FRAGOLE CHE PASSIONE

Tipico frutto che fa subito primavera, le fragole sono amate da tutti sia al naturale che come ingrediente per dolci ma anche aperitivi.

Oramai le fragole hanno perso la stagionalità, in quanto le si può facilmente trovare tutto l’anno anche nei supermercati. Tuttavia al giorno d’oggi ritrovare i ritmi della natura, le stagionalità e il chilometro zero, non solo è la miglior cura per la natura e l’ecosostema. Tale virtuosa abitudine di vita si rivelerà pure un toccasana per la propria salute.

Sebbene ci siano molte coltivazioni di fragole anche vicino a casa. Non vi è nulla di più appagante che accorciare sempre più il chilometro zero e coltivare a casa da soli questo frutto delizioso. In questo modo, al di là dello stupore di raccogliere l’operato delle proprie fatiche, sapremo con certezza cosa portiamo in tavola.

Ci sono infatti molti report di come le fragole siano state analizzate e trovate piene di sostanze pericolose per la nostra salute. Proprio per questa sua caratteristica di assorbire molta acqua, le fragole si riempiono di qualsiasi prodotto venga usato per concimare e per assicurare il raccolto copioso. Così dalle analisi sono emersi pesticidi, sostanze tossiche, metalli pesanti e altro.

Nel momento in cui saremo noi stessi a prenderci cura della piantina, sapremo con certezza come l’avremo curata e di conseguenza cosa stiamo mangiando. Ovviamente l’agricoltura biologica assicura un raccolto di qualità, quindi le analisi allertavano soprattutto circa le fragole da importazione.

Ad ogni modo ciascuno può coltivarsi la sua piantina di fragole con grandi soddisfazioni. In realtà le fragole sono molto semplici da curare. La cosa migliore sarebbe quella di avere a disposizione un balcone, ma andrà benissimo anche un davanzale. Ed ancora meglio sarebbe se si potesse godere di una buona esposizione al sole, che sarà assai favorevole per la maturazione del frutto.

Qualora si sia deciso di avventurarsi in questa avvincente decisione di giardinaggio si dovrà ora decidere come procedere.

Ci sono due strade. La prima quella di iniziare proprio dal seme per poi veder spuntare la piantina e seguire tutti i successivi passi. Mentre per i più sbrigativi c’è la soluzione furba. Quella di acquistare la piantina già formata e procedere solo al trapianto in vaso. Se nella seconda opzione si potrà aspettare la seconda metà di aprile, nel caso si partisse dal seme si dovrà iniziare invece ora che è febbraio.

Pure in questo caso si potrà procedere per due strade. La prima è quella di procurarsi dei semi di fragole, venduti nelle classiche bustine da sementi. Ma volendo sperimentare, so potrebbe anche partire dal frutto ed unire l’utile al dilettevole. Comperate le fragole al supermercato si dovrà solo sbucciarle, ossia tagliare le fettine superiori della polpa dove infatti si possono vedere i semini. Questi nelle fragole infatti sono sull’esterno.

A questo punto solitamente si consiglia l’uso di semenzaio. Ma in realtà si potrebbe anche passare direttamente al vaso. Le fragole non hanno una radice profonda, per cui basterà procurarsi i classici vasi rettangolari da gerani da balcone. Per la terra, poichè le fragole temono il ristagno d’acqua, sarà il caso di mescolare torba e sabbia.

Ecco che una volta pronto il vaso vaschetta si metteranno a dimora i semi. Ovviamente fino a quando le temperature sono basse, il vaso va tenuto al caldo in casa. Ma già a marzo se il termometro non scende sotto lo zero, vaso e piante si potranno spostare all’esterno. Con soddisfazione vedremo sbucare le prime foglioline e poi le piantine e a maggio inizieranno anche i primi fiorellini che poi diventeranno le nostre fragole.

Le fragole, nei momenti di fruttificazione producono frutti, ma avranno anche dei momenti di pausa in cui produrranno steli da cui si formeranno nuove piantine. In questo modo avremo sempre nuove piante con cui aumentare la produzione.

Si raccomanda di annaffiare le piante, pur senza esagerare, e di concimarle. Per prevenire alcune malattie funginee si potrebbe apportare alla terra delle fragole l’elemento dello zolfo. In modo naturale che funga anche da concime si potrà sminuzzare lo scarto di cipolle e aglio che si usa in cucina e, invece di gettarlo, mescolarlo alla terra dei vasi delle fragole.Stesso principio vale per il tuorlo d’uovo. Dovesse avanzare oppure scartato perchè in scadenza, il tuorlo d’uovo è un alleato nella coltivazione delle fragole a cui apporterà ottimi benefici.

Per dare quel sapore zuccherino, basterà regalare alle fragole un apporto di potassio. E, per fare ciò ci viene in aiuto la banana. Le bucce di banana sono un ottimo espediente con cui regalare potassio alle piante. Si potrà procedere in due modi. Sminuzzare le bucce di banana e sotterarle accanto alle piantine nei vasi di fragole. Oppure mettere le bucce di banana in un contenitore di acqua per alcuni giorni ed utilizzare questa per annaffiare le piante.

Per una buona radicazione l’unica soluzione è il fosforo. Che qualora non si volesse in forma chimica, si trova nel letame. Tuttavia questo passaggio si può tralasciare.

A questo punto non resta che divertirsi e creare il proprio orto sul terrazzo o davanzale.

Qualora si volesse provare l’esperimento con le fragoline di bosco il meccanismo è il medesimo. Di ritorno da una gita nel bosco a scorpacciata di fragoline di bosco, si potrà portare a casa qualche fragolina, ma anche una piantina facendo attenzione a non rovinare le radici. In un vaso si metterà a dimora il prezioso bottino e si attenderanno i frutti.

La posizione ottimale sarà in penombra e non in pieno sole, così da ricostruire l’habitat che scelgono in natura.

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