LA FORZA DELLA VERA PACE: IL MESSAGGIO DEL COSTA RICA AL MONDO
La Pace Non Si Arma: Il Costa Rica Ce L’ha Già Insegnato
di Daniel Cerami
Mentre il mondo punta il dito, prepara missili, chiude stretti e apre scenari da incubo, c’è un Paese che ci osserva da lontano, con la calma di chi ha già fatto la sua rivoluzione: il Costa Rica.
Nel 1948, dopo una guerra civile lampo, il presidente José Figueres Ferrer fece qualcosa di incredibile: abolì l’esercito. Non lo ridusse. Non lo sospese. Lo cancellò dalla Costituzione.
“L’esercito come istituzione permanente è abolito.”
E da quel momento, i soldi delle armi furono investiti in scuole, ospedali, ambiente e democrazia.
Mentre noi contiamo i caccia, loro contano le farfalle.
Il bilancio della pace
- Alfabetizzazione del 98%
- Sistema sanitario gratuito e universale
- Produzione di energia rinnovabile oltre il 98%
- Democrazia stabile
- Tra i paesi più felici al mondo (World Happiness Report)
Ogni anno, i costaricani celebrano il 1° dicembre come “Giorno dell’abolizione dell’esercito”.
No parate militari. No carri armati. Solo bambini che piantano alberi.
E noi?
Noi parliamo di “sicurezza”, ma ci sentiamo sempre più insicuri.
Spendiamo miliardi per prepararci a guerre che speriamo di non combattere, mentre tagliamo i fondi a scuole e ospedali.
Abbiamo i caccia più veloci, ma le liste d’attesa più lunghe.
Abbiamo satelliti militari, ma scuole con i termosifoni rotti.
La vera sovranità? Istruzione, salute e natura
Costa Rica è una profezia viva. Un’utopia realizzata. Una risposta silenziosa ma radicale all’equazione mondiale che lega potere ad armi.
Lì il potere è nelle mani della cultura, della coscienza ecologica, della democrazia che cresce tra le foglie tropicali.
Serve un grande cuore politico. Serve coraggio. Serve visione.
Non è utopia: è buonsenso. È democrazia reale.
“Abbiamo abolito l’esercito perché volevamo costruire una nazione. E non si costruisce nulla con le armi in mano.”
— Óscar Arias, ex presidente del Costa Rica, Nobel per la Pace
Da Trento al Tropico, la scelta è sempre la stessa: guerra o vita.
Il Costa Rica ha scelto la seconda. E tu?











