Da Rovereto a Malga Tof

Il raduno organizzato il 12 aprile dal gruppo roveretano FREE MTB è stata l’occasione per un piacevole ritorno in uno dei migliori angoli che il Trentino offre agli amanti delle ruote grasse. Sarà un caso ma… questo itinerario è uno dei 7 che ho selezionato  nel mio ebook “7AM: 7Itinerari nella Val d’Adige in Trentino”.

Si è partiti sotto la maestosa cupola di uno dei maggiori edifici commemorativi della Grande Guerra, il Sacrario Militare. Da qui fino a Malga Tof dove termina la salita, è una continua e piacevolissima immersione tra storia, natura e letteratura dantesca. E’ veramente una grande enciclopedia a cielo aperto questa dorsale che fiancheggia la sponda sinistra dell’ Adige. La sensazione è quella di avere tanti libri aperti sulla scrivania e guardare le immagini che piacciono di più: c’è la preistoria con le orme dei dinosauri ritrovate tra i sedimenti rocciosi, c’è la storia della prima guerra mondiale che le nostre stesse ruote percorrono attraversando le strade militari e ci sono edifici diroccati e cunicoli utilizzati dalle vedette austriache, c’è anche la letteratura di Dante che qui trasformò in versi l’immagine di quella frana che ancora oggi porta il suo nome (Ruina Dantesca). Infine c’è quella curiosa formazione rocciosa conosciuta come Fungo di Albaredo dove le nostre macchine fotografiche sostano a lungo per cercare il profilo più intrigante.

La salita è abbastanza lunga e faticosa, anche in ragione del fatto che tutti hanno bici da discesa. La prima tranche è su asfalto seguendo la Strada degli Artiglieri, una sorta di via crucis dedicata agli artiglieri caduti nelle due guerre mondiali. Si passa poi su strada bianca nella zona delle Orme dei dinosauri dove si può ammirare lo scenario naturale che tanto impressionò il Sommo Poeta nei canti de L’Inferno, ed il Fungo.

Fungo di Albaredo

Si ritorna su asfalto nell’ ultimo e tortuosissimo tratto che percorre il crinale con la Vallarsa: un cartello ci ricorda che cento anni fa questa era la linea del fronte di guerra.

raduno zugna

La Malga (1.060mt) ed i suoi fumi appaiono come un miraggio in cima all’ ultimo di una lunga serie di tornanti che si avviluppano ai piedi di Monta Zugna, intersecando in un paio di occasioni la discesa. Dopo la rifocillante sosta inizia a sfamarci di un altro appetito, quello per il single track: e qui ce n’è a sazietà. Per la sua varietà di terreno che unisce tratti scorrevoli a tratti di controllo tecnico può essere considerato un’ ottima scuola anche per i principianti; mentre i più scatenati non si annoieranno a perfezionare traiettorie ed impostazioni. Quasi tutta la discesa si svolge in una fitta boscaglia, e solo grazie alla manutenzione degli appassionati risulta percorribile in tutti i periodi dell’anno. Alcuni passaggi su roccia sono abbastanza impegnativi e da lasciare agli esperti, vivamente raccomandate le protezioni per braccia e gambe.

E-book