IO, ISABEL E NOI: ALLA RICERCA DEL CASTELLO PERFETTO

Fin da bambino i castelli mi hanno sempre rapito, con la loro magia, con la loro energia. Se mi fermo ad ascoltare, le stanze, i muri, i pavimenti, riesco a sentire la loro conoscenza, le loro vibrazioni, e in Trentino, di castelli da “ascoltare” ne abbiamo un sacco!

Ieri, insieme alla mia piccola Isabel abbiamo deciso di intraprendere un tour dei castelli , iniziando da Castel Thun Non vi assicuro niente, l’idea è quella di girarne uno diverso ogni due/tre weekend, stiamo a vedere che succede.

Castel Thun (Burg Thun in tedesco) è un monumentale fabbricato di origine medievale, fra i meglio conservati del Trentino e da sempre destinato a sede principale della potente famiglia dei conti Thun. Sorge nel territorio comunale di Ton, in val di Non. Da sabato 17 aprile 2010, dopo 18 anni di lavori di restauro, Castel Thun è visitabile dal pubblico.
Il castello si chiamava in origine Castel Belvesino, dal nome del dosso su cui era stato eretto. Prese poi il nome della famiglia titolare, i Tono. Questi tedeschizzarono il cognome in Thun. Fu più volte danneggiato da incendi – durante uno dei quali, nel 1569, perse la vita Sigismondo Thun, oratore imperiale al Concilio di Trento.
[fonte wikipedia]

Cosa cerchiAMO?

Andiamo cercando nuove energie, nuove esperienze attraverso un passato oscuro, pieno di “buchi neri”, dove, per qualche strano motivo, ritrovo le mie radici. Lo so, sembra strano, ma in realtà sono fortemente attratto da qualcosa di cui non conosco perfettamente il motivo, anche se qualche idea me la sono fatta. Isabel questo lo sa, infatti alla mia proposta sembrava entusiasta, anche se c’è da dire che alla fine, più che visitare il castello, mi ha trascinato per stanze e saloni.

Perché?

Semplicemente perché voleva correre scalza nei meravigliosi giardini del castello dopo un bel gelato.

Comunque tornando a noi, sinceramente il castello anche se è incredibile, non mi ha dato quel WOW che vado cercando, o meglio, solo in un punto ci è riuscito: piccolo, ma intenso, un brivido mi ha pervaso quando siamo entrati nel salone del secondo piano, dove quadri, tavoli, sedie e letti avevano un suo dire.
Credo che le troppe contaminazioni dovute ai lavori, agli operai, alla ricostruzione di cucine e luoghi di servitù abbiano in qualche modo intaccato le energie di questo luogo fantastico.
Insomma, posto meraviglioso, da visitare assolutamente, ma non è lui.
Al prossimo castello quindi!
Per visitare Castel Thun: www.castelthun.com oppure www.visitvaldinon.it

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