MERCOLEDI’ MANIA FIRMATA BURTON

 

Sarà stata la regia di Tim Burton, oppure quel tono cupo, che fa tanto misterioso, o ancora il fatto che tutti abbiamo amato, più o meno, La Famiglia Addams ad accendere in tutto il mondo la Mercoledì mania.  Tanto che la serie Netflix “Mercoledì” è in cima alle classifiche di gradimento del pubblico con un bel 97%.

Non solo, pure Lady Gaga si è scomodata ad omaggiare Jenna Ortega, alias Mercoledì Addams, riproducendo ne il ballo. Ed è subito scattata la Mercoledì Mania, firmata Burton. Tanto che su Tik Tok vip’s e gente comune si dimena imitando la Ortega. L’importante è cercare di assomigliare all’originale. Peccato che pure l’originale non sia poi così tanto originale. Impossibile non vedere il richiamo, più o meno voluto, a sua volta al ballo della coppiata Travolta/Thurman di Pulp Fiction firmata Quentin Tarantino.

Mercoledì piace a tutti. Forse perchè la serie, creata da Alfred Gough e Miles Millar, ispirata ai personaggi della famiglia Addams, ci racconta di quando la diversità alla fine fa di tutto per integrarsi ai valori e alle regole della società.

Questo per quanto riguarda il telefilm Netflix. Ma La Famiglia Addams, quella originale, ha invece come valore aggiunto il fatto che vive completamente al di fuori di ogni regola sociale. E’ la società che, quando invade il territorio Addams, o si adegua oppure fugge. Non certo viceversa.

L’eroina Marcoledì di Netflix ha sì tinte oscure e regole tutte sue, ma, a ben guardare, alla fine condivide i valori della nostra società. Pare che Netflix ancora una volta ha utilizzato alcuni clichè con cui costruisce le tante serie dedicate ad un pubblico giovane. Serie apprezzate anche da molti adulti.

Il liceo di sovradotati, lupi mannari e personaggi alla Marvel per intenderci, bisticciano, si amano, si odiano, lottano fra di loro e si uniscono contro il male, o presunto tale. Una trasposizione perpetuato sul modello adolescenziale da college, solo ambientato in un altrove con personaggi bizzarri ma umanizzati.

La confezione è molto alta, con la firma alla regia di Tim Burton che fa apprezzare il pacchetto. Altro punto di merito è la colonna sonora, in cui si distingue una intensa e meravigliosa cover dei Metallica suonata dagli Apocalyptica, il gruppo musicale symphonic metal strumentale finlandese, interpretata da Mercoledì.

Nulla da eccepire per la confezione, ma la Mercoledì mania firmata da Burton non convince fino in fondo e forse nemmeno tiene con il fiato sospeso in attesa del sequel anticipato dalle ultime scene. L’unica nota scontata di una trama che dona un pizzico di imprevedibilità alla narrazione. Nel senso che non è scontato l’intreccio dei personaggi o l’identità del colpevole.

Basta quindi un vestito nero e il broncio continuo per fare tendenza?. A quanto pare, quando pure i vip’s si spendono per pompare questa Mercoledì mania firmata Burton, evidentemente sì, è sufficente.

Eppure la Mercoledì mania, lascia un retrogusto di nostalgia per l’universo Addams dove l’anormale è normale e non chiede il permesso al mondo di essere tale. Un mondo a cui non ha nulla da spiegare.

E il bello è, e rimane, proprio l’orgoglio di essere così diversi, orgogliosi di esserlo, e stupirsi di come il mondo stia lì in basso, ingenuo e colorato nella sua semplicità e goffaggine.

Inclusione? La Famiglia Addams, quella vera, di certo non quella della Mercoledì mania, non sa che farsene. Dall’alto della propria diversità gli Addams nemmeno si accorgono di essere diversi. Con humor dipingono l’umanità come una buffa accozzaglia di esserini di cui avere affetto e comprensione con amerovelo senso di superiorità e gusto per l’orrido che diventa stile.

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