Metodi di difesa contro le arti oscure, alias le zanzare

Il dolce suono della sua voce era l’unica cosa che rieccheggiava nella notte: zanzara!

Ammettiamolo, noi trentini siamo abbastanza inclini ad autocommiserarci quando il mondo esterno “intacca” la nostra perfetta oasi felice, fatta di laghi, monti, storia, castelli e buon cibo ma ecco che notiamo una grave mancanza all’interno della lista di sciagure che si abbattono sulla nostra personale Neverland, colpita da: troppo caldo, troppo umido, troppo freddo, piove sempre, il sole è accecante e quindi vogliamo porre subito rimedio, raccontandovi della sesta piaga di Tropic Trento, alias le zanzare.


Da Tassullo a Nago, da Folgaria a Campiglio, in ogni località del Trentino ogni anno si festeggia Sant’Autan a fine estate ma la zona in cui avviene l’Armageddon e si svolge il giudizio finale è Trento: milioni di piccoli caccia sibilanti scendono in picchiata dai “tre denti” che circondano la città, stabilendo i loro temibili accampamenti sulle sponde dell’Adige e sguinzagliando gruppi di espolratori lungo tutti i corsi d’acqua (si, anche nei laghetti di Piazza Dante!).

Ecco perchè gli abitanti della città hanno escogitato diversi metodi per cercare di difendersi dagli attacchi delle zanzare, tecniche che si tramandano di padre in figlio sin dalla notte dei tempi, fino alle più moderne tecnologie; noi di Trentinodavivere siamo quindi pronti a farci paladini della vostra pelle e abbiamo provato personalmente ogni singolo metodo che andremo a raccontarvi…

METODI FISICI:

  • La zanzariera: metodo inventato dagli abitanti delle palafitte di Ledro (si sa, tutto proviene dal Trentino!); era in origine un capo d’abbigliamento molto in voga nella collezione primavera-estate preistorica, utilizzato anche per i campionati di pesca sportiva, si è evoluta sino ai giorni nostri, diventando quella trappola mortale che (nella versione da letto) sembra proteggerti ma in realtà cerca in tutti i modi di imbozzolarti nel sonno. Vedi sotto esempio grafico:

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  • I dreadlock da porta: non sappiamo se il malvagio inventore di questo metodo (decisamente fallimentare), avesse anche pensato ad un nome per la sua creatura, sta di fatto che noi non lo abbiamo trovato. Ipotizziamo che i “salsicciotti pelosi” che pendono dalle porte di camper/roulotte/appartamenti e case delle nonne, siano in realtà un tributo a Medusa, alla quale viene ogni anno reso omaggio attraverso questo rito pagano estivo… decisamente poco efficace nella lotta alle zanzare (mentre funziona benissimo per tenere lontano qualsiasi altra forma di vita!).
  • La paletta anti zanzare (versione basic): in realtà si tratta della stessa paletta che viene usata per scacciare le mosche, abbiamo provato a predere esempio da l’ammazzasette ma essendo un po’ scarsi a baseball, abbiamo finito per sventagliarci, senza ottenere grandi risultati contro l’esercito del male delle zanzare.
  • La paletta anti zanzare (versione elettrica): è necessario che ve lo raccontiamo? …avete presente i recinti per le mucche, quelli con il filo che da bimbo continui a toccare per il puro piacere di fare “qualcosa che non si dovrebbe”? diciamo che anche usata in modo improprio, dopo un po’ ti fa dimenticare del fatto che sei circondato da zanzare.

METODI CULINARI:

  • Aglio, colui che tutto può: si perchè oltre che vampiri, zanzare, mosche, zecche e pappataci, mangiando un paio di spicchi di aglio, non solo vi libererete dei fastidiosi insetti volanti ma anche di amici, parenti, dell’umanità intera e pure il mostro di Loch ness vi starà lontano.
  • Il peperoncino: ottimo per accendere serate un po’ spente, lanciare sfidone ai vostri amici più incoscienti e, a quanto pare, per tenere lontane le zanzare. Se il piccante non vi provoca l’urticaria e siete inclini ad essere punti, suggeriamo di fare l’abbonamento al messicano sotto casa… la vostra estate sarà di fuoco, ma almeno avrete in corpo ancora un po’ di sangue!
  • Lievito di birra: ci siamo concentrati più sulla seconda parte dell’alimento, lasciando quindi perdere il lievito e dandoci dentro con la birra, non ricordiamo se questo metodo sia o meno efficace!

METODI CHIMICI:

  • Zampirone: il profumo dei prati tagliati, la brezza della sera che porta con sè gli odori della terra e del sole che scalda durante il giorno; dimenticatevi tutto questo perchè accendendo uno zampirone tutto ciò che annuserete assumerà l’odore di un narghilè stantio… alla citronella! Efficace, ottimo se siete anosmici!
  • Autan e affini: nelle istruzioni d’uso dovrebbero inserire la dicitura:”da usare come se faceste il bagno nello Stige… e non dimenticate il tallone!” Risultano infatti essere metodi estremamente efficaci per chi non viene mai punto, mentre sono al pari di una crema corpo allo zucchero per chi è facile preda delle zanzare. Il livello massimo si raggiunge nell’utilizzo notturno di questi strumenti di morte: quando al buio e in fase pre rem cerchi disperatamente di liberarti del ronzio che ti circonda, spruzzando ad ampio raggio e finendo immancabilmente per centrare occhi e bocca, conclusione: strumenti di morte per voi e non per le zanzare!

In conclusione, siccome con nessuno dei metodi precedenti abbiamo raggiunto lo stato di pace desiderato, abbiamo provato ad unirli tutti insieme:

“Dopo una cena al messicano in cui nessun venditore di rose si è avvicnato al nostro tavolo poichè avevamo chiesto doppia dose di aglio, abbiamo trascorso la serata al Bier Garten, circondati da zampironi e calumè della pace, mentre ci sventagliavamo con l’ausilio delle palette anti zanzare sia del tipo basic che elettrico, cosa che ha causato non pochi fastici con i vicini di tavolo, che dopo un po’ si sono stufati di essere importunati dai nostri schiaffeggiamenti. Così, di rientro a casa dopo un viaggio della morte all’insegna della cecità dovuta all’Autan negli occhi, abbiamo lasciato ogni speranza superando il varco dei salsiccioti pelosi sulla porta, finendo la serata cullati dal dolce abbraccio della zanzariera del letto… in compagnia delle zanzare!”

P.S. In caso dobbiate andare a fare le analisi del sangue ma siate al contempo delle vere prelibatezze per le piccole amiche con il pungiglione, vi consigliamo di aspettare ottobre o potreste non aver abbastanza materia prima per riempire le fialette!

P.P.S. Non temete, l’estate è quasi finita e fra poco potremo iniziare a lamentarci del freddo e del sale sulle strade!

 

Con tanto affetto, la Trentinodavivere vi saluta!

Credits by: Ilustrador / Web Designer (flickr, creative commons) & Lord of the rings, movie pic

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