ABBAZIA DI NOVACELLA FRA ARTE E POTERE

Non solo Mercatini, in Trentino Alto Adige ci si può imbattere in veri scrigni pregni di storia e bellezza. Vicino a Bressanone sorge l’Abbazia di Novacella un tesoro tutto da scoprire.

L’Abbazia di Novacella non solo ha un fascino architettonico unico, ma contiene una biblioteca di grande valore.

Attratti dall’ormai famoso Mercatino di Natale di Bressanone questo è il periodo ideale per la gita fuori porta.  E, come valore aggiunto si potrebbe scegliere di lasciarsi incuriosire dallo spettacolo di luci e musica Colors 2: The Journey Continues. Lo spettacolo si svolge nel suggestivo cortile della storica Hofburg. L’ingresso prevede un biglietto ed è in scena fino al 6 gennaio tutti i giorni con orario 17.30 e 18.30.  Il venerdì, il sabato e nei giorni festivi è previsto un ulteriore spettacolo alle 19.30. Mentre il 24 e il 25 dicembre lo spettacolo è sospeso.

Eppure il consiglio è quello di non fermarsi ai soli mercatini e giochi di luci e musiche, ma di proseguire fino a Varna per scoprire un vero gioiellino pregno di storia, l’Abbazia di Novacella. Aperta tutto l’anno con la possibilità di godere di visite guidate ai vigneti nei mesi caldi e propizi, l’Abbazia ha un suo fascino del tutto particolare in pieno inverno. Se poi si organizza la gita in giornate infrasettimanali, si potrà respirare l’atmosfera del luogo senza ressa di turisti e visitatori.

Entrando a Novacella quello che subito appare chiaro è il ruolo nevralgico di potere che essa assunse dalla sua nascita e che, per molti versi, mantiene anche oggi. Un ruolo di controllo e gestione del territorio in passato, ed un ruolo culturale ma anche economico pure oggi. Famosa infatti è la Cantina di vini di cui è possibile prenotare o richiedere visite con degustazioni.

L’Abbzia di Novacella è un complesso fortificato in cui coesistono stili architettonici differenti, retaggio dei vari ampliamenti realizzati nella sua lunga storia. Tuttavia tutt’oggi è ben visibile l’impianto originario del XII secolo. La costruzione dell’Abbazia è datata 1142 per volere del vescovo della diocesi di Bressanone beato Artmanno, già preposito dell’abbazia di Klosterneuburg, con il supporto del burgravio di Sabiona Reginbert e della sua consorte Christina. Il 9 aprile 1143 il convento e i suoi possedimenti furono riconosciuti giuricidicamente da papa Innocenzo I.

L’edificio venne ricostruito e ampliato varie volte fino a tutto il Settecento. Fin dalla sua origine era rifugio per i pellegrini che dal Nord Europa scendevano a Roma. La Rivoluzione Francese e Napoleone decretarono la chiusura temporanea quando decisero la sopressione di molte abbazie. Tuttavia nel 1816 quando il Tirolo fu riunificato all’Austria l”Abbazia fu ripristinata e reinvestita dei suoi diritti e beni con l’editto dell’Imperatore Francesco I .

Tutt’oggi l’Abbazia di Novacella adempie alla sua funzione educativa, è sede di un collegio, vocazione che svolge da mille anni. Oggi si visitano la grande chiesa barocca dedicata alla Madonna, ricca di opere d’arte, e gli stupendi saloni della Prelatura. Dal 2004 anche il giardino storico è stato riaperto al pubblico dopo lavori di restauro e valorizzazione. Le visite al giardino sono però circoscritte al periodo estivo.

Notevole pregio riveste la biblioteca, la cui sala centrale è di un raffinato stile rococò altoatesino. Essa occupa due piani del monastero, e vi sono conservati circa 65.000 volumi a stampa, soprattutto opere scientifiche e teologiche, divisi in 43 argomenti, oltre a manoscritti e codici miniati. La curiosità più interessante della biblioteca è la conservazione del manoscritto più piccolo del mondo.

Codici, carte geografiche e libri ci parlano dell’importante ruolo assunto nel tempo di controllo del territorio. L’Abbazia era punto nevralgico della realtà economico agricola non solo dell’Alto Adige ma anche di un raggio più ampio. Ne gestiva agricoltura, coltivazioni, allevamento e produzione dei prodotti. Dava lavoro alla popolazione e provvedeva al contempo al sostentamento, al commercio, allo stoccaggio e alla trasformazione delle materie prime.

Come in passato così anche oggi l’Abbazia di Novacella si dedica alla viticoltura. L’abbazia infatti produce e commercializza vini bianchi secondo la tradizione enologica altoatesina, in particolare della Valle Isarco.

Attraverso tale attività si contribuisce a garantire l’indipendenza economica del complesso. L’uva proviene dai vigneti vicini e la vinificazione permette di ottenere pregiati vini DOC. Tra i più rinomati vi sono il Sylvaner e il Gewürztraminer.

Infine l’Abbazia di Novacella ha un attivo Centro Congressi con una notevole attività culturale. E, non ultimo, è mèta di turismo sia culturale che enogastronomico. L’offerta turistica infatti prevede varie tipologie di visite. Si può scegliere fra visite guidate al complesso e al museo, visite agli esterni con il giadino botanico e visite alla Cantina ed enoteca con degustazioni.

Si consiglia vivamente infine una sosta all’Osteria dell’Abbazia per un pasto rifocillante.

Tutte le informazioni e le modalità di accesso si possono agevolmente reperire al sito https://www.kloster-neustift.it/it/

 

 

 

 

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