In MTB alla ricerca della “Fortezza Trento” perduta

Ci sono luoghi nascosti della Grande Guerra che stupiscono per come possano essere stati dimenticati tanto erano maestosi ed imponenti nel loro tempo.

La Fortezza Trento (Festung Trient) era un’ opera di dimensioni colossali che aveva il compito di difendere ad oltranza la città attraverso un sistema collegato di forti, trincee, cannoniere e postazioni antiaeree. Il progetto fu concepito sin dal 1848, in risposta al sempre più crescente irredentismo risorgimentale italiano. La città del tridente rappresentava un punto chiave strategico negli interessi dell’ Impero, soprattutto come via di comunicazione.

Le montagne che circuiscono Trento come una corona vennero trasformate in fortificazioni, sfruttando la morfologia rocciosa del terreno. Negli anni precedenti alla Grande Guerra l’opera raggiunse il suo culmine di ampiezza, tuttavia durante gli anni del conflitto, pur ricoprendo un ruolo strategico dissuasivo importante, non venne mai impiegata. Terminate le ostilità fu oggetto di saccheggio e distruzione da parte dei recuperanti e delle autorità italiane. Oggi questa eredità si può scoprire andando nei luoghi in cui questa struttura si erigeva: a volte si incontrano mura diroccate, altre volte bisogna lavorare con l’immaginazione.

Questo itinerario che fa parte del Volume2 di MTB in Trincea (disponibile in ebook e cartaceo) si svolge sul settore orientale compreso tra la Vallarsa e la Marzola. Si parte da Villazzano verso il passo del Cimirlo presidiato all’epoca dall’ omonimo forte, di cui sono ancora percettibili trincee e camminamenti, oltre ad un casermotto d’ ingresso. Proseguendo verso il Rifugio Maranza ci si dirige al Forte Brusafer lungo il corso dei sentieri, e scendendo verso la Valsorda al Forte Fornass. Questi due forti avevano il compito di fermare una eventuale avanzata italiana dal settore sud orientale, anche se in realtà, trattandosi di costruzioni divenute ben presto obsolete vennero relegate a deposito munizioni durante il 15-18 e sostituiti da altri strutture più moderne.

La turbinosa discesa dal doss Fornass è senza dubbio la parte più divertente dal punto di vista

escursionistico.

Percorso abbastanza facile sia in salita che in discesa ma con alcuni brevi tratti abbastanza ostici nel single track finale.