#vistopervoi! James Holden un intellettuale dell’elettronica scalda la fredda Trento

Era l’altra delle due date in Italia di James Holden, artista britannico, star dell’elettronica. Holden di passaggio da Trento venerdì 9 dicembre (2016), perchè era la guest del Jazz:Re:Found Music Festival di Torino dove il giorno dopo avrebbe esaltato le folle nella sua serata.

E a Trento Holden sarebbe stata la sorpresa del dopo concerto con gli attesi GoGo Penguin, ospiti della rassegna Jazz About, che invece han dovuto dare forfait già l’8 dicembre a Torino per problemi di salute.

Una sorpresa da tirare fuori dal cilindro che però è stato solo il premio di pochi, troppo pochi che si sono gustati fino all’ultima nota la performance di Holden e band. Una serata che meritava un Teatro Sanbàpolis stracolmo a Trento per un James Holden in stato di grazia musicale. E qui si vede l’artista che talmente assorbito dalla propria creazione non si risparmia e si diverte nel regalare, creare ed eseguire al meglio la performance quasi in trance ed in perfetta simbiosi fra elettronica e strumenti.

https://www.youtube.com/watch?v=uKGU68Cg-Xs

 

Da solo valeva la serata che ha trattenuto con difficoltà il pubblico incollato alla sedia non lesinando applausi a scena aperta e una lunga standing ovation che però non ha concesso alcun bis. Un’occasione persa, tutta gelosamente conservata negli smartphone dei fan che non hanno resistito a foto e video del concerto. Un concerto difficilmente raccontabile a parole perchè la musica va ascoltata e vissuta.

Holden è un tutt’uno con le note, le frequenze, i giochi che inventa e le regole che crea e che quando pensi siano assodate stravolge portandoti ancora altrove. Non a caso Holden è una star e in biografia è un susseguirsi di tappe che pochi possono permettersi di annoverare, ma lui, Holden, rifugge tutto questo e viaggia attraverso la sua musica al di là dei confini in quell’equilibrio fra tecnologia e anima, scrittura e sregolatezza che fa pensare che la musica colta abbia trovato in Holden il suo vero erede.

James Holden

 

Se Mozart fosse vivo oggi sarebbe James Holden ci verrebbe da pensare e lui quasi in posizione yoga, che fa un po’ Battiato, accovacciato alla sua strumentazione incurante del resto del mondo diffonde la sua musica che è somma del nostro tempo perchè abbraccia tutto ma al contempo, dopo aver centrifugato il tutto, lo restituisce nuovo.

E nella fredda notte di dicembre tornare al mondo con i suoi rumori e la radio che gracchia risulta ancora più difficile sentendosi quasi orfani di chi ha già intravisto il domani.

 

credit photo James Holden CecileLabonne

credit photo James Holden Jordi-Vidal

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