64. TRENTO FILMFESTIVAL. Storie che hanno l’energia del vento

108 film in programma, 23 pellicole in concorso, oltre 500 opere iscritte: solo qualche numero della 64. edizione del Trento Film Festival, in scena a Trento dal 28 aprile al prossimo 8 maggio.

Una edizione, quella del 2016, che conferma il ruolo del Trento Filmfestival nel panorama internazionale del cinema dedicato alla montagna e che si caratterizza per appuntamenti e ospiti di grande richiamo con celebri nomi del mondo dell’alpinismo, della cultura, dello spettacolo. “Paese ospite” di questa edizione sarà il Cile, al quale saranno dedicati numerosi eventi e un itinerario cinematografico (nella sezione “Destinazioni…”) con opere – soprattutto documentaristiche – del tutto inedite in Italia.

Trento Filmfestival non nasce con l’obiettivo di raggiungere solo gli addetti ai lavori e con il programma di quest’anno conferma questa sua vocazione, aprendo le porte – ancora una volta – a tutti gli appassionati della montagna, che amano vivere la Natura con intensità e rispetto.
I temi che guideranno infatti questa edizione saranno grande avventura e il rapporto uomo-ambiente. A segnare queste due grandi tematiche saranno in particolar modo due momenti.

La serata di sabato 30 aprile, alle 21, all’Auditorium Santa Chiara, con Luca Mercalli (metereologo e climatologo) e don Luigi Ciotti (presidente dell’associazione Libera, associaizoni nomi e numeri contro le mafie) dal titolo “Crisi ambientale e crisi etica, due facce dello stesso problema” e la serata di giovedì 28 aprile alle 21, nella prestigiosa Sala della Filarmonica, dove nell’ambito delle iniziative previste per il Cile, sarà proiettato il film muto Terre Magellaniche (del 1933) di padre Alberto Maria De Agostini. Salesiano, scrittore, geografo, fotografo, esploratore e alpinista, padre De Agostini è stata figura fondamentale nella storia delle esplorazioni di intere aree sconosciute all’estremo confine meridionale delle Americhe, agli inizi del XX secolo. Ma i nomi che passeranno sui palchi di Trento in questo festival sono numerosi: Reinhold Messner sul palco dell’Auditorium Santa Chiara il 28 aprile con la serata “South! The last trip”, Neri Marocorè – il 3 maggio, sempre all’Auditorium Santa Chiara, con lo spettacolo “Ai confini del mondo” – Simone Moro e Tamara Lunger, che racconteranno “Nanga Parbat 2016” il 5 maggio all’Auditorium Santa Chiara.

Evocativa anche l’immagine del manifesto del 64. TFF, dal titolo “Storie di vento”. A disegnarla l’artista trentino Michele Tranquillini: «Il senso del manifesto, che esce un po’ dagli schemi dell’immagine iconografica della montagna triangolare – ha spiegato l’illustratore – si basa proprio sul concetto che le storie, anche le più importanti, dopo un po’ si sfilacciano, si sbiadiscono, proprio come delle bandierine al vento, perdendo pezzi che, però, volando via, alimentano nuove storie. La nostra vita e quindi anche quella in montagna è un intrecciarsi di storie, dove anche gli eventi più drammatici ne sono produttori, penso per esempio ai canti di montagna dei soldati della Grande Guerra, molti dei quali erano arie musicali ottocentesche alle quali sono state aggiunte delle parole, dei racconti».
Tutto pronto insomma per immergersi nelle storie che il Trento Filmfestival saprà raccontarci. Storie di montagna e racconti di vita al profumo di vento.

Info autore /

Il team dinamico della redazione di tdv ti saluta! Entra anche tu a far parte del mondo tdv e del nostro nutrito gruppo di autori su tutto il territorio trentino. Ti aspettiamo!

Translate »