NEI GIORNI DELLA MEMORIA SCOPRO “TRAIN DE VIE” UN FILM CHE MI HA LASCIATO SENZA FIATO

 TRAIN DE VIE – UN TRENO PER VIVERE- un film che ho Scoperto grazie alla mia compagna, TRAIN DE VIE narra una storia bizzarra, quasi al limite del possibile durante la seconda guerra mondiale, di un insediamento ebraico dell’Est Europa.

Il film uscito nel 1998, forse passato in secondo piano per “LA VITA E’ BELLA” di Roberto Benigni, a cui tra l’altro Il regista aveva proposto il personaggio di Shlomo, il quale, nonostante il personaggio e la sceneggiatura fossero di suo gradimento, rinunciò perché impegnato nella realizzazione del suo film

Ma chi è Shalomo?

Shlomo è il matto del villaggio che allerta i suoi compaesani di aver avuto una visione in cui gli ebrei nei territori circostanti venivano prelevati a forza dai militari nazisti. Siccome nella tradizione ebraica le visioni degli schnorrer devono essere prese sul serio, si riunisce il consiglio degli anziani, in cui viene proposto di fuggire in massa in Palestina passando per l’Unione Sovietica organizzando un finto treno di deportazione.

Da qui nasce una storia strampalata, raccontata con un’ironia sottile ed a mio avviso, seppur in maniera diversa, più coinvolgente de “LA VITA E’ BELLA “

Attenzione “quasi spoiler” [wikipedia]

Gli abitanti si dividono i compiti tra le parti, con alcuni degli ebrei (quelli in grado di parlare la lingua tedesca senza l’accento yiddish) travestiti da militari nazisti e altri che impersonano i deportati. Dal momento che i villaggi vicini iniziano a insospettirsi, gli abitanti anticipano la partenza su un vecchio treno, assemblato con rotabili acquistati al momento, in modo da sembrare un vero convoglio nazista carico di ebrei deportati, con tanto di vagoni piombati e vagoni-letto per i soldati.

Durante il viaggio iniziano presto a sorgere problemi anche all’interno della comunità, con continui dissidi di natura religiosa ed ideologica tra i viaggiatori, perfettamente calati nelle parti dei prigionieri e degli aguzzini. Sulla via incontrano parecchie difficoltà, tra autorità sospettose e forze militari allertate, evitando il peggio solo grazie ad eccezionali espedienti.

A un certo punto il gruppo viene raggiunto da quella che sembra una truppa motorizzata nazista, ma che si scopre essere in realtà una carovana di zingari, anche essi travestiti. Lo squinternato treno riesce a raggiungere il confine sovietico, consentendo ai suoi passeggeri di trovare la salvezza in Palestina.

Alla fine si scopre che…

Questo film si può benissimo guardare anche con i bambini perché riesce a raccontare le atrocità della seconda guerra mondiale in un modo “affrontabile” e leggero, senza incappare mai in violenze o scene di guerra.

Attenzione, TRAIN DE VIE non si trova sulle solite piattaforme come Netflix o Amazon Prime, così come nemmeno su Google Play.

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