LEBKUCHEN PER TUTTI
Altra porticina del Calendario dell’Avvento e altro regalo. Sotto la sesta casella troviamo i Lebkuchen, tipico dolce tedesco del Natale che porta subito a Norimberga.
Attorno ai Lebkuchen, narra la leggenda che nel periodo natalizio a Norimberga le strade si innondassero del profumo di questo dolce, un mix di spezie che subito fanno Natale.
Ma, per accontentare tutti, quella di oggi è la versione vegana. Altrattanto dolce e gustosa, ma anche più sana.
Per confezionare questi biscotti ci occorre:
20 datteri, e per risparmiare tempo meglio prendere quelli denocciolati.
200 milliletri di acqua
2 cucchiai di cacao amaro
100 grammi di mandorle macinate
60 grammi di mandorle tritate grossolanamente
2 cucchiai di latte di mandorla e uno di burro di cocco
un cucchiaino del mix di spezie per lebkuchen. La ricetta qui.
Infine per la glassa cioccolato fondente al 90%
E le cialde o oblaten su cui andremo a sistemare l’impasto che dovrà cuocere in forno.
A questo punto non resta che iniziare la preparazione. Come prima cosa andremo a mettere in un mixer i datteri e l’acqua che frulleremo sino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Verseremo questo in una ciotola dove andremo ad aggiungere le mandorle macinate e quelle tritate, il latte di mandorla e il burro di cocco. Mescoliamo quindi il tutto e aggiungiamo anche le spezie e il cacao amaro.
Dopo aver disposto su una teglia coperta da carta forno le cialde, formeremo i biscotti. Aiutandoci con un cucchiaino infatti formeremo delle palline da disporre sulle cialde formando una bella montagnola. Quindi inforniamo in forno preriscaldato per un quarto d’ora.
Nel frattempo scioglieremo a bagnomaria il cioccolato con cui andremo a glassare i biscotti una volta raffreddati. Il tempo che la glassa si solidifichi e hoplà, i lebkuchen sono pronti per essere gustati.
Una volta assaggiati, questi dolci possono creare dipendenza. Quindi ci si potrà sbizzarrire con variazioni sul tema, come glasse di zucchero, granella di mandorle o sostituire il burro di arachidi a quello di cocco.