FUNIVIA TRENTO MONTE BONDONE: RAGIONIAMO INSIEME E NEL DETTAGLIO!

La Funivia Trento – Monte Bondone: Visione, Costi e Rischi di un Progetto Controverso

Il progetto della funivia Trento – Monte Bondone rappresenta una delle iniziative infrastrutturali più discusse degli ultimi anni. Presentato come un’opportunità per migliorare la mobilità sostenibile e incentivare il turismo, nasconde però costi elevati e rischi significativi, sia dal punto di vista economico che ambientale. L’obiettivo di questo articolo è analizzare i benefici e i costi effettivi, con particolare attenzione agli oneri a carico dei contribuenti e alla gestione futura dell’infrastruttura.

Ma vediamo gli eventuali Benefici della Funivia

La funivia viene proposta come un’alternativa ecologica ed efficiente ai mezzi di trasporto tradizionali. Tra i vantaggi principali:

  • Mobilità sostenibile: riduzione del traffico automobilistico verso il Monte Bondone, con minori emissioni inquinanti.
  • Incentivo al turismo: collegare Trento alla montagna in pochi minuti potrebbe rendere il Bondone più attrattivo per turisti e residenti.
  • Benefici economici locali: attività commerciali e turistiche potrebbero trarre vantaggio da un accesso più rapido e agevole.
  • Sicurezza stradale: riduzione del traffico sulla SP85, spesso soggetta a incidenti e condizioni meteorologiche avverse.

Tuttavia, questi benefici vanno confrontati con i costi reali dell’opera.

Il Rischio Economico: Costi a Carico dei Contribuenti

Uno degli aspetti più critici del progetto è il suo costo complessivo e il peso che ricadrà sui cittadini.

  • Costo di costruzione: Il costo stimato della funivia si aggira attorno ai 70-100 milioni di euro, ma come accade spesso in opere di questa portata, il rischio di lievitazione dei costi è elevato.
  • Finanziamenti pubblici: La realizzazione dell’opera sarebbe finanziata in larga parte da fondi pubblici, distogliendo risorse da altri settori prioritari come sanità, istruzione e infrastrutture urbane.
  • Costi di gestione annuali: Una volta realizzata, la funivia avrà costi di manutenzione e gestione stimati in diversi milioni di euro all’anno, che dovranno essere coperti da tariffe e contributi pubblici.
  • Sostenibilità economica: L’effettivo numero di passeggeri giornalieri necessari per rendere il progetto finanziariamente sostenibile è incerto. In assenza di un utilizzo sufficiente, la funivia rischia di trasformarsi in un’infrastruttura in perdita.
  • Mancanza di investitori privati: Nessun imprenditore ha creduto nel progetto, poiché la gara per la partecipazione privata è andata deserta. Questo significa che l’intero onere economico ricadrà sulle casse pubbliche.
  • Fondi non stanziati per il 2025: Nel bilancio del 2025 non sono stati previsti fondi per la realizzazione della funivia, mettendo in dubbio la fattibilità a breve termine del progetto e confermando la scarsa fiducia degli enti pubblici nella sostenibilità finanziaria dell’opera.

Il Rischio Ambientale: Impatto sul Paesaggio e sull’Ecosistema

  • Alterazione del paesaggio: La costruzione delle stazioni e dei piloni della funivia avrà un impatto visivo significativo sul territorio montano.
  • Consumo di suolo: Nuove infrastrutture richiederanno spazio, con possibile sottrazione di aree verdi e boschive.
  • Energia e gestione dei rifiuti: Una funivia ha bisogno di energia costante per funzionare, aumentando il fabbisogno energetico della zona e richiedendo una gestione attenta dei rifiuti derivanti dalla sua operatività.

Il Rischio Sociale: È Davvero una Priorità?

  • Alternative meno costose: Potenziamento del trasporto pubblico esistente (autobus elettrici, navette a chiamata) potrebbe garantire benefici simili con investimenti decisamente inferiori.
  • Divergenza di opinioni: Molti cittadini e associazioni ambientaliste si oppongono al progetto, ritenendolo non prioritario rispetto ad altre necessità.
  • Effettiva utilità per i residenti: La funivia sarà utile solo per alcune categorie di utenti, mentre per chi abita sul Monte Bondone il miglioramento del servizio su gomma potrebbe essere una soluzione più efficace.

Un Investimento Giustificato ?

La funivia Trento – Monte Bondone è un progetto ambizioso che promette vantaggi in termini di mobilità e turismo, ma che presenta rischi economici e ambientali di grande rilevanza. La questione principale rimane la sostenibilità finanziaria dell’opera: vale la pena investire decine di milioni di euro in un’infrastruttura che potrebbe non raggiungere il livello di utilizzo necessario per giustificare i costi?

Senza un’analisi più approfondita dei flussi di passeggeri previsti e delle alternative esistenti, il rischio di trovarsi con un’infrastruttura sottoutilizzata, finanziata interamente dai contribuenti, è concreto.

Inoltre, il fatto che nessun investitore privato abbia ritenuto il progetto sostenibile e che per il 2025 non siano stati stanziati fondi in bilancio solleva ulteriori dubbi sulla reale fattibilità dell’opera, rafforzando l’idea che il progetto non trovi sostegno nemmeno tra gli enti pubblici.

Un altro punto critico riguarda la motivazione ufficiale per giustificare la spesa pubblica. La Provincia e il Comune stanno facendo passare la funivia come un’opera di trasporto pubblico, quando in realtà il suo utilizzo primario sarebbe per il turismo, in particolare per chi va a sciare.

Se si trattasse realmente di un’infrastruttura di trasporto pubblico, il servizio dovrebbe essere pensato principalmente per i residenti di Vaneze e delle località circostanti, non per gli sciatori occasionali. Questo solleva un ulteriore problema di equità nella gestione delle risorse pubbliche, poiché i fondi dei cittadini verrebbero utilizzati per finanziare un progetto che non serve realmente alla popolazione locale.

Questa è un’analisi non di parte, ma di fatti concreti e con documenti alla mano.

FATE VOBIS 😉

 

 

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