SALSA DELL’ORSO DELIZIA DI MONTAGNA

Niente paura! La salsa dell’orso trentino prende solo il nome dal plantigrado, poiché l’ingrediente principe con cui viene fatta si raccoglie in alta quota a primavera, quando gli orsi escono dal letargo.

Ebbene si! Sebbene fosse erroneamente entrata nelle ire di animalisti di tutta Italia, convinti che in Trentino si smerciassero salse fatte con gli orsi, la Salsa dell’orso deve il suo nome solo al suo ingrediente la Cicerbita alpina. Così questa salsa che si accompagna deliziosamente a formaggi e carni, ma può essere consumata in molti modi, deve il suo nome al fatto che l’orso esce dal letargo nel momento in cui germoglia questo radicchio di montagna.
Di conseguenza è uno dei primi alimenti di cui si nutre il plantigrado affamato dal digiuno invernale.

Solitamente la Cicerbita alpina della Salsa dell’orso si raccoglie a 2.000 metri e più. In Trentino la si trova ai piedi del ghiacciaio dell’Adamello Brenta a quota 2.100 metri. Il periodo spazia da maggio a giugno e dipende dal clima di ogni anno. Si raccolgono i germogli, mentre se la pianta si sviluppa regalerà una fioritura spettacolare con fiori azzurri e viola.

Sebbene la raccolta del radicchio di montagna sia protetta e regolamentata, esso regala un sapore amarognolo tipico di questa salsa. E, proprio perchè raro, rende prezioso il prodotto. La sua raccolta viene fatta a mano ed in alta montagna allo scioglimento della neve. Ciò lo rende un alimento sano e non inquinato, doppiamente prezioso quindi. Un vero e proprio alleato della salute, il radicchio di montagna è a basso contenuto calorico e ricco di fibre oltre che di antiossidanti.

Ma come si prepara la Salsa dell’Orso? In realtà la ricetta è costudita segretamente da chi la produce, fosse altro per il fatto che, come detto in precedenza, il suo ingrediente segreto è difficile da procurarsi. Inoltre il fai da te nella raccolta è insidioso. In quanto la pianta assomiglia in modo molto pericoloso ad una pianta velenosa. Per cui è meglio affidarsi agli esperti.

LA SALSA

Tuttavia qualora si venisse in possesso di un 50 grammi di radicchio dell’orso, basterà aggiungere in un tegame un 150 grammi di pomodori secchi, dello speck tagliato fine a piacimento e dell’olio extravergine per scalare il tutto. Il composto dovrà essere amlgamato con qualche asparago selvatico e lasciato andare su fuoco lento regolando di sale, timo, maggiorana e peperoncino piccante, aglio e mentuccia selvatica.  Volendo si può anche aggiungere bacche di ginepro ed origano. Essendo una salsa, quando si sarà ben bene amalgamata, la si dovrà far raffreddare. Una volta raffreddata potrà essere messa in vasetti e coperta di olio per conservarla in frigo.

 

 

 

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