POMPIERI – VIGILI DEL FUOCO: I NOSTRI ANGELI CUSTODI !

Pompieri: custodi del fuoco, angeli del quotidiano

Ci sono uomini e donne che non aspettano il pericolo per essere coraggiosi. Sono già pronti prima. Hanno l’elmetto, ma il primo scudo è il cuore. Hanno la divisa, ma il primo segno di riconoscimento è lo sguardo limpido. Li chiamiamo pompieri, o vigili del fuoco, ma in realtà sono molto di più: sono guardiani della vita.

In Italia, sono oltre 40.000 i vigili del fuoco volontari, affiancati da circa 35.000 professionisti permanenti. Nonostante le differenze di contratto e ruoli, li unisce lo stesso spirito: essere lì per gli altri, sempre. Sotto la pioggia, nella notte, nei terremoti, negli incendi, negli incidenti. Quando tutti scappano, loro arrivano.

Cosa fanno davvero i vigili del fuoco

Spesso pensiamo a loro solo quando c’è un incendio. Ma il loro operato va molto oltre. Nel solo 2023, i vigili del fuoco italiani hanno effettuato circa 930.000 interventi:

  • oltre 275.000 soccorsi tecnici (ascensori bloccati, allagamenti, frane, rimozione ostacoli);
  • circa 115.000 incendi;
  • più di 30.000 interventi in incidenti stradali;
  • decine di migliaia di soccorsi a persone e animali in difficoltà.

E poi ci sono le emergenze nazionali: terremoti, alluvioni, disastri naturali. Lì i vigili del fuoco non portano solo attrezzi, ma anche presenza umana, conforto, abbracci. Perché spesso, tra le macerie, l’unica cosa che conta è sapere che qualcuno è venuto per salvarti.

I volontari: il cuore delle comunità

I pompieri volontari sono un miracolo che passa spesso inosservato. Sono padri, madri, studenti, lavoratori, pensionati. Indossano la divisa quando c’è bisogno, anche nel cuore della notte. Non lo fanno per un salario, lo fanno per amore. E quando non c’è emergenza, organizzano feste, serate comunitarie, raccolte fondi. Costruiscono legami. Rendono il paese più unito.

In Trentino-Alto Adige, ad esempio, il 95% dei vigili del fuoco è volontario. In molti comuni, il distaccamento dei pompieri è il vero centro pulsante del paese, il luogo dove si cresce insieme, si impara il rispetto, si respira il senso di appartenenza.

Quando il coraggio diventa festa

C’è un aspetto quasi poetico nel modo in cui i vigili del fuoco sanno trasformare l’eccezionalità in normalità. Dopo giornate di interventi, riescono a tornare tra la gente con il sorriso, organizzano momenti per i bambini, grigliate aperte, esercitazioni pubbliche. Non si chiudono nel trauma: restituiscono gioia. Creano cultura. Educano al rispetto della natura e della sicurezza con leggerezza e umiltà.

Gratitudine che si fa preghiera

Non li ringraziamo mai abbastanza. Forse perché fanno sembrare tutto “semplice”. Ma dietro ogni intervento, c’è addestramento, disciplina, empatia. Dietro ogni gesto, c’è una scelta consapevole: mettere la vita degli altri al primo posto.

Che siano volontari o permanenti, sono angeli tra noi, e non lo dico in senso figurato. Sono esseri umani che hanno scelto di bruciare per gli altri senza consumarsi. Hanno scelto di esserci. Sempre.

E allora oggi, mentre leggi queste righe, prenditi un momento per guardarli con occhi nuovi. Che siano alla guida di un’autobotte o in divisa alla festa del paese, sappi che accanto a te c’è qualcuno pronto a entrare nel fuoco per salvarti. Anche solo per questo, meritano tutto il nostro rispetto. E il nostro abbraccio più sincero.

 

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