Mio figlio era come un padre per me

“Una storia specifica ed originale, che genera collegamenti con recenti fatti di cronaca.
“Mio figlio era come un padre per me” lo spettacolo dei Fratelli Dalla Via in scena il prossimo 7 giugno alle 21.30 a Mezzocorona per la data inaugurale del Festival Solstizio D’Estate è uno spettacolo d’attualità, politico e rivoluzionario.

Fratelli Dalla Via (Tonezza del Cimone - Vicenza) Mio figlio era come un padre per me di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via aiuto regia Veronica Schiavone partitura fisica Annalisa Ferlini scene Diego Dalla Via costumi Marta Dalla Via spettacolo vincitore Premio Scenario 2013
Marta e Diego Dalla Via impersoneranno una coppia di fratelli, resi orfani dalla crisi, per parlare di eredità, economica, ed ereditarietà, genetica, e della loro complicata gestione all’interno dell’inevitabile conflitto genitori /figli. In scena, indagata, c’è soprattutto la fragilità umana di fronte ai fallimenti in una società competitiva e performativa “Noi siamo attori ma anche autori del testo- spiegano i Fratelli Dalla Via” abbiamo preso parola e questo ci carica di una responsabilità: il nostro racconto vuole partecipare ed essere partecipato dalla comunità. In tempi in cui la memoria si misura in gigabyte e dove si può vedere quasi tutto sullo schermo del proprio cellulare chi sceglie di fare parte dello spettacolo dal vivo come fruitore o come attore è un rivoluzionario.” L’ironia tagliente delle battute, l’uso del dialetto aiutano a restituire una concreta autenticità nei dialoghi e nei contenuti. “Credete che dopo una fame millenaria questa stanca e sazia civiltà possa ritrovare l’appetito di un desiderio vitale?” questa la domanda che muove lo spettacolo, che risuona fra i macchinari e i tronchi della segheria Vender Legnami di Mezzocorona, inedita location che straordinariamente tanto si avvicina alla ditta del protagonista, e per questo si arricchisce di suggestioni.

La prima generazione ha lavorato. La seconda ha risparmiato. La terza ha sfondato. Poi noi.” Ma qual è la generazione raccontata nello spettacolo? Ci sono riferimenti a tutte queste fasi ma la narrazione si concentra proprio su quel “noi”. La storia è quella dei due fratelli, che sono “vittime del privilegio”. Nati in una famiglia ricca, figli di un bravo imprenditore e di una reginetta di bellezza hanno trovato una pista già battuta ma allo stesso tempo sentono che “il traguardo” è stato loro sottratto. “Questo è il nostro modo di raccontare e, in generale il nostro modo di vedere la vita- hanno raccontato gli autori attori- siamo tutti qui a tempo determinato e la nostra provvisorietà come persone e artisti viene da noi “digerita” alterando la realtà con la lente deformante del comico e del visionario.

Dal Sito: www.solstiziodestate.it

 

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