Elio e le Storie Tese “una Data Zero emozione trentina” parola di Rocco Tanica

Hanno scelto il Trentino o meglio ancora Pergine Valsugana per far partire il nuovo tour Elio e Le Storie Tese. Questa sera ore 21 Palaghiccio di Pergine Valsugana infatti con la Data Zero scalda i motori quello che oltre ad un concerto è un proprio e vero Show.

Elio e Storie Tese, che mostrano un affetto particolare per il Trentino che non scordano mai di inserire nei loro tour ripagati sempre dal calore e dall’attesa dei fan e del pubblico, saranno questa sera al Palaghiaccio di Pergine Valsugana per dare il là del “Piccoli Energumeni Tour”. Ore 21 l’occasione è quella di gustarsi i brani del nuovo cd “Figgatta de Blanc” in cui è contenuto “Vincere l’odio” brano sanremese 2016 accanto alle hit storiche con qualche sorpresa. Di tutto questo ha raccontato Rocco Tanica, nome d’arte di Sergio Conforti, storico tastierista della band, ma anche pianista, scrittore e conduttore televisivo.

Prove generali per il tour in partenza, com’è l’emozione che si respira?

In realtà le prove le abbiamo fatte a Milano, in Trentino andiamo in avanscoperta all’ultimo. A Milano abbiamo sistemato tutto sia a livello sonoro che come show luci, quindi all’ultimo come gli atleti saliremo in montagna per acclimatarci arrivando con un orario in proporzione all’altura. Dovesse stare a 300 metri sopra il livello del mare arriviamo alle 15, se fosse a 400 metri alle 16 e via dicendo

Per cui lo show non è stato adattato al palazzetto di Pergine?

Abbiamo scelto di provare fino all’ultimo nei nostri quartieri quindi anche la simulazione luci e palco. Irromperemo in piena sicurezza

Siete famosi per il vostro modo molto teatrale di gestire uno show, cosa dobbiamo aspettarci a Pergine?

Se possibile uno Show potenziato. Proporremo i pezzi classici del nostro repertorio ma vestiti a nuova veste pur mantenendo l’intenzione di base con cui sono conosciuti. Abbiamo in serbo molte sorprese fra cui l’irruzione dell’Architetto Mangoni agghindato con nuovo trucco e parrucco a cui ci uniremo in movenze sceniche. Quindi non solo musica. In più abbiamo studiato un progetto luci  ambizioso.

Ansia da Prima?

In realtà sì, anche perché è diversa l’emozione di suonare in una grande città dove l’offerta è alta e diversificata e forse il pubblico è sonnecchioso e abituato un po’ a tutto. Nelle città l’offerta è tutta un po’ confezionata e statica pur molteplice. In una realtà più piccola ci sono occhi e orecchie tese capaci di cogliere le sfumature, quindi un pubblico più attento ed arguto. Non siamo superstiziosi ma scaramantici e quindi portiamo nel bagaglio di ricordi un’altra data di debutto a Pergine che andò molto bene e speriamo ci porti bene anche questa volta, se non di più Insomma che la tradizione continui.

Il brano con cui siete stati a Sanremo come spesso succede ha fatto la differenza attirando attenzione, cosa pensate quindi del Festival?

Si il brano ha saputo catalizzare attenzione e siamo contenti dell’esito avuto al di là della classifica. Ritengo che ci sia molta musica al giorno d’oggi ma che sempre ci sarà posto per tutta la musica se fatta bene. E’ pur vero che l’offerta si trova sproporzionata rispetto alla domanda e quindi la difficoltà è emergere. Penso però che la qualità faccia la differenza e sia il valore aggiunto con cui ritagliarsi uno spazio. E’ pur vero che tutti noi si fa musica, canticchiando sotto la doccia, fischiettando per strada e ci sono mille occasioni per fruirne, ma per uscire da quel fruscio di sottofondo quello che conta è avere una proposta competitiva e di qualità. Nel nostro noi curiamo che la nostra sia una musica di qualità e forse questo è quello che ci premia

Il concerto di Pergine quindi?

Avrà tutta una serie di sorprese poiché proporremo materiale a cui siamo affezionati al di là del successo ottenuto e poi ovvio la proposta è quella dei brani del disco vista la fatica che abbiamo fatto nel farlo siamo soddisfatti di poterlo suonare e far sentire.

Info autore /

Il team dinamico della redazione di tdv ti saluta! Entra anche tu a far parte del mondo tdv e del nostro nutrito gruppo di autori su tutto il territorio trentino. Ti aspettiamo!

Elio e le Storie Tese “una Data Zero emozione trentina” parola di Rocco Tanica

Hanno scelto il Trentino o meglio ancora Pergine Valsugana per far partire il nuovo tour Elio e Le Storie Tese. Questa sera ore 21 Palaghiccio di Pergine Valsugana infatti con la Data Zero scalda i motori quello che oltre ad un concerto è un proprio e vero Show.

Elio e Storie Tese, che mostrano un affetto particolare per il Trentino che non scordano mai di inserire nei loro tour ripagati sempre dal calore e dall’attesa dei fan e del pubblico, saranno questa sera al Palaghiaccio di Pergine Valsugana per dare il là del “Piccoli Energumeni Tour”. Ore 21 l’occasione è quella di gustarsi i brani del nuovo cd “Figgatta de Blanc” in cui è contenuto “Vincere l’odio” brano sanremese 2016 accanto alle hit storiche con qualche sorpresa. Di tutto questo ha raccontato Rocco Tanica, nome d’arte di Sergio Conforti, storico tastierista della band, ma anche pianista, scrittore e conduttore televisivo.

Prove generali per il tour in partenza, com’è l’emozione che si respira?

In realtà le prove le abbiamo fatte a Milano, in Trentino andiamo in avanscoperta all’ultimo. A Milano abbiamo sistemato tutto sia a livello sonoro che come show luci, quindi all’ultimo come gli atleti saliremo in montagna per acclimatarci arrivando con un orario in proporzione all’altura. Dovesse stare a 300 metri sopra il livello del mare arriviamo alle 15, se fosse a 400 metri alle 16 e via dicendo

Per cui lo show non è stato adattato al palazzetto di Pergine?

Abbiamo scelto di provare fino all’ultimo nei nostri quartieri quindi anche la simulazione luci e palco. Irromperemo in piena sicurezza

Siete famosi per il vostro modo molto teatrale di gestire uno show, cosa dobbiamo aspettarci a Pergine?

Se possibile uno Show potenziato. Proporremo i pezzi classici del nostro repertorio ma vestiti a nuova veste pur mantenendo l’intenzione di base con cui sono conosciuti. Abbiamo in serbo molte sorprese fra cui l’irruzione dell’Architetto Mangoni agghindato con nuovo trucco e parrucco a cui ci uniremo in movenze sceniche. Quindi non solo musica. In più abbiamo studiato un progetto luci  ambizioso.

Ansia da Prima?

In realtà sì, anche perché è diversa l’emozione di suonare in una grande città dove l’offerta è alta e diversificata e forse il pubblico è sonnecchioso e abituato un po’ a tutto. Nelle città l’offerta è tutta un po’ confezionata e statica pur molteplice. In una realtà più piccola ci sono occhi e orecchie tese capaci di cogliere le sfumature, quindi un pubblico più attento ed arguto. Non siamo superstiziosi ma scaramantici e quindi portiamo nel bagaglio di ricordi un’altra data di debutto a Pergine che andò molto bene e speriamo ci porti bene anche questa volta, se non di più Insomma che la tradizione continui.

Il brano con cui siete stati a Sanremo come spesso succede ha fatto la differenza attirando attenzione, cosa pensate quindi del Festival?

Si il brano ha saputo catalizzare attenzione e siamo contenti dell’esito avuto al di là della classifica. Ritengo che ci sia molta musica al giorno d’oggi ma che sempre ci sarà posto per tutta la musica se fatta bene. E’ pur vero che l’offerta si trova sproporzionata rispetto alla domanda e quindi la difficoltà è emergere. Penso però che la qualità faccia la differenza e sia il valore aggiunto con cui ritagliarsi uno spazio. E’ pur vero che tutti noi si fa musica, canticchiando sotto la doccia, fischiettando per strada e ci sono mille occasioni per fruirne, ma per uscire da quel fruscio di sottofondo quello che conta è avere una proposta competitiva e di qualità. Nel nostro noi curiamo che la nostra sia una musica di qualità e forse questo è quello che ci premia

Il concerto di Pergine quindi?

Avrà tutta una serie di sorprese poiché proporremo materiale a cui siamo affezionati al di là del successo ottenuto e poi ovvio la proposta è quella dei brani del disco vista la fatica che abbiamo fatto nel farlo siamo soddisfatti di poterlo suonare e far sentire.

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