Drodesera. Consigli per l’uso/2

Continua il nostro viaggio alla scoperta di Drodesera, il festival di arte performativa contemporanea che in questi giorni anima la Centrale di Fies a Dro.
E’ la politica, o meglio il re-enactement, recupero di azioni politiche significative del passato affinché attraverso l’arte modifichino il presente, a tessere il filo rosso che guida Mothelode, il trentacinquesimo Drodesera.

Dopo aver parlato dei primi giorni del festival, con le performance L’Abbeveratoio di Santiago Sierra (foto in copertina) e  Poetry is just words in the wrong order, continuiamo a proporvi qualche spettacolo da non perdere.
Giovedì sera a partire dalle ore 19.00 andrà in scena Resist Everywhere, Masako. Il lavoro firmato dal duo Curandi Katz ripercorre 198 metodi e azioni di resistenza non-violenta attraverso il movimento della danzatrice. Un manuale agito che il pubblico potrà consultare partecipando alla performance durante la quale i metodi saranno raccontati in una scansione del tempo che permetterà agli spettatori di entrare ed uscire in gruppi, ogni 30 minuti. In questo modo ogni gruppo vedrà una performance unica e diversa dalle altre in uno spazio della centrale solitamente inaccessibile ai visitatori, la Sala Comando, tendenzialmente dedicata alla direzione della scena.

Robert B. Lisek (foto Alessandro Sala:Cesuralab per Centrale Fies)

Robert B. Lisek (foto Alessandro Sala:Cesuralab per Centrale Fies)

Venerdì, sempre a partire dalle ore 19, in scena Numar – Fagor – plus, perfrmance che arriva dalla Spagna firmato Roger Bernat, noto per i suoi lavori in cui il pubblico prende il sopravvento diventando centro della scena. Questo lavoro recupera, facendolo recitare allo stesso pubblico guidato da uno schermo e da un performer, le assemblee di operai rimasti senza lavoro a causa della chiusura di due fabbriche: Numax di Barcellona, in cui nel 1979, dopo due anni e mezzo di autogestione, i lavoratori decidono di lasciare l’azienda e fermare tutto e la basca Fagor, che chiude nel 2013 lasciando i dipendenti senza lavoro. Sabato il programma offre l’ormai celeberrimo discorso di Barack Obama, tenuto a Oslo durante la Cerimonia per il Premio Nobel per la Pace. Navaridas & Deutinger, questi gli artisti che hanno dato vita alla performance dal titolo Your Majestic, hanno ripreso e smontato l’intervento di Obama: Alex Deutinger infatti reciterà l’intero discorso mentre Marta Navaridas si esibirà gesticolando, guidando i movimenti e mettendo a nudo in questo modo la gestualità della politica in modo chiaro e semplice. La performance mette in scena in modo affascinante un pezzo di storia del mondo, una lezione sulla guerra e sulla pace, una riflessione sulla speranza.
La chiusura del festival è poi prevista per domenica, quando alcuni artisti apriranno le loro “botteghe”, concedendo al pubblico di ficcare il naso “dietro le quinte”, di vedere e interagire con l’artista che crea per una condivisione del processo produttivo dell’opera performativa. Apriranno le porte delle loro produzioni Marta Cuscunà, OHT Office for a Human Theatre, AngiUsFestA, Mara Cassiani, Hannes Egger.
Non rimane che andare e curiosare…

Info:
Per raggiungere la Centrale è obbligatorio arrivare in centro a Dro, dove parcheggerete e potrete prendere, alla piazza centrale, il bus navetta che viaggia continuamente a partire dalle 18.00 e fino alle 3.00 di notte.

Prenotazioni:
0464.504700
prenotazioni@centralefies.it

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