PREDAZZO NEL CUORE DELLA VAL DI FIEMME

Predazzo è il paese più popolato della Val di Fiemme ed in origine nasce da 12 masi che negli anni hanno creato la cittadina che oggi viene considerata il ” Giardino geologico delle Alpi” perché vanta la più alta concentrazione di varietà geologiche al mondo.

Predazzo ospita tante cose da fare, come il Museo Geologico delle Dolomiti dove si possono ammirare straordinarie raccolte di rocce minerali e fossili, ma anche pubblicazioni scientifiche che testimoniano gli studi sulla formazione delle Dolomiti. Camminando lungo il sentiero geologico del Doss Capèl, tra il passo Feudo e l’Alpe di Pampeago (2.000-2.200 m. slm.) si incontrano spiagge e fondali marini, conchiglie e stelle di mare che vissero prima dei dinosauri, ma anche lave, ceneri e lapilli dell’antico vulcano di Predazzo. 

A Predazzo è anche possibile da pochi anni, godersi uno splendido Biolago, una piscina naturale che è alimentata da una fonte di acqua purissima che passa direttamente sotto il paese della val di fiemme

L’acqua al Bio Lago di Predazzo entra a 9 gradi ma grazie alle piante ed al sole l’acqua raggiunge i 22 gradi

per creare poi un effetto di purezza e relax.

Il bio lago si trova in una posizione strategica tra la val di Fiemme e Fassa, a Predazzo. 

La ciclabile della Val di Fiemme è stata deviata appositamente per passare davanti a questo Bio Lago per far si che i ciclisti ne possano godere appieno e rinfrescarsi durante la pedalata. In Trentino possiamo trovare un altro esempio di Bio Lago a Castel TESINO

Un po’ di storia – Fonte PREDAZZO BLOG  

Dalle memorie del maestro Francesco Gabrielli

Poco dopo mezzogiorno del 29 marzo 1944 un apparecchio “fortezza volante” americano, forse colpito dalla contraerea dopo un bombardamento su Bolzano, spuntò dalla parte della montagna Feudo e sganciò un grappolo di bombe, da 500 libbre cadauna.

Gli ordigni caddero esplodendo sul paese sull’asse che dalle “Fosine” (zona Hotel Vinella) arriva alla falegnameria dei Fratelli Delladio (zona cucine hotel Rosa), i cui operai avevano smesso da poco di lavorare, venne colpita anche la fabbrica d’imballaggi di Roberto Gabrielli “Beniamino”provocando il ferimento della moglie Maria Felicetti “Fifola”, la quale dalla finestra del primo piano (ora via Dolomiti 29) osservava il passaggio dell’aereo.

Ella perse un occhio e le fu amputato un braccio. Anche lo scolaro Luigi Dellantonio di Accursio “Valantin” che frequentava la prima fu ferito ad un piede e rientrò a scuola solo il 14 aprile. Il pomeriggio di quel giorno la gente camminava su vetri infranti, terra e sabbia. Si verificarono  molte assenze anche nelle scuole. Scrisse una maestra della 5ª F: “Al pomeriggio alcune alunne vennero a scuola  come uccellini impauriti e si strinsero  a me con un’apprensione nuova, sui  loro volti notai il terrore della tragedia”. Il maestro Ettore fu assente dalla scuola il pomeriggio del 29 e tutto il 30 per risistemare la sua casa (abitava sopra l’ex Panificio Sociale, ora scomparso, ubicato dove ora c’è il piazzale della casa della Gioventù, sul lato sud adiacente il parcheggio).

Per scoprire tutto su Predazzo visita il sito ufficiale di Visit Val di Fiemme

Credits VisitPredazzo

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