“I can fly” – Tutti possiamo volare!

Sabato notte, un vortice di emozioni mi pervade e non mi lascia dormire, dopo un volo [con me stesso] tra le Poiane di una valle incantata come la Valsugana. Una vela che si gonfia con il vento e un parapendio a farmi da altalena, sospeso in volo in mezzo alla natura: un sogno che è diventato realtà.

Tutto è cominciato venerdì sera. L’attesa sembrava infinita, la voglia di volare era incontrollabile. Io e la mia compagna d’avventure eravamo pronti a decollare ma il meteo avverso lasciava spazio a dubbi. Nonostante le nuvole la nostra macchina ha preso senza esitare la direzione che aspettavamo di prendere da giorni.

Ad attenderci al campo di volo di Barco di Levico, insieme alla pioggia, i ragazzi del Paragliding Tandem Team, pool di professionisti esperti, sempre attenti alla sicurezza e pronti a stemprare la tensione di chi si avvicina al volo con ironica maestria.

Le nuvole non accennavano a diminuire, ma la libertà e il richiamo di quel volo erano troppo forti per perdere la speranza e siamo saliti ugualmente verso la Panarotta, cima incontrastata di una valle dominata da laghi e montagne.

L’attesa infinita, lo sguardo sempre rivolto verso quei segnalatori di volo che non volevano mettersi nel verso giusto, le chiacchiere a fiumi, la curiosità e l’atmosfera sempre più intense e infine il verdetto: oggi non si vola.
Ci stavamo mettendo nelle mani di persone esperte, che mai avrebbero rischiato un volo solo per colmare la fame di adrenalina di chi tanto aspetta [quel lancio nel “vuoto”…]

A quel punto la mia voglia di volare si è imprigionata in un labirinto di ipotesi che riescono a trovare una via ed eccoci qua: è sabato, il sole splende alto, il caldo si fa sempre più intenso, la telefonata di conferma arriva prestissimo: “Vai che oggi si vola!”. La felicità è già lassù.

Non è la prima volta che faccio un volo in tandem in parapendio ma l’adrenalina non manca. Rispetto alla prima volta sono molto più tranquillo e sereno perché in parte conosco l’effetto di euforia ed energia che questa esperienza è capace di lasciare in me…

Questa volta siamo in due, io e un’amica, insieme a Luca e Luca, i piloti che ci permettono di provare il biposto. Luca e Luca ci istruiscono sulle procedure di lancio e atterraggio, ci fanno sentire sicuri, consapevoli che sarà solo una grande esperienza di vita e non vi è nulla da temere. Attendiamo qualche minuto, per vedere se aumentano le “termiche”, ovvero delle “bolle” d’aria calda che – per il principio idrostatico o di Archimede – si sollevano dal terreno e tendono a spingere il parapendio in quota regalando così un’esperienza più lunga di volo.

Carichi, sereni e felici ci lanciamo ed è subito WOW.

Guardo la mia compagna d’avventura Silvia e rimango felicemente stupito: per la prima volta prova il parapendio ma non smette di tenere la braccia aperte, come se stesse volando, come una di quelle Poiane che ruotano intorno a noi…

Io questa volta me lo sono goduto molto ma molto di più. La prima volta era stata una sfida con me stesso, per abbattere il muro delle mie paure. Questa volta invece è stato indescrivibile, al limite dell’estasi totale, del puro relax, del sentirsi tutt’uno con il cielo e con la terra, dello stupore che sapevo provare solo da bambino…

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Ma ecco il suo racconto…

Venerdì, venerdì si vola. Adrenalina e carica a mille anche se dubbiosi del fatto che avremmo volato per via delle condizioni meteo. Speranzosi, tanto, troppo, saliamo lo stesso sul monte. La voglia di volare era così grande che pensavo di riuscire a cambiare quella maledetta bandierina che ci segnava vento discendete con la sola forza del pensiero: ma non si può volare! Durante la lunga attesa del vento giusto (che poi non giungerà), rimango colpita dai racconti appassionati del team Paragliding Tandem Team, perché per loro prima di tutto è una passione, il lore stile di vita, la loro forza!

Non smettono neanche per un attimo di raccontarci le loro avventure in volo, e noi non possiamo fare a meno che ascoltarli… Ci spiegano non solo il punto di vista delle tante persone alla quale regalano questa emozione, ma raccontano anche il loro!
Ogni lancio regala loro emozioni diverse, ogni persona riesce a far vivere una sensazione differente: c’è il “bullo” che prima di partire fa’ il figo e poi vomita in volo; c’è la signora vedova che riesce a raccontare di sè e sentirsi per un po’ meno sola solo volando; e ancora la coppietta di innamorati che vuole regalarsi un momento di condivisione o la neolaureata timida, ma piú coraggiosa del fidanzato che l’accompagna! C’è chi piange o chi vuole atterrare più in fretta possibile… e poi ci sono io!

Io che non avrei mai voluto atterrare, io che dal primo momento che ho staccato i piedi da terra ho allargato le braccia e iniziato a volare! Un senso di pace e relax infinito: spensieratezza totale!

“Silvia tutto bene?”

“Benissimo”

“Ah ok, perchè di solito quando le persone non parlano in volo è perchè stanno male”

“No, Luca, non parlo perchè sto troppo bene per parlare!”.

Si, troppo bene… Sorrisone a trentaduedenti per venti minuti con un accenno di adrenalina pura prima di atterrare quando Luca, dopo essersi accertato della mia forza di stomaco, mi fa fare qualche “girata” in piú!

Emozione, tanta… É noto come volare dia un forte senso di libertà, ma di certo non mi sarei aspettata cosí tanta pace! Grazie a Luca che con la sua passione e premura mi ha regalato questi momenti…e ricordiamoci che prima di tutto la nostra emozione é anche la loro!

Silvia V.

I video qui elencati e qualche foto in questo post potranno farti intravedere le emozioni che abbiamo provato, ma è solo salendo in cima al cielo vivendo direttamente queste emozioni che potrai dire “l’ho provato anch’io”…

Per contattare i ragazzi del Paragliding Tandem Team

tandem.team@hotmail.it

Info: 39 3404880577

Per vedere il video integrale del volo [formato instagram] VAI QUI

Info autore /

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