Da oggi inizia un'altra avventura incredibile su TDV: arrivano i Back Pachers
Back Pachers o backpackers?
No hai letto bene, noi siamo I Back Pachers, ovvero una coppia di backpackers composta da Andrea Pacher e Veronica Franchi. Chiaro il gioco di parole ora?
Siamo due giovani trentini di 29 e 27 anni (se ancora si può parlare di gioventù alla soglia dei 30), in procinto di scoprire il sud est Asiatico e l’India.
Andrea, da sempre amante della montagna, non perde mai occasione di godersi le meraviglie paesaggistiche trentine dedicando il suo tempo libero ad attività come arrampicata e vie ferrate, sci e snowboard, lunghe camminate e ciaspolate. Veronica, decisamente più pantofolaia, ha sempre preferito il mare alla montagna, rimpiangendo il fatto di non esser nata in Salento e di non aver così trascorso la sua vita in spiaggia, abbronzandosi e facendo lunghe nuotate.
Da questa divergenza è nata la necessità di trovare delle mete per le nostre ferie che conciliassero le preferenze di entrambi. Dopo una serie di vacanze alla scoperta dell’Italia, stati limitrofi, e di svariate capitali europee, abbiamo preso la decisione di ampliare i nostri orizzonti e di visitare Mama India, dove Andrea aveva già svolto un periodo di volontariato nella regione del Rajasthan all’età di 22 anni, che gli aveva rapito il cuore. Per Veronica invece quello in India è stato il primo viaggio oltre Oceano, ed è stato un viaggio che ha determinato un punto di non ritorno. Potrà sembrare esagerato, ma è stato davvero così, forse sono stati i sorrisi delle persone, o i colori sgargianti dei sari o il senso di libertà e la felicità che solo l’immergerti in un’altra cultura ti sa dare, ma a quel punto era tardi, il travel bug l’aveva ormai infettata e la voglia di viaggiare si faceva ogni giorno più imperante.
È infatti, già durante il viaggio di ritorno dall’India, nell’aeroporto di Muscat, che abbiamo deciso la meta del viaggio seguente, lo Sri Lanka, e abbiamo inoltre iniziato a fantasticare sulla possibilità di un viaggio con un biglietto di sola andata. Il viaggio in Sri Lanka 6 mesi dopo quello in India, non ha fatto che rafforzare questo desiderio, trasformando questa possibilità in necessità. E quindi eccoci qua, con un biglietto di sola andata Milano Malpensa-Manila e circa 7 mesi davanti a noi che vogliamo dedicare alla scoperta di Filippine, Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, Birmania e India.
In questo blog vorremmo raccontarvi del nostro modo di viaggiare, fatto di guesthouse e non di alberghi, fatto di autostop, di mezzi pubblici e non di taxi, fatto di contatti con altri viaggiatori e soprattutto con i locali.
Questa avventura che siamo in procinto di incominciare vuole infatti essere la piena realizzazione delle nostre due più grandi passioni. Che ci piace viaggiare questo ormai si è capito, ma di grandi passioni ne abbiamo un’altra: il cibo! Non importa quale sia la meta dei nostri viaggi, dovunque andiamo siamo curiosi e impazienti di assaggiare i piatti locali, sia in ristoranti che da bancarelle di street food. Mangiare è un rituale sacro per noi…famiglia e amici lo sanno bene, che a volte ci supplicano di smettere di parlare di cibo e sostengono, scherzando (o forse no?) che questo sia il collante della nostra relazione!
La nostra esperienza a Londra, melting pot di culture di tutto il mondo, ci ha permesso di espandere gli orizzonti culinari, entrando in contatto con le spezie e i sapori più disparati, e ci ha resi ancora più curiosi e motivati nella scoperta della cucina etnica.
Crediamo fortemente nel fatto che siano proprio le differenze tra le diverse tradizioni, religioni, modi di vivere.. e ovviamente anche tra le diverse cucine a renderci speciali, e viaggiare ci da la possibilità di scoprire e apprezzare queste differenze, di venir inglobati in civiltà con usi completamente diversi dai nostri e di riscoprire valori ormai dimenticati nel caotico e frenetico mondo occidentale.
Per noi backpacking significa proprio questo: uscire dalle beaten tracks, le rotte più turistiche, e scoprire come vivono veramente li nativi nel loro contesto naturale, e constatare con ammirazione come persone che dispongono di minori risorse economiche e beni materiali siano spesso quelle più ospitali, più gentili e con il sorriso più bello e genuino. Andrea non scorderà mai quando, visitando le zone rurali del Rajasthan, veniva accolto da famiglie composte da 20 persone che sopravvivevano con circa 500 euro l’anno, ma che ciononostante, non appena un ospite si avvicinasse alla loro dimora, iniziavano a collezionare monetine per offrirgli un chai (tea nero indiano con spezie e latte) o qualcosa da mangiare al bar più vicino.
Quel chai o quel cibo erano quindi molto di più di una semplice formalità: erano relazione, erano un modo di dire “sei parte di noi”.
Cesar Chavez, attivista Americano per i diritti civili negli anni 60, disse “Se vuoi farti un nuovo amico, vai a casa di qualcuno e mangia con lui, le persone che condividono con te il loro cibo condividono con te il loro cuore”.
Seguendo il suo consiglio, durante il nostro viaggio cercheremo di stabilire un contatto con la gente locale, bussando alla loro porta o semplicemente chiacchierando con loro in seguito ad un incontro casuale; gli domanderemo di parlarci e condividere con noi una ricetta della loro tradizione, associata ad un momento speciale della loro vita, bello o brutto che sia. Vorremmo sentirci parte del nucleo famigliare, vorremmo sederci a tavola con loro e scambiarci storie di vita. Amiamo parlare con le persone, anche se molto spesso parlare è una parola grossa, viste le loro limitate conoscenze della lingua inglese.. ma anche questo fa parte del divertimento no? Parlare a gesti, usare le espressioni facciali, trovare un linguaggio universale e in ogni caso, sia che il messaggio venga recepito o meno, ridere di gusto con loro. Ancora non riusciamo ad immaginare la bellezza delle storie che ci verranno raccontate e l’incredibile gusto del cibo che ci verrà cucinato (e che ci insegneranno a cucinare), ma siamo decisamente pronti a scoprirlo.
“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi”.
Noi questo viaggio lo abbiamo sognato a lungo, e siamo finalmente in procinto di viverlo. Attraverso questo blog vogliamo che anche voi possiate vivere questo viaggio insieme a noi, vogliamo portarvi a fare canyoning nelle Filippine, vogliamo tuffarci con voi nelle cristalline cascate del Laos e scoprire le isole della Thailandia e le sue spiaggie popolate da scimmie dispettose. Il tutto sarà arricchito da tanto cibo, avventure (e siamo realisti, sicuramente anche disavventure).
Questo è solo il primo capitolo del nostro diario di bordo, il meglio deve sicuramente ancora venire: scoprilo con noi!
A presto amici!
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