CENTRALE FIES – dal 24 NOVEMBRE 2022

CENTRALE FIES Centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee
Collezione Fies la prima collezione privata di opere mutuate dalla scena performativa a cura di Denis Isaia
Dal 24 novembre al 17 febbraio 2022 ingresso gratuito su prenotazione

Opening
giovedì 24 Novembre dalle ore 18.30
a seguire visita col curatore Denis Isaia e l’artista Giovanni Morbin
> Prenota il tuo posto gratuito su eventbrite:
Darius Dolatyari-Dolatdoust, Moving Landscape
Anagoor, Olympia
Curt Steckel, Celaré
Santiago Sierra, L’abbeveratoio
Giovanni Morbin, L’angolo del saluto
Riccardo Giacconi, The Variational Status
Francesca Grilli, Vynil with performance ashes
Filippo Minelli, Shape F/D
Mara Oscar Cassiani, #Ed3n & The Perfect Life
Simon Asencio, Flute [The Vain Dreamer (1765)]

Dal 24 novembre Centrale Fies apre la sua collezione al pubblico. La mostra, a cura di Denis
Isaia, presenta una selezione proveniente dalla prima raccolta italiana di opere mutuate alle arti
performative: Collezione Fies.

La collezione ad oggi è composta da sole 26 opere, patrimonio tanto piccolo quanto prezioso,
opere donate da artiste e artisti nel corso degli anni al centro di ricerca per le pratiche
performative contemporanee. Collezione Fies è allo stesso tempo sia collezione che strumento di
ricerca e si basa sull’esclusività rispetto al medium, ossia solo performance e solo live. Con
questa pratica ci si vuole focalizzare non tanto sulla trasformazione dell’opera in un feticcio di quello che è accaduto durante l’azione performativa, piuttosto sullo svelamento dell’azione stessa, intesa come congegno riattivatore. Ogni opera è legata a una performance passata, di cui l’archivio online di Centrale Fies tiene traccia attraverso video, foto e spesso documenti e
interviste, al quale chiunque vi può accedere.
La mostra nasce da un’idea del curatore Denis Isaia, per valorizzare la collezione attraverso una serie di progetti espositivi che, di volta in volta, toccheranno temi e immaginari differenti.

Il progetto originario di Collezione Fies, invece, ha origine nel 2014, da un’idea della co-founder di
Centrale Fies Barbara Boninsegna in dialogo con l’artista visiva pluripremiata Francesca Grilli e la curatrice Alessandra Saviotti.
Barbara Boninsegna: “Le domande che ci siamo poste in questi anni attraverso alcune riflessioni su Collezione Fies, hanno sempre avuto un carattere dinamico che non tradisse l’azione transitoria della performance. Il tentativo non è mai stato quello di “documentare” la natura effimera della performance in modo differente, ma chiedersi come poterla riattivare a partire dalle sue impronte, trasformandola in altro.”
Il curatore Denis Isaia: “per noi è interessante cercare di capire come si posizioni un oggetto tra l’azione passata che lo ha generato e il suo continuare a vivere in contesti diversi, ma anche in maniera speculativa chiedersi quante azioni potrebbero nascere da un solo oggetto. Collezione Fies è inoltre vincitrice della seconda edizione del Concorso i6 dedicato alle realtà indipendenti italiane che sperimentano la ricerca nei linguaggi del Contemporaneo di ArtVerona | Art Project Fair. Nel 2014 era stata individuata come il miglior progetto declinato sul tema della qualità”.

Il pubblico si troverà dinanzi a una selezione di 11 opere, ognuna delle quali legate a un’azione
performativa citata tramite QR-code. Come nel caso di Vynil with performance ashes, l’opera di
Francesca Grilli: un disco in vinile sul quale sono state registrate tracce audio durante la
performance a Centrale Fies nel 2001, un concerto per archi di alcuni brani di musica italiana
eliminati o modificati dalla censura e riproposti nella loro originalità ed integrità musicale.
All’interno del vinile le ceneri degli spartiti infuocati durante il concerto, a risancire l’azione
riflessiva della performance sul concetto di censura. In #Ed3n & The Perfect Life di Mara Oscar
Cassiani, la dinamica oggetto perfomance è ancora differente: l’opera è un corpo di oggetti che
posizionati in qualsiasi spazio evocano una diversa performatività, creando uno spazio nello
spazio: una SPA per la meditazione e la cura del corpo. La scultura di Riccardo Giacconi, titolata
The Variational Status, è invece parte di un’azione performativa che lasciava all’oggetto grande
centralità: una marionetta automatica, costruita dalla storica Compagnia Marionettistica Carlo
Colla & Figli, a celebrare il teatro in una delle sue forme più iconiche e storiche.

CONTATTI
UNPRESS – unlearn communication in a friendly environment
unpress@centralefies.it

uffici 0464 504700
Virginia Sommadossi +39 0464 504700
Chiara Ciucci Giuliani +39 392 9173661
Sito www.centralefies.it
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