che porta la Haydn a cavallo fra Luglio ed Agosto in tutto il Trentino e anche a Bolzano con questo viaggio rock. Un rock che ha indossato il frac e in cui i ritmi e le schitarrate aleggiano fra le note degli strumenti d’orchestra. Così come le borchie si addolciscono in abito da sera nell’armonia in cui l’uno è valore aggiunto dell’altro. Riscritture di gusto che giocano fra colto e profano, firmate Roberto Molinelli.

Strizzare l’occhio ai brani più famosi dei giganti del rock è già un punto a favore con cui avere il pubblico in palmo di mano. Ma, a parte questo, è sempre interessante rileggere le hit intramontabili proproste con un nuovo abito, magari anche con qualche soluzione inedita e non solo la mera esecuzione.

Soluzioni armoniche e un filo conduttore, quello del tempo del rock, legano quindi, come ci tiene a spiegare Molinelli, i Carmina Burana, di cui si propone il famosissimo “O Fortuna” di Carl Orff con i primi suoni rock, quelli che hanno caratterizzato la musica di Elvis Presley. Da pelle d’oca l’intro di Stainway To Heaven dei Led Zeppelin.

Una galloppata rock dopo aver fatto cantare la piazza sulle note di Smoke On The Water ha attraversato le icone del genere dai Rolling Stones ai Queen. Punta di diamante il meddley dei Pink Floyd. E si chiude con i Metallica e quella che è considerata una delle più belle ballad rock, Nothing Else Matters, per far esplodere la piazza nel crescendo di The Final Countdown degli Europe.

Quando il rock mette il frac è sicuramente una bella serata di musica, una festa per pubblico ed orchestra, un viaggio nelle hit della Storia della Musica, uno spettacolo coinvolgente e appassionante che tocca i ricordi e le emozioni di una musica evergreen.

Ancora una volta l’Orchestra Haydn si è messa al servizio del suo capitano, l’esuberante Roberto Molinelli, veleggiando sopra il mare in tempesta di una musica che ha segnato un’epoca ed è sopravvissuta immortale di genrazione in generazione.

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