Se devo trovare qualche difetto direi che non si comprende bene il tempo in cui è ambientato rispetto alla CASA, ma soprattutto non si comprende come mai lui si faccia chiamare già Berlino, perché se non ricordo male, è stato il Professore a dare i nomi ai componenti della banda. Ma forse mi sbaglierò.

I fan de La Casa di carta dunque possono gioire: uno dei loro personaggi preferiti, Berlino, è tornato con una serie tutta sua. In queste giorni, infatti, Netflix ha lanciato e promosso lo spin-off che è incentrato su Andrés de Fonollosa, il protagonista interpretato da Pedro Alonso, meglio conosciuto come Berlino, il secondo in comando rispetto al Professore di Álvaro Morte.

Ovviamente questa nuova produzione ci riporta indietro nel tempo, agli anni d’oro di Berlino in cui ancora non sapeva essere malato e non era rimasto intrappolato all’interno della zecca spagnola. Anche ai tempi, nonostante tutto, l’astuto seduttore punta a mettere a segno una rapida straordinaria.

Il nuovo colpo si concentra su una rapina che si svolge a Parigi, alla prestigiosa casa d’aste Chez Vienot. Per raggiungere l’obiettivo dal valore di 44 milioni di euro arruola una sua squadra spregiudicata e senza remore che include Keila (Michelle Jenner), Cameron (Begoña Vargas), Damián (Tristán Ulloa), Bruce (Joel Sánchez) e Roi (Julio Peña).

Ma a tentare di sventare il tutto tornano due volti storici per certi versi inaspettati, ovvero quelli delle poliziotte spagnole Alicia Sierra (Najwa Nimri) e Raquel Murillo (Itziar Ituño), arrivate dalla Spagna per mettere loro i bastoni tra le ruote.

L’avventura prende il via nientemeno che dalle Catacombe di Parigi e prenderanno pieghe inaspettate, soprattutto quando lo stesso Andrés si ritroverà a sedurre la moglie del direttore della stessa casa d’aste. Il fascino ambiguo di Berlino vi aspetta su Netflix

Fonte https://www.wired.it/