Al Mandrea Festival 2017 arrivano i Toots &The Maytals

Saranno proprio loro i Toots & The Maytal gli headliner del Mandrea Festival 2017. Una quinta edizione che si preannuncia ghiotta con questo annuncio dell’ultima ora per una band irrinunciabile da tutti gli appassionati del genere. Assenti da anni dai palchi italiani, i Toots & The Maytal hanno ridotto le loro esibizioni live, rendendole quasi rare dopo l’incidente  che coinvolse Toots Hibbert, frontman e fondatore della band, proprio durante un loro live.

Era il 2013 quando la band aveva già fissato tre date italiane, poi appunto annullate a causa dell’episodio in cui fu coinvolto Hibbert vittima di una bottiglia finitagli in fronte lanciata da una fan del pubblico durante un live.

https://www.youtube.com/watch?v=6rb13ksYO0s

 

Eppure per tutti gli amanti del reggae e della rootz music loro saranno di nuovo in Italia e precisamente in quel della Mandrea di Arco in Trentino il 18 agosto. Il Mandrea Festival 2017, che giunge all sua sesta edizione, inizia quindi a svelare i primi nomi del mondo reggae ma non solo che dal 16 al 21 agosto infiammeranno uno dei Festival più interessanti e di successo europei, nella sezione di festival emergenti.

Aperta ad un claidoscopio musicale ed anche di attività, il Mandrea Festival tuttavia si aggiudica ed annuncia con orgoglio uno di quei gruppi che ha fatto la storia della musica reggae.

I Toots & the Maytals, chiamati in origine semplicemente The Maytals, sono quindi uno dei più noti esponenti della scena reggae giamaicana. Rappresentano una figura chiave all’interno della scena reggae. Composti dal leader Frederick “Toots” Hibbert, Nathaniel “Jerry” Matthias, e Raleigh Gordon, tutti nativi di Kingston, i the Maytals furono il primo gruppo ad usare la parola “reggae”, citandolo nel brano “Do the Reggay” (1968) prodotto da Leslie Kong.

https://www.youtube.com/watch?v=yjg6flu3zuc

 

Formatisi nei primi anni sessanta in piena epoca ska, i the Maytals furono conosciuti per la loro miscela di voci e la forte passione per la musica. Lo stile soul di Hibbert poteva essere paragonato a Otis Redding[senza fonte]. Inizialmente registrarono del materiale con il produttore Clement “Coxsone” Dodd e il risultato, Hallelujah, offriva una miscela di voci in stile gospel e soul accompagnate dai fiati ed il tipico ritmo giamaicano. Il gruppo divenne popolare fin dall’inizio, ma dopo aver registrato del materiale con la Studio One, interruppero la collaborazione con Dodd a favore di Prince Buster. Con quest’ultimo il trio incrementò ulteriormente la popolarità sul territorio giamaicano, cominciando a guadagnare consensi anche nel Regno Unito. I The Maytals iniziarono a collaborare con Byron Lee nel 1966. Famose hit di quest’epoca includevano Dog War, Daddy e Broadway Jungle. Quell’anno Lee e i suoi Dragonaires suonarono come backing band per i The Maytals al Jamaican Festival Song Competition. Il loro brano, Bam Bam, vinse il concorso permettendo loro una rapida ascesa.

 

Occasionalmente, i The Maytals registrarono materiale con altri produttori che, forse per i diritti d’autore, diffusero il materiale della band rinominandola con altri titoli come The Vikings, The Royals e The Flames. The Maytals raggiunsero il picco di popularità attorno alla fine del 1966 quando Hibbert venne arrestato per uso e possesso di marijuana e fu condannato al carcere per 18 mesi. Fortunatamente gli altri due Maytals, molto amici di Hibbert, compresero che non era possibile ricreare il loro sound caratteristico senza il loro frontman, così ne aspettarono la scarcerazione. Quando Hibbert fu rilasciato, la band iniziò a collaborare con il leggendario produttore Leslie Kong. Questo era un periodo di transizione per la musica popolare giamaicana, che da rocksteady cominciò a trasformarsi in reggae. I The Maytals cambiarono stile di conseguenza, mantenendo comunque la loro impronta soul e gospel che li aveva resi unici. Durante il periodo in prigione, Hibbert aveva maturato la sua abilità di compositore.

Il loro primo singolo con Kong, 54-46 That’s My Number, titolo riferito al numero di cella di Hibbert, raccontava della sua esperienza sostenendo di essere stato incarcerato ingiustamente perché era “rastafariano”. Questo brano divenne un grande successo in Giamaica e anche in Inghilterra. Altri famosi brani di questo periodo includono Monkey Man e Sweet and Dandy, che portarono i The Maytals ad una seconda vittoria nel 1969 al Festival Song Competition[2]. Uno dei loro brani più noti in assoluto, Pressure Drop, venne inserito nella colonna sonora dello storico film reggae, Più duro è, più forte cade (The Harder They Come). Dal 1971, non rappresentavano solo la più grande band sull’isola, ma furono anche (grazie ad un contratto con la Island Records di Chris Blackwell) star internazionali. Poco dopo Leslie Kong morì.

 

Crearono quindi una collaborazione con Byron Lee, continuando sulla strada del successo. Fu proprio Lee che decise di rinominarli Toots & The Maytals. Hibbert e il suo gruppo si sciolsero nel 1981. Dopo ciò, Hibbert diede inizio ad una lunga serie di collaborazioni con noti produttori come Sly Dunbar e Robbie Shakespeare ottenendo diversi successi durante gli anni ’80. Hibbert creò dei nuovi Maytals nei primi anni ’90 continuando a suonare in giro per il mondo. Alcuni loro brani (“Louie, Louie”, 54-46 That’s My Number e altre) sono parte della colonna sonora del film “This is England” del regista Shane Meadows (2006).

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