LAGO DI TOVEL

Gran parte di noi Trentini ci ha passato almeno un giorno della sua infanzia in estate perché il Lago di Tovel era il nostro mare, anzi era i nostri Caraibi.

Una foto sgranata dei primi anni novanta.

Due bambini che giocano nell’acqua di un Lago in Val di Non.

Chiunque conosca il Lago di Tovel ne avrà ricordi indelebili. 

Il Lago di Tovel si inchina delle imponenti Dolomiti del Brenta, si veste di fitti boschi che lo avvolgono e che si rispecchiano nelle sue acque mescolando nuance turchese e smeraldo andando così a creare il suo peculiare color acquamarina che lo avvicina più ad un panorama d’oltreoceano che montano (men che meno Noneso!).

Il Lago di Tovel ha affascinato il mondo intero fino agli anni ’60 per la sua più grande peculiarità, quella di tingersi di rosso fuoco.

Preferite che vi racconti la leggenda o che lasci spazio alla scienza?

Nel dubbio le vediamo entrambe.

La nostra amata scienza dice che il tingersi di rosso del Lago di Tovel sia stato causato nelle estati fino al ’64 da un’alga, tale Glenodinium sanguineum.

L’alga fioriva e si riproduceva in estate grazie agli escrementi ricchi di fosforo e azoto dei numerosi animali che venivano portati a pascolare intorno al Lago. 

“…dai diamanti non nasce niente, dal letame…”

La leggenda che sta dietro al Lago è meno sgradevole ma forse più disturbante.

La leggenda narra di una bellissima principessa, Tresenga, figlia del re di Ragoli. La principessa ben lontana dall’idea di sposarsi rifiutava tutti i pretendenti. Tra i rifiutati c’era anche Lavinto, re di Tuenno.

Uomo dall’orgoglio ferito decise di mandare il suo esercito contro Ragoli. Durante la battaglia tra i due popoli la principessa venne trafitta da un colpo di spada inferto dallo stesso Lavinto. 

L’esercito del re di Ragoli venne sterminato sulle rive del lago che si tinse di un rosso rubino col sangue dei morti in battaglia.

Tralasciando scienza e leggenda cosa ci resta del Lago di Tovel?

Uno dei più affascinanti luoghi del Trentino, incastonato come un diamante grezzo nella natura, lontano dalla civiltà.
Ricco di ricordi per chi l’ha vissuto e ricco di possibilità di crearne per chi lo deve ancora vivere.

Consiglio la visita in autunno quando la natura diventa più poetica e il trambusto umano più lontano.

INFORMAZIONI PRATICHE

COME ARRIVARE AL LAGO DI TOVEL?

Da qualsiasi punto del Trentino (o non) raggiungere il Lago sarà semplicissimo.

Una volta raggiunto l’abitato di TUENNO (Val di Non) vi basterà seguire la SP14 che dal paese si inoltra nel parco per 15 minuti fino ai parcheggi del Lago.

La strada che porta al Lago di Tovel è chiusa al traffico in località Capriolo dalle ore 10:30 alle ore 16:30 tutti i weekend dal 19 giugno 2021 al 4 luglio 2021, tutti i giorni dal 10 luglio 2021 al 5 settembre 202, i weekend dal 11 settembre 2021 al 31 ottobre 2021.

DOVE PARCHEGGIARE?

Dal 2021 le navette sono state ripristinate ma i parcheggi restano a pagamento anche quest’anno, con la possibilità di prenotare on line o direttamente sul posto in caso di disponibilità.

I parcheggi del Lago di Tovel sono cinque e ve li elencherò in ordine di pigrizia:

Al Lago, si raggiunge il Lago in 10 minuti di camminata in leggera salita

Lavacel, si raggiunge in 45 minuti (2km) di camminata in salita

Glare, si raggiunge il Lago di Tovel in 15 (3km)

Tamburello, si raggiunge il Lago di Tovel in 5km tutti in salita

Capriolo, si raggiunge il Lago in 2 ore (6km) 

I parcheggi hanno una tariffa giornaliera e vanno dai 10 ai 5 euro (con tariffe agevolate per le motociclette).

Credits: Artist @federicopal_

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