VIAGGIATORI RESPONSABILI IN THAILANDIA: VISITARE LE HILL TRIBES. Consigli utili e mai scontati!

Come succede spesso nelle destinazioni turistiche, molte delle meravigliose esperienze che si possono vivere in Thailandia non sono sempre eticamente corrette in quanto hanno l’unico scopo di sorprendere e far divertire il turista, dimenticando i diritti e i sentimenti delle popolazioni locali o degli animali coinvolti nell’attività.

Per questa ragione abbiamo deciso di scrivere due articoli in cui cercheremo di darvi alcune informazioni su come si possa vivere al meglio alcune di queste esperienze, assicurandosi che i vostri soldi arrivino a chi ne ha più bisogno, o che vengano reinvestiti nella comunità o in un turismo responsabile. Facendo così in modo che la vostra esperienza Tailandese sia positiva per voi e per loro.
Iniziamo allora parlandovi del turismo nelle Hill Tribes: se vi trovate, siete stati o state pianificando una vacanza nel nord della Thailandia, in città come Chiang Rai, Chiang Mai o Pai sicuramente sapete di cosa stiamo parlando.
Nelle zone montuose a nord della Tailandia infatti si possono ancora trovare delle tribù autoctone dove il tempo pare essersi fermato, dove vengono ancora tramandate tradizioni centenarie, la popolazione porta splendidi vestiti tradizionali dai colori sgargianti arricchiti da pendagli d’argento, e si vive di lavori di manuali quali la lavorazione dell’argento, la tessitura con telaio, la caccia, l’agricoltura (talvolta anche la coltivazione dell’oppio).
 
Visitare i villaggi
Qualora voleste visitare una casa domandate il permesso per farlo. Non camminate o sedetevi sullo stipite della porta in quanto spesso si pensa che quello sia il posto dove risiede lo spirito della casa.
La maggior parte delle tribù sono animiste, questo significa che per loro acqua, terra, fuoco, piante e animali hanno un’anima che può influenzare ciò che accade intorno a loro. Tenetelo sempre presente durante la vostra visita.
Inoltre,  toglietevi sempre le scarpe prima di entrare in un’abitazione, vestitevi in modo decoroso ed evitate qualsiasi tipo di effusione durante la visita, in quanto sono considerate gravi mancanze di rispetto.
Fare fotografie
Chiedete il permesso prima di scattare una fotografia a qualcuno!
Quasi sicuramente i locali non parleranno l’inglese, ma potete mostrare la vostra macchina fotografica e fare il segno dell’ok con le dita, se vi fanno capire di non volere essere fotografati allora non fatelo!
Molte tribù pensano che se gravide o malati vengono fotografati questo influirà negativamente sulla loro salute, inoltre la maggior parte pensa che una volta fotografati parte della loro anima rimanga intrappolata nella fotografia, questa potrebbe essere liberata qualora una stampa della foto scattata venisse data al soggetto della foto. Se siete disposti a farlo allora fateglielo sapere e scattate la foto, ma non fate la scorrettezza di promettere una cosa che poi non manterrete.
Domandare il permesso rovinerà sicuramente la spontaneità della foto: spesso un adulto che vi sorrideva un secondo prima assumerà immediatamente un’espressione seria e una posa plastica, e i bambini smetteranno di giocare per mettersi in posa a loro volta, ma pensate prima di tutto che siete ospiti in un paese con tradizioni diverse rispetto alle vostre, rispettatele!
Se sei nel dubbio, non farlo!
Non date ai bambini soldi, caramelle, giocattoli o oggetti di cartoleria, questo li incoraggia a mendicare! Qualora tu abbia con te cose che vuoi fargli avere parlane con la tua guida o con il capo del villaggio; lui le raccoglierà e le distribuirà equamente in un secondo momento.
Cercate di evitare di bere alcol nei villaggi, quasi sicuramente troverete dei negozi che ne vendono anche nei villaggi, ma questi sono in vendita solo per i turisti in quanto le tribù non possono permetterselo e vedervi bere può far apparire le differenze che ci distinguono ancora maggiori.
 
I problemi relativi alla cittadinanza
Solo una piccola percentuale della popolazione delle Hill Tribe possiede la cittadinanza thailandese. Chi non la possiede non è autorizzato a lasciare la provincia dove vivono e ha inoltre molte difficoltà nell’accedere ad assistenza sanitaria ed istruzione.
Pare che il governo Tailandese si stia iniziando ad attivare per cambiare la situazione attuale, ci sono iniziate ad essere piccole concessioni, ma la parità dei diritti è ancora lontana.
 
L’impatto del turismo
Il turismo delle tribù in Thailandia ha avuto diversi risultati sulla popolazione, sia positivi che negativi.
Tra i positivi c’è sicuramente il fatto che l’aumento del turismo ha portato una maggior ricchezza ai locali anche per l’incremento nelle vendite dei prodotti di artigianato e migliorato i servizi per loro disponibili.
Il grande lato oscuro del turismo è stato sicuramente il danneggiamento del vero simbolo delle tribù: i vestiti tradizionali. Molto probabilmente vi capiterà di notare che molti locali non vestono più con i vestiti tradizionali, questi ultimi infatti spesso vengono venduti a turisti che ammaliati dalla bellezza, dai colori e dalla particolarità dei loro costumi sono disposti a pagare ingenti cifre di denaro per possederli; i locali così li vendono e iniziano a indossare vestiti economici di manifattura industriale. I vestiti tradizionali infatti, richiedono molto tempo per essere preparati e anche tessuti colorati o ornamenti quali pendagli o argento costosi e difficili da reperire.
Avendo intaccato anche il tratto più significativo della loro cultura viene da domandarsi quando anche le straordinarie tradizioni di queste tribù finiranno per scomparire.
 
Le “donne giraffa” in Thailandia
Le donne Karen o Kayan, meglio conosciute come le donne giraffa sono famose per gli anelli di metallo che danno l’apparenza di allungarne il collo. Queste tribù sono originarie del Myanmar, ma si possono trovare anche in alcuni villaggi  di confine in quanto sono arrivati in Tailandia come rifugiati per sfuggire al governo militare Burmese. Queste tribú sono una tale attrazione turistica che il governo tailandese impedisce loro di cercare asilo in altre località o stati e non riconoscendone diritti basilari come l’accesso all’istruzione e al sistema sanitario.
Per questa ragione noi sconsiglieremmo i tour in questi villaggi che ricordano più degli zoo umani, e invece vi vorremmo consigliare di conoscere le interessanti tradizioni di questa tribù nel loro luogo di origine, il Myanmar.
Speriamo di non avervi annoiato con questo articolo meno narrativo e più informativo rispetto al solito, ma sentivamo il bisogno di condividere con noi queste informazioni che abbiamo appreso durante la nostra visita al museo etnologico di Chiang Rai e che ci ha aperto gli occhi su molte situazioni, anche spiacevoli, che si verificano in uno stato così turistico come la Tailandia.
Fate le dovute ricerche prima di immergervi in una cultura diversa dalla vostra, perchè viaggiare è meraviglioso, ma viaggiare responsabilmente è anche meglio.
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