LA MAGIA DEL NATALE: RICORDO SBIADITO O NORMALITA’?
La magia del Natale: un ricordo sbiadito o una nuova normalità?
Il Natale, un tempo simbolo di intimità familiare e di attese febbrili, sembra oggi una corsa frenetica che inizia già a novembre. L’accensione delle luci e l’apertura dei mercatini natalizi già al 23 novembre, con settimane di anticipo rispetto al calendario dell’Avvento, trasforma quello che era un momento magico e atteso in un’abitudine commerciale.
Un rito che, anziché unire, spesso genera ansia e svilisce il significato profondo di questa festa.
Negli anni ’90, i Natali avevano un sapore diverso. Ricordo con nostalgia quando, tra parenti e amici, ci riunivamo in una casa scelta a turno: che fosse a Trento, Lavis o Bassano del Grappa, la vigilia era l’inizio di giorni di giochi, risate e, talvolta, piccole litigate. Ma c’era una certezza: lo scopo condiviso di ritrovarsi e abbracciarsi, mettendo da parte il caos della vita quotidiana. Quelle giornate erano una celebrazione vera, un modo per rafforzare i legami. La magia era tangibile, semplice e preziosa.
Oggi, invece, sembra che questa atmosfera si sia persa. Natale è diventato una corsa al regalo, spesso superfluo, un’occasione per dimostrare con oggetti ciò che si dovrebbe esprimere con gesti e parole. Le luci scintillanti, così precoci, da eccezione diventano norma, e quella che una volta era un’attesa emozionante si trasforma in un bombardamento costante. Si accende il Natale così presto che, quando arriva davvero, molti lo vivono con stanchezza o, peggio, con indifferenza.
I media e le istituzioni descrivono questo anticipo come un desiderio collettivo di gioia e festa, ma la realtà che si vive nelle strade e nei centri commerciali è un’altra. È fatta di file, di scatti fotografici con Babbo Natale a pagamento, e di famiglie che, più che riunirsi, sembrano obbligate a seguire un copione privo di spontaneità. Mi ritrovo a chiedermi, mentre guardo mia figlia aspettare un momento magico negato perché senza i cinque euro necessari per la foto: *Perché siamo arrivati a questo?*.
Forse è il momento di fermarci e riflettere su cosa vogliamo davvero dal Natale. Possiamo ancora recuperare quella magia, ma solo se scegliamo di spegnere, almeno per un po’, le luci troppo brillanti per accendere quelle più intime e sincere nei nostri cuori.
Foto copertina IRONICA – tratta da Parenti Serpenti” del maestro Mario Monicelli. Film del 1992,