RICATTO 1929

“Ricatto / Blackmail” (UK, 1929, 96′) di Alfred Hitchcock, film muto per l’occasione musicato dal vivo in sala da Radio Days. Le proiezioni sono alle 17.30 e alle 20.45.

RICATTO 1929 – Nella Londra degli anni Venti, la giovane Alice White, dopo aver litigato con il fidanzato poliziotto, accetta di farsi accompagnare dal pittore Tracy nel suo studio.

Quando questi, con il pretesto di volerla ritrarre, la aggredisce, lei lo accoltella. Un pregiudicato assiste alla scena e recupera un guanto della ragazza con l’intenzione di ricattarla. Frank Webber, fidanzato di Alice e detective di Scotland Yard, scopre ben presto la verità, ma fa in modo che gli indizi portino al ricattatore: questi, per sfuggire alla polizia, muore cadendo dal tetto del British Museum.

RICATTO 1929

Ingresso con abbonamento o con biglietto singolo al costo di 5 euro. Con questa proiezione, si conclude il cineforum 2020/2021. L’edizione 2021/2022 inizierà martedì 9 novembre. A breve, il programma completo.

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TRAMA

Trama

Primo piano di una ruota che gira.

Una camionetta della polizia percorre le strade di Londra: i poliziotti stanno per effettuare un arresto. Irrompono in una stanza d’albergo, sul letto è disteso un uomo, gli tolgono una pistola, gli mettono le manette, lo portano al commissariato. Lo interrogano, gli prendono le impronte digitali, gli fanno le foto segnaletiche, lo rinchiudono in una cella. È una giornata di lavoro come tante. Alla fine si ritrovano a lavarsi le mani al lavandino prima di smontare.

Uno dei poliziotti, Frank Webber, ha un appuntamento con la sua fidanzata, Alice White. Arriva con un ritardo di mezz’ora e lei è contrariata.

Si recano al ristorante ma la ragazza fa di tutto per irritare il fidanzato. Alice, non vista da Frank che nel frattempo è andato a recuperare un suo guanto ad un altro tavolo, estrae dalla borsetta un bigliettino sul quale si legge una richiesta di appuntamento per un’ora ormai già passata. Intristita cede alle pressioni del fidanzato che la vuole portare al cinema. Entra un ragazzo nella sala e Alice si illumina. Si tratta dell’autore del biglietto. Cambia idea sul film e discute ancora con Frank. Litigano e lui, seccato, esce dal locale. Si ferma però davanti all’ingresso per aspettare Alice, ma la vede uscire dal ristorante in compagnia del giovanotto. È un pittore e lei accetta di seguirlo nel suo studio.

Mentre i due si introducono nella casa uno sconosciuto li osserva dalla strada. Il pittore, prima di salire le scale, esamina la posta, è preoccupato per un biglietto ricevuto, interroga la portinaia su chi l’abbia recapitato. Saliti all’ultimo piano, dove si trova la stanza del pittore, Alice ammira i quadri, in particolare la colpisce il ritratto di un pagliaccio dal ghigno maligno. Trova un costume da ballerina e decide di indossarlo per farsi ritrarre. Quando l’uomo passa ad “avances” audaci, lei gli resiste e per difendersi brancica alla cieca con la mano sul comodino cercando qualcosa per colpirlo.

Afferra un coltello per tagliare il pane e lo colpisce. Il pittore muore. Terrorizzata Alice cerca di cancellare i segni della propria presenza nello studio del giovane assassinato: cancella la propria firma ad un disegno di nudo che aveva tracciato su un foglio guidata dalla mano di lui. Fugge e si aggira disorientata per le strade buie fino a mattina. Quando finalmente rientra nella sua casa, si rifugia nella camera da letto appena in tempo per non essere vista dalla madre venuta a svegliarla per la colazione.

La donna delle pulizie scopre il delitto e informa le forze dell’ordine. Tra gli agenti c’è anche Frank che riconosce nell’uomo assassinato l’accompagnatore di Alice. Durante la perquisizione dello studio trova un guanto della ragazza e indovina quanto è accaduto.

Nel negozio del padre di Alice tutti parlano del misterioso delitto. Arriva anche Frank che si apparta con Alice e chiede spiegazioni. Mentre discutono, sono raggiunti dallo sconosciuto che aveva spiato Alice e il pittore entrare nella casa di lui. Si tratta di un ricattatore di nome Tracy, che già perseguitava il morto e che ora ricatta Alice perché è in possesso dell’altro guanto smarrito dalla ragazza.

La polizia inizia a sospettare di Tracy; egli, pedinato e spaventato, sfugge all’inseguimento e tenta di far perdere le sue tracce nel British Museum. Si inerpica su una cupola esterna, scivola e precipita nel vuoto. Rosa dai rimorsi e dal senso di colpa, Alice decide di recarsi alla Centrale per confessare il delitto.

Nell’ufficio, il capo della polizia, indaffarato e distratto dal telefono, non l’ascolta con attenzione; ne approfitta Frank per impedirle di aggiungere altre dichiarazioni e la trascina via come un fidanzato impaziente e possessivo. Nei corridoi del commissariato incrociano un agente che sta trasportando il quadro raffigurante il pagliaccio: il suo ghigno fa rabbrividire Alice che, pur scampata alla Giustizia, non potrà più cancellare l’orribile esperienza vissuta.

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