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Le birre artiginali trentine sotto i riflettori grazie alla seconda edizione di «Cerevisia»

Forte del successo raccolto un anno fa, «Cerevisia», il festival delle birre artigianali organizzato in Alta Val di Non, si appresta e vivere la seconda edizione. Anche questa volta, per tre giorni, ovvero da venerdì 22 a domenica 24 maggio, Fondo diventerà luogo di incontro privilegiato per tutti coloro che amano, producono e degustano questa nobile bevanda, antica quanto la civiltà umana, dato che se ne conosce l’esistenza da oltre novemila anni e dato che ha accompagnato la nascita, l’affermazione e il tramonto di intere civiltà, da quella mesopotamica, a quella egizia, dalle popolazioni barbariche del nord Europa fino alla società multietnica dei giorni nostri.

La Pro Loco di Fondo riaccende dunque i riflettori del Palanaunia sui migliori mastri birrai del Trentino, forte dei numeri registrati nel 2014, quando «Cerevisia» ha mosso i primi passi, tutt’altro che timidi, dato che si sono contati oltre 4.300 visitatori e più di 9.800 degustazioni guidate. Anche questa volta nei tre giorni saranno presenti in Alta Val di Non tutti i produttori di birra artigianale del Trentino, saranno organizzati laboratori di “home brewing” in collaborazione con l’associazione Brewing Bad di Roma, e convegni dedicati alla birra artigianale, in collaborazione con Slow Food. In occasione del festival sarà inoltre organizzato un concorso che “incoronerà” la miglior birra ed il miglior birrificio artigianale. Se l’anno scorso il prodotto più amato di «Cerevisia» era stato eletto da una giuria popolare, questa volta contribuirà alla scelta anche una giuria tecnica, presieduta da Renato Nesi, giornalista e autore della guida «La Via della Birra».

Più che una fiera «Cerevisia» sarà punto d’incontro tra visitatori e produttori, creando spazi espositivi dove il pubblico potrà degustare le diverse birre artigianali e conoscere le tecniche di produzione direttamente dai mastri birrai. Saranno inoltre riproposte le degustazioni ed i seminari in collaborazione con la condotta Slow Food Terre del Noce e con le Strade dei Vini e dei Sapori del Trentino.

Se le giornate di sabato e domenica saranno interamente rivolte al largo pubblico, la serata di apertura, quella del venerdì, sarà invece nuovamente dedicata alla “Cena Degustazione”, che propone abbinamenti tra birra e cibo. Confermata al 99% la partecipazione dell’Associazione Cuochi Trentino, guidata dall’abilità del Presidente Stefano Goller.

Ma «Cerevisia» sarà molto di più della tre giorni di Fondo. Grazie alla collaborazione tra la Pro Loco e i migliori ristoratori del Trentino sarà creato un ricco calendario di appuntamenti ed iniziative volti a trasformare maggio nel “Mese delle Birre Artigianali”. Speciali menù tematici e abbinamenti tra cibo e birra saranno disponibili per tutto il mese in tutti i locali e ristoranti aderenti (l’elenco completo sarà disponibile sul sito ufficiale www.cerevisiafestival.com).

COS’E’ “CEREVISIA”

Cerevisia. Questo antico termine, proveniente dalla lingua latina, ritrova il suo significato semplicemente nella parola “birra“. Infatti, questa bevanda, a noi tutti comune, ha una storia millenaria (oltre novemila anni) ed ha accompagnato popoli interi: dalle prime civiltà mesopotamiche, alle dinastie egizie, dalle popolazioni barbariche del nord Europa fino a noi. O meglio ai nostri nonni. Per l’appunto, fino a metà del secolo scorso era pratica abbastanza comune prodursi la birra in casa, per la famiglia e per la vita contadina. Allo stesso tempo, consistente era però anche l’esistenza di piccole birrerie, dove il mastro birraio ricopriva sia il ruolo di produttore, che quello di oste.

Il fenomeno della birra artigianale in Italia è rinato quasi per caso un ventennio fa e, sviluppatosi contemporaneamente in più parti del territorio nazionale, ha visto emergere alcuni pionieri che hanno iniziato a produrre birra. Una birra diversa, un prodotto tutto nuovo se paragonato alla birra industriale che siamo abituati a conoscere ed a bere giornalmente. Questi birrai hanno voluto riscoprire i tradizionali metodi di produzione, la cura e la scelta nelle materie prime, l’attenzione nei processi produttivi e… hanno deciso di pazientare, di lasciare alla birra il tempo necessario per la sua maturazione in modo da esaltare al massimo le caratteristiche organolettiche di malti d’orzo e luppoli. In questo ventennio il fenomeno della birra artigianale ha visto una notevole espansione e ha messo radici su tutto il territorio nazionale, nessuna regione esclusa. Infatti, sono ormai più di seicento i produttori sparsi lungo la penisola. In questo clima di fervente globalizzazione ci si è resi conto quindi di come sia necessario il ripensamento delle tradizioni e della cultura e infatti nel giro di pochi anni si è venuto a creare un notevole interesse, anche da parte del grande pubblico, nei confronti di tutto ciò che rispecchi le nostre origini. Tra questi certamente il mondo della birra ha trovato un importante riscontro.

Cerevisia è il festival delle birre artigianali.

Perché delle birre? Perché non esiste solamente una tipologia di birra, ma ve ne sono oltre centocinquanta ed ogni birraio, con la sua mano da artigiano, la rende particolare conferendole la propria personalità e il proprio gusto. Questa birra racchiude quindi una nuova identità unica e irripetibile frutto della passione e della tradizione.

Perché in Trentino? Perché anche la nostra terra non è rimasta a guardare, ma man mano negli anni anche qui sono nati e cresciuti diversi birrifici! Ed è il momento giusto per raggrupparli assieme, per conoscerli e degustare le loro eccellenze!

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