TRAVELERS A SPASSO NEL TEMPO

Disponibile su Netflix, la serie Travelers strizza l’occhio alla fantascienza e alla crime story.

La serie televisiva canadese e statunitense che vanta un cast di prestigio è stata creata da Brad Wrigt. Il produttore lega il suo nome alle serie Stargate fra cui Stargate Atlantis.  Da qui si comprende come in Travelers ricorrano temi di fantascienza fra cui la storia del mondo, il viaggio nel tempo, la connessione fra linee temporali e altri mondi.

Ecco che il cast, Eric McCormack, MacKenzie Porter, Jared Abrahamson, Nesta Cooper, Reilly Dolman e Patrick Gilmore,  interpreta viaggiatori ossia travelers a spasso nel tempo.

Ci sono alcuni passi fondamentali del telefilm che, se persi, inficiano la comprensione della trama. Per cui, allerta spoiler, andranno evidenziati.

In poche parole nel telefilm che si divide in tre stagioni, andiamo a conoscere le vicende di cinque viaggiatori. Fin da subito si capisce che entità si impossessano dei corpi di umani un istante prima che essi sarebbero morti. E fin da subito si comprende che siamo di fronte ad una unità militare che segue una serie di protocolli per portare a termine una serie di missioni.

I protocolli hanno una base etica. Nessun viaggiatore può prendere o salvare una vita, qualora non faccia parte del Grande Piano. Tutta la missione è finalizzata alla realizzazione del Grande Piano. Ogni viaggiatore prosegue e prende il posto della vita del suo ospite. Non si dovrà mai svelare la propria identità, il piano, o mettere a rischio la missione. Non si dovrà mai interagire con visitatori di altri gruppi o le loro missioni.

SPOILER ALLERT SPOILER

Ovviamente tutto questo non è semplice, perchè la vita e il mondo sono complicati e i viaggiatori giorno dopo giorno si umanizzano e creano legami.

Ma cos’è il Grande Piano? Da dove arrivano i viaggiatori? Chi è il regista del Grande Piano?

SPOILERONE

Il Grande Piano è la salvezza dell’umanità. Non è da dove il luogo da cui provengono i viaggiatori, ma da quando. Ed ovviamente è il nostro futuro. O meglio quello determinato da tutti gli eventi che conseguono ad ogni evento e che portano l’umanità sull’orlo di una guerra atomica globale scoppiata dopo una guerra fra superpotenze che hanno spinto i popoli alla fame anche a causa dei cambiamenti climatici, conseguenza del nostro scellerato stile di vita.

Un po’ per volta si svela che in un lontano futuro l’umanità vive allo stremo sotto cupole in comunità che si stanno estinguendo. Tuttavia si è avuto uno sviluppo tecnologico tale da permettere la costruzione di un supecomputer che attraverso le coscienze dei vecchi saggi ha formulato un grande piano con cui cambiare il futuro distopico che ci attende.

Non solo. Grazie alla tecnologia la scienza medica ha sviluppato una nanotecnologia capace di salvare l’uomo e ricostruire organi e tessuti. Nanotenologia iniettabile che se programmata in modo giusto guarisce miracolosamente.

Il supercomputer conosce tutta la storia dell’umanità e quindi calcola ogni variabile. Di qui le missioni che possono variare dal far sparire una persona perchè sarebbe causa di eventi drammatici, anche involontariamente, così come scongiurare cataclismi, salvare vite, nascondere scoperte scientifiche che un domani avrebbero innescato disastri.

Questo a grandi linee.

Molto di più, perchè ovviamente la trama si ingarbuglia nel momento in cui i Travelers si trovano a dover combattere contro una fazione avversaria. Ma chi sono costoro? e perchè si oppongono al Grande Piano?

Fin da subito pure i nostri eroi iniziano a dubitare dell’onniscenza del regista, colui che chiamano il Direttore. Il trasferimento di coscienza infatti avviene grazie alla localizzazione GPS. Infatti il primo viaggiatore arriva l’11 settembre 2001, un minuto prima dell’attacco terroristico in un ufficio delle torri gemelle. Lo scopo è collaudare il trasferimento. Compito del viaggiatore 1 è arrivare, inviare l’ok nel futuro e poi morire. Come avrebbe dovuto morire il suo ospite.

Tuttavia all’ultimo il viaggiatore 1 desiste. Da l’ok, ma poi fugge, sopravvive e si rifà una vita. Unica precauzione. Essere invisibile alla tecnologia, in quanto dal futuro, se intercettato, verrebbe ucciso. A tale scopo, il viaggiatore 1 costruisce nell’ombra un impero e poi inizia la caccia ai viaggiatori, in modo da sopravvivere uccidendoli.

Eppure il viaggiatore 1 non sa che ad un certo punto nel futuro la sua azione ha una conseguenza, ossia quella del libero arbitrio. E del dubbio che il Direttore possa sbagliare e condizionare pure in peggio il futuro dell’umanità. I rivoltosi inoltre decidono di aggirare i protocolli morali e costruita la tecnologia adatta trasferire le coscienze sopprimendo però vite che avrebbero avuto un futuro.

Il dubbio serpeggia pure nelle menti dei nostri che vedono le falle delle decisioni del Direttore. Per esempio reperendo dati sui pababili ospiti invia viaggiatori in corpi compromessi, malati o soggetti a dipendenze. Le informazioni prese sui social o nelle banche dati infatti, si sa, spesso non rispecchiano la realtà.

Ad ogni modo la trama si ingarbuglia parecchio, fra missioni, contromissioni, intrecci con persone normali eccetera.

Tuttavia, quando tutto sembra perduto il capo missione decide di sacrificarsi e tornare indietro nel tempo, togliendo qualche anno al suo ospite, conoscendo un posto esatto di una data esatta del passato di costui. Così proietta la sua coscienza a 17 anni prima conoscendo luogo ed ora in cui l’ospite incontra quella che sarebbe diventata sua moglie.

Ecco che attende in incognito tutto il tempo necessario ad anticipare il primo viaggio e mandare il messaggio di abortire la missione in attesa della morte a causa dell’attentato. Ma: l’attentato non c’è più. E qui la domanda: cosa è cambiato nella linea temporale nel passato per far sì che le Torri Gemelle non vengano distrutte l’11 settembre?. Siamo nella stessa linea temporale?

A queste domande non c’è risposta perchè la quarta stagione non venne mai rinnovata.

Con Travelers a spasso nel tempo si pongono però altri quesiti. Per esempio il trasferimento di coscienza. E’ dunque possibile attraverso la tecnologia trasferire in un altro corpo la propria essenza? E’ giusto sopprimere una vita per far posto ad un’altra?

E poi, si trasferisce esattamente cosa? Solo la coscienza o anche l’anima? E, come nel caso del capo che torna dalla morte, quanto rimane dell’ospite e si fonde?, visto che durante la morte si fondono ricordi di ambedue?

Ed ancora: la nanotecnologia con cui si cura nel futuro di tutto. Eppure agisce grazie alla programmazione dei nanorobot e quindi è soggetta ad hakeraggio. Quanto è sicura quindi?.  Quanto è fruibile in un mondo senza ferrea moralità ed etica?

Ed infine. Il Direttore. Una entità fatta di calcoli, algoritmi e fredda tecnologia, quanto è la soluzione a cui affidarsi nel momento in cui ragiona senza il fattore umano, quella scintilla divina fatta di empatia, creatività, emozione e molto altro. Visto poi che comunque non è infallibile e, ad ogni modo, alla fine viene battuta proprio da quella umanità che si ribella alle sue ferree regole e leggi.

Insomma Travelers può apparire un telefilm d’azione con apertura sulla fantascienza, ma in realtà può essere un interessante spunto di riflessione su presente e futuro.

Conoscendo il futuro cambieremmo il presente? E, se qualcuno viaggiasse nel tempo, non sarebbe tentato di aprofittarne?

Magari è già successo oppure sta succedendo anche ora. Abbiamo solo una scelta. Fare il meglio di cui siamo capaci e riscoprire la morale e l’etica. Rileggere i grandi filosofi e avvicinarci alla natura, quella del mondo e quella umana. Prendere coscienza che ogni nostra azione ne genera tante altre di cui spesso rimaniamo inconsapevoli, l’effetto farfalla. Costruire oggi per le generazioni a venire, un mondo più umano. Ma tutto questo è solo possibile se ci si poggia su moralità ed etica. E la storia insegna che l’umanità ha sempre avuto problemi con la moralità e l’etica.

 

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