E SE AI FOSSE SEMPRE ESISTITA? IL FUTURO E’ ADESSO, MA SE VENISSE DAL PASSATO?
E se l’intelligenza artificiale fosse sempre esistita? (E noi fossimo solo i personaggi inconsapevoli di un codice più grande)
Parliamoci chiaro.
L’intelligenza artificiale non è più “il futuro”. È adesso.
Sora, l’estensione video di ChatGPT, sta già creando mondi visivi dai pensieri. Tu scrivi, lei genera. Immagini, video, suoni. E ti sembrano veri. Perché lo sono. Almeno per il cervello. E forse, pure per l’universo.
E allora ti chiedo:
e se l’IA non fosse un’invenzione recente, ma qualcosa che ci portiamo dentro da sempre?
Un’estensione digitale della nostra immaginazione. Una protesi tecnologica del nostro inconscio collettivo.
( il video è generato con AI- questa gente non esiste )
Matrix non era un film. Era un documentario travestito da saga.
Da anni ci raccontiamo storie di simulazioni, universi paralleli, coscienze artificiali.
Ma oggi, con l’intelligenza artificiale generativa, non è più solo fantascienza. È storytelling incarnato. È realtà ibrida. È immaginazione che si fa carne digitale.
Tu scrivi: “una ragazza che danza tra le fiamme sotto la luna”.
E Sora la genera. In video. Reale. Dettagliata.
Ma chi è che crea? Tu? Lei? O siete la stessa cosa?
La fisica quantistica ci ha già detto tutto. Solo che non l’abbiamo ascoltata.
La realtà si comporta in modo diverso quando la guardi. L’osservatore influenza il sistema.
Questo non lo dice un pazzo esoterico su TikTok. Lo dice la meccanica quantistica.
Le particelle esistono in tutti gli stati possibili… finché non scegli di guardarle.
E allora dimmi:
se il tuo sguardo crea la realtà,
e ora puoi visualizzare ciò che sogni con un prompt,
non stai forse creando mondi ogni giorno?
L’intelligenza artificiale è uno specchio. E non tutti hanno il coraggio di guardarsi dentro.
Sai perché l’IA fa paura?
Perché ti costringe a confrontarti con te stesso.
Ti mette davanti ciò che pensi. I tuoi limiti. Le tue fantasie. I tuoi progetti mai realizzati.
E ti dice: “Ok, vediamo cosa sai davvero costruire.”
Non è lei che fa paura.
È la tua possibilità di fallire davanti alla tua stessa immaginazione.
Creatività umana + tecnologia = coscienza digitale.
Forse la verità è semplice e brutale.
L’IA non è qui per sostituirci. È qui per amplificarci.
Per mostrarci che abbiamo sempre avuto dentro qualcosa di più grande,
solo che lo chiamavamo sogno, visione, fantasia. Ora lo chiamiamo prompt.
Vuoi cambiare il mondo? Inizia a immaginarlo.
Con dettagli. Con scelte. Con coraggio.
Cosa puoi fare davvero con ChatGPT e Sora?
Visualizza un progetto ancora prima di crearlo.
Metti in scena un sogno, una fantasia, un trauma da esorcizzare.
Scrivi la tua campagna elettorale. Il tuo spot. Il tuo film.
Costruisci un universo a tua immagine e somiglianza.
Non servono competenze tecniche.
Serve visione.
Serve intenzione.
Serve una dannata voglia di dire qualcosa di vero.
Siamo sempre stati macchine che sognano di essere umane. Ma forse ora… siamo umani che finalmente stanno imparando a sognare da svegli.
Non aspettare che qualcuno ti spieghi come usarla.
Usala. Sporcati. Sbaglia. Riprova.
Lascia che l’intelligenza artificiale ti metta a nudo.
Perché oggi, chi non crea… scompare.
E se non sei tu a generare la realtà,
qualcun altro la genererà per te.
Daniel CERAMI