#vistopervoi! A Christmas Carol con Opera 20.21 è subito Natale

“Buona la Prima!” si sarebbe potuto dire uscendo da Teatro Sociale nella frizzante notte del 2 dicembre scorso, correva l’anno 2016, al debutto di “A Christmas Carol” opera di Ian Bell prodotta per la Stagione Opera 20.21 2016-2017  di Fondazione Haydn di Bolzano e Trento. Con ancora addosso quel attutirsi dei sensi rapiti dal mondo del “fantastico e della fantasia” in cui “A Christmas Carol” sa trasportare, ancor più nella riduzioen di Ian Bell su libretto di Simon Callow per la regia di Polly Graham.

Uno strepitoso Mark Le Brocq, impegnato in una impegnativa performance di one man sul palco con solo a spalla l’attrice Veronica Risatti, a sorreggere tutta l’impalcatura intricata a livello musicale ma anche a livello drammaturgico. Il tutto sorretto dal difficile compito affidato all’esecuzione musicale di una Orchestra Haydn in versione di Orchestra da Camera, capace però di rendere leggibile la scrittura musicale moderna.

Mark Le Brocq

 

Veloce, incisivo, divertente, emozionante e suggestivo l’insieme che ha accontentato e a tratti entusiasmato il pubblico trasversale in sala. Cartina a tornasole la presenza di giovanissimi entusasti dell’azzardo di aver voluto spendere il bonus sconto del biglietto a 2 euro intercettato in biblioteca, e aver scoperto non solo un mondo ma il desiderio di tornare in teatro al più presto.

E poi il Natale… “A Christmas Carol” è un classico del Natale perchè lo esprime in tutte le sfumature tanto da aver donato alla novella di Dikens trasposizioni di ogni genere, teatrali, cinematografiche, musical ed anche la famosissima versione della Disney. Il senso dello “spirito natalizio” che è un dono profondo di gioia e condivisione da afferrare e non abbandonare per tutto l’anno ma che a Natale viene esaltato e festeggiato. Ed è con la coscienza che fa i conti l’avaro e taccagno oltre che insensibile Scrooge a cui gli spiriti del Natale danno l’occasione di “vedere” al di là del proprio naso. Ed è questo “spirito natalizio” che trasuda da “A Christamas Carol” portata in scena a Trento in cui arriva l’ironia, ma anche la disperazione, la chiusura ma anche la redenzione, la gioia e lo sberleffo, l’umanità e il grugno.

Mark Le Brocq A Christmas Carol

 

Due atti di virtuosismo musicale e performance non indifferente che però si misurano con la capacità di rendere lo spettatore partecipe e attivo in questo grande festeggiamento del Natale con tutti gli alberi addobati, la tavola imbandita e Le Brocq che dal pulpito “racconta”, abile menestrello, il suo Natale a cui invita ad unirsi tutto il pubblico che di pagina in pagina si affezione e fa il tifo per Scrooge.

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