Fuzz Orchestra un rock che fa archeologia cinematografica per il risveglio individuale

Doppio live quello previsto sabato 15 aprile per UploadOnTour che fa tappa a Rovereto. Sul palco allo SmartLab Fuzz Orchestra e Appaloosa, due headliner per la serata dalle sonorità heavy rock che vedono anche in gara due band iscritte ad UploadSounds 2017 i Mondo Frowno e i Silent Moriah. E’ Fabio Ferrario Fie, campioni audio, noise e tastiere, che accanto a Luca Ciffo alla chitarra e Paolo Mongardi alla batteria compone la Fuzz Orchestra, a raccontarsi in attesa del concerto a Rovereto

Se si dovesse dare una definizione di Fuzz Orchestra quale sarebbe?

Per chi non ci conosce è difficile inquadrare la Fuzz Orchestra che è “altro” rispetto a ciò che invece fa parte dell’esperienza media delle masse, non è colto jazz né musica contemporanea, ma rock dal sapore heavy o hard rock. I testi non sono nostri. Ma arrivano da vecchi film degli anni 70 o 80 a sfondo politico e sociale che veicolano messaggi diversi di disco in disco con cui veicolare un punto di vista sul mondo

Come nasce l’idea di questo progetto?

Ammetto che non ero un appassionato di cinema a cui preferisco altre forme espressive quali il romanzo o l’arte pittorica, tuttavia cercavo un’originalità e quei testi in grado di generare una presa di coscienza. Testi brevi di critica sull’esistenza. Ero conscio di non essere in grado di scrivere in modo così incisivo e proprio dalla consapevolezza di questo limite è sorto invece il punto di forza del nostro progetto. La campionatura di parti di dialogo di vecchi film che con il loro sguardo bucasse il secolo e che risultano validi quasi cento anni fa così come oggi risulta una forte critica alla modernità

Questo fa pensare che in realtà non è cambiato molto il mondo?

La percezione è che vi sia in atto una dissoluzione del sapere e che la tecnologia abbia evidenziato contraddizioni paradossali. Laureati che sanno meno cose dei diplomati di ieri, il trapano di oggi che si rompe più in fretta di quello di un tempo e così la qualità musicale che è un prodotto commerciale di consumo veloce che non ha più nulla a che spartire con la qualità di ieri se pensiamo dai Pink Floyd a Mina In realtà tutto è già stato detto e noi non facciamo altro che archeologia e recupero di film, fra cui anche quelli meno conosciuti, ma pur sempre di una qualità che i film di oggi se la sognano. Oggi i film sono solo effetti speciali per adolescenti abituati a videoclip e videogiochi. Il cinema è come le persone nelle varie epoche e di divide fra apparenza e personalità

Un progetto di nicchia, che però incuriosisce il main stream, viste le recensioni ed interviste anche per esempio su Repubblica?

Sappiamo di essere di nicchia perché il nostro è un rock sperimentale. Un movimento dal basso che non potrà arrivare alle masse, sarebbe un ossimoro. Tuttavia la qualità della gente interessata appaga. Non siamo un fenomeno, ma facciamo i dischi che piacciono a noi

Un pubblico che conosce le citazioni?

A volte le coglie, altre ci chiede da dove arrivano e ci piace che attraverso noi il pubblico scopra film poco se non del tutto sconosciuti, ma davvero dei gioiellini. Film impegnati. A volte invece è il pubblico che ci propone titoli che poi andiamo a cercare. Siamo fieri di divulgare attraverso la nostra musica punti di vista della realtà di capolavori altrimenti sconosciuti

Punti di vista che spaziano dove?

I primi due dischi hanno un connotato storico, la storia nera italiana, il ‘900. Gli ultimi dischi invece hanno virato verso il concetto di potere e di Ego, il rapporto di Io e Patria per giungere infine all’Apocalisse, per cui al metafisico Insomma il punto di vista si è allargato dal concetto politico, storico a quello dell’essere

E l’analisi che ne esce?

Una visione realista di ciò che ci circonda e ciò che vedo attorno a noi. L’Apocalisse è già in atto. La politica e la cultura di massa portano ad allontanarsi dal proprio centro. L’uomo è perso in un mare di mille direzioni ed è guidato da ciechi che si tengono la mano e stanno andando diritti verso il baratro che non vedono. Ci sono dei focolai di coscienza però sono come polvere in un ingranaggio mostruoso. Una società alla deriva che non si cura per suo altro corpo che è il pianeta Terra. Si procede per inerzia ma nella direzione sbagliata. Tutto è soggetto ad una crescita veloce ed esponenziale, non più lineare, e ne sono soggetti anche consumi, inquinamento, tutto

C’è salvezza?

La vittoria del pensiero materialista innescata con l’illuminismo fa sì che si vada verso la catastrofe in cui la salvezza è rimanere in piedi in bilico sulle macerie. Non c’è nemmeno la consolazione della ricostruzione. L’unica speranza è quella per l’individuo di crearsi un’oasi in mezzo alle macerie per qualche decennio ed esercitare una consapevole resistenza. La coscienza personale è l’unica soluzione possibile e la salvezza è individuale. Può arrivare solo da noi stessi non certo da altre parti. Non certo dalla politica perché siamo governati dal commercio, dalla pancia che si è sostituita al cervello e al cuore, il mercato si sa è contro natura

Insomma Fuzz Orchestra è un po’ come il trillo di una sveglia?

E’ lo stimolo a farsi delle domande e cercare delle risposte perché da fuori non arriva nulla, troppe direzioni e strade non sicure. Non si può più delegare ma tendere verso il risveglio che è fondamentale per l’essere umano

Il tutto nel linguaggio rock?

Che per me ha una sua coerenza poiché mi ispiro al rock degli inizi della rottura degli anni ’70 della lotta dell’uomo. Non poteva che andare di pari passo il messaggio e la musica.

 

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