XXIII edizione di Suoni delle Dolomiti. Presentata la kermesse

E’ stata presentata la XXIII edizione dei Suoni delle Dolomiti. 24 concerti spalmati fra il 7 luglio e il 31 agosto che spaziano fra musica classica, jazz, world music e musica d’autore. Come d’abitudine i concerti delle 13 in quota e poi 2 albe, il trekking e la novità 2017 ossia una special week, una settimana di concerti giornalieri in quota e in fondovalle sulle dolomiti del Brenta.

Insomma la macchina dei Suoni delle Dolomiti si è messa in moto con quel suo misto fra promozione turistica e territoriale e formula vincente che lega musica e natura.

Un programma tutto da scoprire con nomi di sicuro spicco a livello internazionale e qualche data da segnarsi in agenda per non perdersela.

Questo il programma completo in anteprima locale visto che la presentazione ufficiale sarà affidata a tre eventi divisi fra Berlino, Londra e Milano e come canale media partner è stato scelto SkyArte con tre special di 40 minuti in onda da aprile per catturare sempre più un pubblico internazionale.

Ecco l’intera line up

7.7

Val di Fassa, Gruppo Costabella – Cima Uomo

Ore 13 Rifugio Fuciade

I 12 Violoncellisti dei Berliner Philharmoniker

Un’orchestra nell’orchestra, corde pulsanti che dal momento della loro nascita nel 1972, all’interno di una vera e propria istituzione mondiale come quella dei Berliner Philarmoniker, hanno conquistato successi e consensi praticamente ovunque. Non a caso sono stati più volte “ambasciatori musicali“ della città di Berlino di fronte a personalità mondiali come il Presidente degli Stati Uniti d’America o l’Imperatore del Giappone. Ora approdano nelle maestose Dolomiti eseguendo brani da Boris Blacher, Julius Klengel, Astor Piazzola, José Carlia.

 

9.7

Val di Fiemme, Gruppo Corno Nero – Pala Santa

Ore 13 Passo di Lavazé

Joey Alexander

Un talento incredibile che dall’isola di Bali ha stupito il mondo. Il suo orizzonte sonoro è quello del jazz che scopre già all’età di sei anni quando si avvicina da autodidatta al pianoforte usando una mini tastiera elettronica regalata dal padre. Da allora Joey Alexander si è cibato di musica e jazz cominciando dalle jam sessions con musicisti di Bali e Jakarta fino a calcare rotte e palcoscenici della scena mondiale, conquistando premi importanti, apprezzamenti dei grandi della musica e imponendosi come il più giovane candidato per un Grammy col suo “My favourite Things” nel 2015 a soli 12 anni ed entrando nella ristretta comunità degli Steinway Artists.

 

12.7

Primiero, Pale di San Martino

Ore 13  Villa Welsperg

Chick Corea, Béla Fleck

Sono quasi cinquant’anni – dal debutto discografico del 1968 con l’album “Tones for Joan’s Bones” – che Chick Corea esplora in chiave jazz ogni angolo della creatività musicale dall’avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini alla fusion e persino alle esaltanti incursioni nella musica classica. Ora torna con una straordinaria carica d’energia grazie al sodalizio con un altro grande musicista: Béla Fleck, virtuoso del banjo, cui si devono numerosi lavori e album che raccontano uno strumento che attraversa l’anima degli Stati Uniti e senza il quale non potremmo pensare a un’anima per il blues e il jazz.

 

15.7

L’Alba delle Dolomiti/ Dawn in the Dolomites

Val di Fassa, Gruppo Lusia – Bocche

Ore 6 Col Margherita

Orchestra di Piazza Vittorio

Credo

Non ha certo bisogno di presentazioni questo progetto musicale e sociale che vanta 15 anni di vita e si è imposto come esempio virtuoso di dialogo tra etnie e culture nel nome di quel linguaggio universale che è la musica. L’Orchestra questa volta si fa interprete del presente con un progetto dedicato al tema delle fedi e al confronto tra religioni. Credo è una sorta di oratorio religioso – o meglio interreligioso – in cui confluiscono testi, musiche originali e brani di Rossini, Britten e De Machaut così come canti religiosi o sufi, accompagnati con strumenti delle varie tradizioni musicali occidentali, arabe e orientali.

 

 

I Suoni delle Dolomiti – Campiglio special week

Madonna di Campiglio 17 – 23.7

Mario Brunello, Kremerata Baltica

Un festival nel festival che rispecchia, nella sua intensità e declinazione, la natura peculiare e ben definita delle Dolomiti di Brenta così come la ricchezza della valle. Numerosi appuntamenti si avvicendano quotidianamente in luoghi evocativi della val Rendena o, partendo dal fondovalle, lungo le linee d’accesso alle vette, in un simbolico movimento verso l’alto che è tipico delle montagne così come della musica. Per rendere possibile questa scommessa Il violoncellista Mario Brunello, da sempre presente a “I Suoni delle Dolomiti” con progetti originali, ha voluto con sè i musicisti della Kremerata Baltica, orchestra formata dai migliori talenti provenienti dai Paesi Baltici con cui Mario Brunello negli ultimi anni collabora sempre più intensamente.

Sin dal 1997, anno in cui fu fondata per mano di Gidon Kremer, la Kremerata Baltica ha fatto delle sfide e della sperimentazione la propria identità, si mette in gioco in percorsi fuori dal comune, con autentico spirito pioneristico, interpretando e abbattendo i limiti della musica e i condizionamenti dei luoghi. Un’esperienza musicale fuori dal comune – molto vicina al sentire di Mario Brunello e de “I Suoni delle Dolomiti” – che ha conquistato consensi internazionali ed è stata invitata nelle più importanti sale da concerto del mondo per proporre un repertorio in grado di valorizzare, tra l’altro, anche il lavoro dei grandi compositori dell’area baltica.

 

17.7
Pinzolo, Gruppo della Presanella

Ore 13  Lago Nero

Andrei Pushkarev 

My favourite things

Esempio di come la musica non smetta mai di essere terreno per sperimentare, lo straordinario vibrafonista, compositore Andrei Pushkarev, figlio di musicisti, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di cinque anni per dedicarsi a quattordici anni al vibrafono raggiungendo ben presto notorietà internazionale. L’ingresso nella Kremerata nel 1999 e l’incontro con Gidon Kremer sono per lui l’inizio di un nuovo modo di fare musica, di sperimentare e giocare muovendosi tra generi e autori diversi: classica, jazz, rock e world music.

 

18-20.7
Trekking*
Gruppo di Brenta

Mario Brunello, Peteris Sokolovskis

Un trekking con due violoncellisti “cantanti”. Mario Brunello che da anni vive il rapporto della grande musica con gli spazi della natura incontaminata, questa volta è affiancato da Peteris Sokolovksis – membro della Kremerata – per affrontare insieme le vette del Brenta e le sfide proposte dalle musiche di Offenbach, Boccherini e il “Lux Aeterna”, mistica opera di Kneifel in cui al canto del violoncello si unisce il canto dei violoncellisti.

 

 

 

 

 

 

18.7

Madonna di Campiglio, Gruppo di Brenta

Ore 17.30 Salone Hofer

Quatro Baltica Quartet

Summer Tunes

Nell’evocativo salone Hofer il quartetto d’archi della Kremerata conduce il pubblico in un viaggio nei suoni “musicali” della natura attraverso i quartetti di Franz Joseph Haydn “Lerchen” (L’allodola”) e “Der Vogel” (L’uccello). Sullo stesso tema le composizioni dello statunitense Philip Glass e del lettone Peteris Vasks con “ Summer Tunes”.

 

19.7
Carisolo, Gruppo della Presanella

Ore 17.30 / 21 Chiesa di Santo Stefano

KB Good Vibequartet

Mozart – Piazzolla

Tradizione e innovazione, contaminazione, ispirazione che si muove tra generi e tempi diversi. La musica intesa come un enorme mare nel quale le acque di migliaia di fiumi convergono e si fondono. Quello del Kremerata Baltica Vibequartet è un’esplosiva miscela fatta di allegria, passione, energia, nostalgia, rivisitazioni di note che fanno dialogare il genio di Mozart con la struggente melodia di Piazzolla.

 

20.7
Madonna di Campiglio, Gruppo di Brenta

Ore 13 Rifugio Brentei

Mario Brunello, Kremerata Baltica 

Violoncelles Vibrez

I violoncellisti Mario Brunello e Pēteris Sokolovskis – impegnati da alcuni giorni a far vivere la musica tra le rocce del Brenta – scendono dalle vette del Brenta per incontrare al Rifugio Brentei la Kremerata Baltica con un programma che testimonia “l’incontro” in musica. Dialoghi tra uno, due e più strumenti solisti con il gruppo degli strepitosi archi della Kremerata Baltica. La musica “Ba-rock” di Antonio Vivaldi, Giovanni Sollima, Michael Nyman e Nino Rota.

 

21.7
Spiazzo Rendena, Gruppo dell’Adamello

Ore 21 Chiesa di San Vigilio

Mario Brunello, Kremerata Baltica 

The Protecting Veil

Opera del compositore John Tavener, “The Protecting Veil” è un rito in musica, un’icona di colori espressi da un violoncello e una orchestra d’archi. È un’immersione nella tradizione della chiesa orientale e dell’iconografia che si ispira alla vita di Maria e alla festa della Protezione della Madre di Dio. Nella suggestiva Chiesa di San Vigilio suonerà la musica di Tavener, legata ai modi bizantini, intensa e ipnotizzante e le atmosfere siderali di “ Orient-Occident” di Arvo Paert.

 

 

 

 

 

 

 

 

22.7

Madonna di Campiglio, Gruppo di Brenta

Ore 13 Malga Brenta Bassa

Mario Brunello, Kremerata Baltica

Serenata

I “divertimenti” di un Mozart sedicenne, destinati anche a esecuzioni informali all’aria aperta e Čajkovskij che invece trasporta l’ascoltatore nelle atmosfere musicali del tardo romanticismo e nel folclore russo con la celeberrima “serenata”, il “notturno e “andante cantabile” per violoncello.

 

23.7
L’Alba delle Dolomiti/ Dawn in the Dolomites

Madonna di Campiglio, Gruppo di Brenta

Ore 6 Pra Castron di Flavona

Mario Brunello, Kremerata Baltica

Sunrise serenade

L’alba non è solo l’inizio del giorno. È la scoperta della luce e per alcune grandi religioni anche l’inizio della creazione. Non poteva quindi mancare anche un’Alba capace di raccontare il legame ancestrale tra l’uomo, la fede e la musica. Mario Brunello e la Kremerata Baltica propongono un programma che alle celebri opere di Mozart e Tchaikowsky (Divertimento e Serenata per archi), alternerà Bach con un Corale, l’Adagio dal concerto per due violini e “Louange a l’immortalitè de Jesus”di Messiaen.

 

26.7

Val di Fiemme, Gruppo del Lagorai

Ore 13 Laghi di Bombasèl

Quartetto Kelemen

Questa formazione d’archi, violini, viola e violoncello, porta la grande classica in Italia dall’Ungheria dove nel 2009 ha preso forma questo quartetto che ha saputo ben presto imporsi all’attenzione internazionale con tour in tutta Europa e persino all’altro capo del mondo, in Australia. Barnabás Kelemen, Katalin Kokas, Gabor Homoki, Laszlo Fenyö, hanno convinto – tra gli altri – i giurati del Concorso Internazionale di Musica da camera di Melbourne e quelli del Premio Borciani e propongono un programma capace di emozionare ogni tipo di pubblico con Schubert, Haydn e Beethoven.

 

28.7

Val di Fassa, Gruppo Collac Buffaure

Ore 13  Buffaure

Bella Ciao

Se esistono caratteri comuni a una nazione, per l’Italia uno di questi è il canto e la forma canzone. Lo sanno bene i protagonisti di Bella Ciao che a cinquant’anni di distanza dalla prima rappresentazione – nel 1964 – hanno scelto di riproporre quello che a suo tempo fu uno spettacolo capace di accendere l’interesse di tutti. Ancora una volta al centro ci sono le canzoni popolari che hanno fatto la storia del nostro Paese, vivificate però da nuovi arrangiamenti e dialoghi sofisticati tra suoni e significati sotto la direzione musicale dell’organettista Riccardo Tesi e con l’apporto di artisti come Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Luisa Cottifogli, Alessio Lega, Maurizio Geri, Gigi Biolcati.

 

1.8

Altopiano della Paganella, Gruppo di Brenta

Ore 13 Rifugio Pedrotti

Giuliano Carmignola

Grande conoscitore del repertorio barocco e classico, Carmignola è uno dei più importanti violinisti a livello internazionale. Si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto collaborando con Umberto Benedetti Michelangeli, Daniele Gatti, Christoph Hogwood, Franz Bruggen e con formazioni quali i Virtuosi italiani, i Sonatori della Gioiosa Marca, l’Orchestre des Champs-Élysées, la Kammerorchester Basel. Numerose anche le sue incisioni per importanti etichette come Divox Antiqua o Deutsche Grammophon eseguendo, tra gli altri, Vivaldi e Bach. Proprio questi autori risuoneranno anche nell’appuntamento de “I Suoni delle Dolomiti” assieme a Telemann e von Biber.

 

2.8

Val di Fassa, Passo Sella

Ore 13 Val Salei

Anouar Brahem, Khaled Yassine, Klaus Gesing, Björn Meyer

The astounding eyes of Rita

Tutta la musica di questo spettacolo si ispira alla tradizione araba ed è allo stesso tempo forte ricerca della melodia. I suoni si fanno colore e tra gli strumenti s’instaurano continui dialoghi. Ed è proprio la straordinaria bravura dei musicisti guidati da quell’autentico virtuoso dell’oud tunisino che è Anouar Brahem a rendere possibile tutto questo: il clarinetista Klaus Gesing, il bassista Björn Meyer il giovane libanese Khaled Yassine al darbouka e bendir. Alla fine ci si ritroverà a pensare che l’uomo ha di fronte ancora molti spazi inesplorati nella musica.

 

4.8

Giustino, Gruppo di Brenta

Ore 13 Lago Asciutto

Ensemble Zandonai, Albrecht Mayer

Da un lato il primo oboe dei Berliner Philharmoniker che ha entusiasmato critici e pubblico con il suo “oboe miracoloso” trasformato in vero e proprio “strumento di seduzione” e dall’altra un ensemble che riunisce musicisti professionisti di talento attivi in realtà internazionali di assoluto spessore. Si tratta di Albrecht Meyer e l’Orchestra da Camera di Trento- Ensemble Zandonai che si incontrano sulle note di Vaughan Williasm, Eddward Elgar, Gustav Holst senza dimenticare la musica da cinema, il tango di Piazzolla e qualche indimenticabile successo pop.

 

8.8

San Martino di Castrozza, Pale di San Martino

Ore 13 Rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti

Ten Thing

Fondata nel 2007 dalla trombettista norvegese Tine Thing Helseth, la formazione Ten Thing riunisce dieci bravissime strumentiste. Un ensemble di soli ottoni che ha portato gli arrangiamenti di Jarle Storløkken in tutta Europa esibendosi tra Svizzera, Italia, Austria, Germania, Gran Bretagna, Russia, Lussenburgo in importanti festival e sale di musica. Versatili ed eclettiche le Ten Thing si muovono con energia e bravura tra i lavori di Weill, Bizet, Grieg, Piazzolla così come Albeniz, Mozart e il compositore olandese Jan Poetiser.

 

10.8

Val di Fiemme, Gruppo Viezzena – Bocche

Ore 13 Malga Canvere

Sarah Jane Morris, Antonio Forcione

Lei una delle voci storiche più famose della musica d’oltremanica capace di muoversi sinuosa tra jazz, rock e rhythm and blues, lui un chitarrista dotatissimo con diciannove album all’attivo nella tradizione dei Django Reinhardt e Marc Ribot. Sarah Jane Morris e Antonio Forcione inaugurano un sodalizio sonoro con un album e uno spettacolo intitolato “Compare to What” tutto costruito su brani che toccano temi sociali, sentimenti, paesaggi interiori senza dimenticare l’omaggio alle migliori esperienze musicali da Stevie Wonder a Bob Dylan.

 

21.8

Madonna di Campiglio, Gruppo di Brenta

Ore 13 Camp Centener

Jack Savoretti

Nato a Londra da padre italiano e madre tedesco-polacca, con studi in Svizzera, Jack Savoretti è il simbolo di una generazione eclettica, aperta alle culture del mondo. Una sensibilità che in lui si fa musica attraverso un cantautorato sofisticato e allo stesso tempo capace di parlare alle emozioni. Dal primo lavoro in studio “Between the minds” nel 2007 la strada percorsa è stata molta con cinque album, innumerevoli concerti e apparizioni – tra cui anche il Festival di Sanremo del 2014 – e la definizione di una cifra stilistica che sintetizzando mirabilmente tradizione cantautorale inglese, americana e italiana, ha conquistato i cuori del pubblico di tutta Europa.

 

23.8

Val di Non, Gruppo di Brenta

Ore 13 Pian della Nana, Malga Tassulla

Nada, Fausto Mesolella, Ferruccio Spinetti

Voce, chitarra e contrabbasso per uno spettacolo a firma di tre grandi artisti della scena musicale italiana. Nada, vocalist che ha incantato e continua a incantare con la sua versatilità, torna affiancata dal fedele compagno di tante avventure Fausto Mesolella e da un altro fuoriclasse come  Ferruccio Spinetti – entrambi membri degli storici Avion Travel. Il tutto per un’esibizione che si muove tra canzoni popolari, classici e nuove invenzioni come “Senza perché” – diventata colonna sonora di The Young Pope di Paolo Sorrentino – o “Come faceva freddo” di Piero Ciampi.

 

25.8

Val di Fassa, Gruppo del Catinaccio

Ore 13 Rifugio Vajolet

BartolomeyBittmann

Matthias Bartolomey al violoncello, un David Tecchler del 1727, e Klemens Bittmann al violino e alla mandola – rispettivamente uno Josephus Pauli del 1817 e una Markus Kirchmayr del 2004 – intendono la musica come ponte tra generi diversi, officina di contaminazioni e spazio nel quale creare connessioni. Con loro la classica si apre alle influenze di rock, jazz, folk per diventare repertorio che si ciba di presente e passato. Una sintesi, questa, che è anche il risultato di una formazione rigorosa con tournée in tutta Europa e oltre oceano, esibizioni in importanti festival con l’aggiunta di prestigiosi riconoscimenti e che ha preso forma nei loro lavori – tra questi “Neubau” – e che risuoneranno anche nell’appuntamento de I “Suoni delle Dolomiti”.

 

29.8

Val di Fiemme, Gruppo Cornacci – Monte Agnello

Ore 13 Monte Cornon

Federspiel

Ispirazione, ironia, sensibilità e soprattutto una travolgente carica che si sprigiona sul palcoscenico, sono i tratti esclusivi di questa brass band austriaca. Nata nel 2004 riunisce sette giovani musicisti formatisi al Conservatorio di Vienna che si sono fatti conoscere in tutta Europa grazie a numerosi tour e a una bravura premiata con numerosi riconoscimenti. Gli ottoni della Federspiel riportano il pubblico a tu per tu con le migliori tradizioni folk del continente affrontandole e reinventandole in un modo, diciamo, “rivoluzionario” tra melodie di ampio respiro e improvvisazioni.

 

 

 

 

31.8

Val di Fassa, Gruppo della Marmolada

Ore 13 Rifugio Contrin

Héctor Ulises Passarella e Roberto Passarella Duo Bandoneon

Un genere relativamente “giovane” eppure già senza tempo. Il tango ha saputo farsi musica, danza e persino sguardo sul mondo. I grandi strumentisti e compositori non finiscono mai di farcene innamorare. Come nel caso di Hèctor Ulises Passarella è considerato uno dei più grandi bandoneonisti, nonché uno dei più interessanti compositori di tango moderno. Affiancato da un altro grande artista, il figlio Roberto, da Tania Colangeli e Marco di Blasio del Centro Bandoneon di Roma, affronta pezzi propri e grandi classici da Piazzolla a Gardel passando per Matos Rodrìguez e Lamarque Pons

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