Patty Pravo “racconta” il suo concerto a Trento il 18 aprile

Patty Pravo sull’onda dell’ennesimo successo discografico arriva a Trento con il suo tour teatrale, L’artista infatti è attesa lunedì 18 alle ore 21 in Auditorium Santa Chiara di Trento per il concerto organizzato da Fiabamusic.

Per tutti è “la ragazza del Piper”, con quel suo cipiglio di ragazza ribelle accompagnato al suo originale e personalissimo modo di interpretare le canzoni, ha scritto una delle pagine della storia della musica italiana.  Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo 2016 Patty Pravo non demorde e scala le classifiche con il suo nuovo disco “Eccomi” in cui le felici penne di Tiziano Ferro, Giuliano Sangiorgi, Gianna Nannini ma anche Emis Killa e molti altri le hanno affidato le loro canzoni. Con la Pravo, all’anagrafe Nicoletta Strambelli, abbiamo parlato di musica, del mondo che gli gira intorno e della sua filosofia musicale.

Una indefinibile età che però mostra una giovinezza mentale ed interiore invidiabile, qual è il segreto dell’eterna giovinezza?

Per carità, non c’è nessun segreto, fa parte della natura di una persona come può essere una predisposizione che uno si porta dietro. Io ho iniziato a suonare il pianoforte all’età di tre anni e da lì ho fatto musica per tutto il resto della mia vita. Mi sono approcciata a più generi e ciò ha reso tutto più interessante sebbene ascolto con maggiore interesse la musica classica, la musica degli anni ’40 e il blues

In questo ultimo disco ci sono autori di generi musicali diversissimi, dal pop, al rock all’hip hop, ciò nasce da una sua curiosità musicale?

Quando manca la curiosità è una tragedia. Però in realtà io frequentando molti posti e molte persone ho avuto la fortuna di incontrare Killa, Ferro Sangiorgi e conoscerli come gli altri che hanno scritto per me. Una conoscenza personale che poi ha portato alla stesura delle canzoni che mi hanno affidato. Così è stato con Francesca una ragazza giovanissima che ha scritto uno dei brani contenuti nell’album oppure Giangi un ragazzo che mi ha scritto “Nuvola”. Mi ha fatto sentire il pezzo e me ne sono subito innamorata. Scrive cose bellissime ma per ora non è conosciuto da nessuno

Come racconterebbe questo disco?

Un disco pieno di interessanti collaborazioni, nato da un processo di selezione di dodici pezzi sui 700 inviati per l’occasione da uno stuolo di autori più o meno affermati. Il disco era pronto da tempo, poi però è arrivato un altro pezzo, ci abbiamo messo un’altra cosa, l’abbiamo ritoccato e quindi l’ho chiamato “Eccomi”, perché lo aspettavo. La scelta dei pezzi è durata più di un anno e mezzo, perché li ho ascoltati con tutti i miei collaboratori, in particolare Silvia Martini. Erano 700 pezzi di ragazzi giovani, però qualcosa è venuto fuori. Anche per caso, come quando mi si è rotto il mixer di casa, quindi sono andata a farmelo aggiustare appunto da Giangi Skip e lì ho trovato “Nuvole””. Ci sono i grandi nomi, oltre al già menzionato brano di Giuliano Sangiorgi, infatti, l’album include “Per difenderti da me”, firmato da Tiziano Ferro, “Se” di Samuel dei Subsonica, “Ci rivedremo poi” di Matteo Buzzanca e Rachele Bastreghi, “Come una preghiera” di Andrea Regazzetti e Alfredo Rapetti Mogol e l’esordio importante di Maria Francesca Xefteris con “Un uomo semplice”. Un incontro particolare è stato quello con Sergio Vallarino, in arte Zibba, che mi ha regalato “Qualche cosa di diverso” Lui è una persona meravigliosa, ha un animo che sento molto simile al mio. È venuto da me e siamo stati sul divano a chiacchierare, senza pensare al pezzo, per una ventina di minuti. Dopo di che si è alzato e mi ha detto: “Senti, io vado” e dopo due ore mi è arrivata la canzone, che è stupenda. Nel disco c’è anche il featuring con Emis Killa, “Non siamo eroi”, nato da un incontro di simpatia e dal cazzeggio di una nottata intera, un approccio giocoso, che l’accomuna a “Possiedimi”, musica di Gianna Nannini e testo di Pacifico Con Gianna è stato troppo divertente, si è svolto tutto al telefono, perché stava traslocando a Londra per registrare.

Come sceglie le canzoni che interpreta?

Canto solo cose che mi toccano l’anima e che mi raccontano qualcosa di profondo

Qual è il figlio prediletto di Patty Pravo parlando di canzoni?

Ogni sera quando mi esibisco è una serata diversa e un pubblico diverso per cui ogni sera anche le canzoni sono diverse, è vero però che ci sono brani che prediligo come “Non andare via” o “Tutt’al più” ma sono dei classici, In realtà amo tutte le canzoni che canto perché sono tutte figlie mie

Come è cambiato nel tempo il mondo musicale?

E’ cambiato di pari passo con il resto del mondo. Ci sono cose buone e ce ne sono di mediocri. Oggi forse è tutto più difficile, una volta era tutto più genuino e vero. Oggi c’è più omologazione ma c’è anche molta più produzione

Se dovesse dare un consiglio a chi inizia questo lavoro?

Io sono negata nel dare consigli, non sono proprio la persona giusta. Mi han chiesto una sera “Sai cantare?” e io ho detto “Si” e diventai Patty Pravo per cui la vita è fatta di occasioni e di un pizzico di follia

Il tour?

Sta andando benissimo abbiamo fatto tutto sold out e quindi mi auguro che anche a Trento ripetiamo questo traguardo. Tutti i concerti sono stati splendidi e il mio live dura due ore di brani in cui ci sono molti dei pezzi nuovi alternati alle canzoni storiche

Nel futuro di Patty Pravo cosa c’è?

Io non penso mai al futuro ma vivo l’oggi. La vita va come vuol andare e la prendo per quel che mi da. Poi ovvio ci sono gli impegni con i concerti, le interviste e la televisione

Parlando di televisione lei quale peso pensa abbia oggi la televisione per la musica?

Credo che la televisione non sia così importante e si dovrebbe fare più musica nel senso che dovrebbe essere meno intrattenimento e più di spessore. O meglio più al servizio della musica e meno all’apparenza e come si faceva tempo addietro, presentare più musica bella facendola conoscere ed ascoltare dando meno spazio invece a tutto quello che non è davvero musica ma la danneggia

Quindi il suo rapporto con il pubblico come lo coltiva?

Con i live che sono l’incontro vero Poi se sei in televisione tanto meglio se riesci ad entrare nell’animo anche solo attraverso il video delle persone, e sicuramente raggiungi più persone. Ma il vero incontro è quello che si fa di persona guardandosi negli occhi o stando vicini, tutto il resto è distanza.

 

credit foto album Sanremo

 

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