VIN BRULE’ RICETTA DI AROMI E SPEZIE DI NATALE

Immancabile sosta ai Mercatini di Natale, quella con un caldo bicchiere di Vin Brulè. Dal sapore di spezie e con molte varianti nella sua ricetta, il vin brulè affonda le sue origini in tempi molto lontani.

Solitamente la sua ricetta è a base di vino, zucchero e spezie aromatiche, ma nel tempo ha subìto molte variazioni sul tema. Questa bevanda acolica di vino rosso aromatizzato con scorza di arance ed agrumi e poi le spezie, non solo ha la proprietà di scaldare nel freddo inverno, ma nella tradizione popolare il vin brulè è considerato un buon rimedio ai malanni di stagione, al pari di una tisana. Le variazioni possono essere nella scelta delle spezie, come zenzero o cardamomo, ma anche nella scelta del vino stesso.

LA RICETTA

Una ricetta base classica dal gusto equilibrato potrebbe essere quella in cui si uniscano in un tegame zucchero , 100 grammi, con anice stellato, 1 unità, e poi 8 chiodi di garofano e 5 bacche di ginepro. Si uniscano poi 2 stecche di cannella, una spolveratina di noce moscata e le scorze di una arancia e di un limone non trattati. A questo punto si andrà a versare un litro di vino rosso, per esempio un buon Teroldego, e si mescoli il tutto facendolo scaldare a fuoco lento.

Portato il composto a bollore lo si farà sobbollire per una mezz’oretta. Quindi dopo aver filtrato il tutto, si potrà assaporare la bevanda ancora fumante. Il vin brulè avanzato potrà essere conervato in frigo per alcuni giorni.

RICETTA ANALCOLICA

Una variante analcolica ma altrettanto gustosa e sopratutto dalle atmosfere natalizie, è quella del Brulè di mela.

Per confezionare il Brulè di mele occorre un litro di succo di mela, una stecca di cannella, due cucchiai di miele, una decina di chiodi di garofano  ed una arancia.

Si procede alla preparazione versando in un pentolino il succo di mela ed aggiungendo le spezie e il miele. A questo punto con un pelapatate si andrà a tagliare la buccia dell’arancia non trattata che andrà aggiunta al composto assieme al succo dell’arancia stessa. Portando il tutto a bollore, si farà cuocere per una decina di minuti. Quindi, dopo aver filtrato il tutto, si potrà gustare il Brulè di mela. Anche questo Brulè può essere conservato per alcuni giorni in bottiglia in frigo.

LA STORIA

Le prime testimonianze di vino cotto ed aromatizzato arrivano dalla Grecia antica di cui ne ereditarono l’uso i Romani. Inizialmente la spezia utilizzata era il pepe nero, che venne poi sostituito dalla cannella. Pare che l’uso di vini aromatizzati da spezie sia dovuto a Ippocatre, in quanto da medico egli valorizzava le proprietà curative di spezie, erbe e fiori.

Il vino cotto ed aromatizzato quindi aveva un uso come digestivo e corroborante.

Il vino caldo con spezie e zucchero si diffuse di lì in tutta Europa, dove subì tutta una serie di varianti sul tema. Quindi non esiste la ricetta giusta, ma tante ricette che si sono adattate a tutti i gusti dei vari popoli europei. L’unica costante è quella di essere consumato in inverno e in compagnia, come rimedio al freddo intenso, e di conseguenza di essere legato al periodo natalizio.

 

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