“Racconti d’Estate” di e con Ascanio Celestini al Sostizio

Racconti, che esistono nella loro dimensione propria e unica di ri- contare, ri vedere, rimettere in ordine qualcosa che prima era disordinato.

Racconti ispirati, concreti, stretti a doppio filo all’atmosfera nella platea. Sono i “ospitato per questa seconda tappa nella cornice della Piazza della Cooperazione, presso la Cassa Rurale di Mezzocorona.

Un artista, Celestini, che ancora una volta sarà di fronte al proprio pubblico per dare voce a qualcosa che normalmente non parla, per raccontare l’uomo e la società in maniera diversa, usando la parola e il significato, per lasciare che l’arte parli attraverso le storie e racconti lo stupore.

Uno spettacolo “Racconti d’Estate” che è solo la punta dell’iceberg dell’opera attoriale, che va oltre lo spazio del teatro, oltre al limite fra palco e platea, oltre alle maschere sceniche per raccontare l’uomo nella sua interezza, oltre l’attore, oltre il copione, che infatti scorre fluido modificandosi in risposta all’atmosfera che si respira in teatro. Celestini, ancora una volta narra di noi e di se stesso, con quell’ironia e quell’intelligenza tagliente del racconto che sta nel raccontare.

“Non c’è bisogno di una morale. Che bisogno avremmo dell’arte se cercassimo il messaggio? Basterebbe un sms.” (Ascanio Celestini)

Dal sito: www.solstiziodestate.it

Fiabe, per adulti che volevano essere bambini cattivi. Racconti, ironici, caustici, ispirati da alcuni dai racconti in “Io cammino in fila indiana”, pescati da quelli aggiunti nella versione francese, scritti per la messa in scena. E’ questo il baule delle meraviglie, dal quale Celestini pesca per raccontare e improvvisare un puzzle sentimentale, emotivo, politico. L’attore sale sul palco raccontando situazioni quotidiane e contemporanee che richiamano le barzellette che si raccontavano da bambini. Ma a differenza delle storielle in queste c’è qualcosa che si inceppa: la situazione che dovrebbe far sganasciare colpisce in modo diverso, quando ci si rende conto che la barzelletta, non è altro che la realtà. La politica e la società italiane in un monologo accompagnato da un microfono e poche luci. Il posto e il clima in sala determinano la scaletta, i “Racconti d’estate” mutano, cambiano pelle rivelandosi sempre una prima visione. La voce registrata di un notabile della politica, un jingle in sottofondo: gli escamotage stilistici possono interrompere il flusso delle parole, ma alla fine quello che si fa, sul palco e nella platea, è uno degli esercizi più naturali dell’essere umano: vedere le immagini evocate dalle parole altrui, generate nella propria testa. Così funzionano le storie. Queste fanno ridere, e arrabbiare, ma sempre col dubbio, che per scoprire la causa del riso e della rabbia non ci sia soluzione migliore che guardarsi allo specchio.
“Poco importa se si ride, e tanto, con i suoi apologhi: quel che rimane, poi, usciti dal teatro è un’amara consapevolezza”

 

Info:

RACCONTI D’ESTATE
Di e con Ascanio Celestini
12/06/2015 Ore 21.30 Mezzocorona,
Piazza della Cooperazione.
In caso di pioggia: Palarotari.
Ingresso: 12 € GRATUITO UNDER 21
Suono e luci: Andrea Pesce
Produzione: Fabbrica srl – Sara Severoni
Distribuzione e organizzazione: Ass. Lucciola – Paolo Gorietti e Marianna Pezzini

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