SAN NICOLO’ REGALI E STORIA

Di tradizione più nordica, anche il Trentino festeggia San Nicolò. Il 5 dicembre, per la gioia dei più piccoli, nel sacco del Santo potrebbero esserci i doni. Ma solo per i bimbi buoni, perchè quelli più monelli dovranno vedersela con i Krampus.

Molti gli eventi a cui partecipare.

A BOLZANO

alle ore 15 si potrà incontrare San Nikolaus a Pista Zero e godere di dolcetti in allegria. Info qui.

dalle ore 16 è possibile partecipare ad una sfilata. Partenza dal centro “Ermete Lovera” in piazza don Giuseppe Rauzi e arrivo in piazza Giacomo Matteotti. Info qui.

A BRESSANONE

Il 6 dicembre, alle 17, San Nicola attraverserà la città di Bressanone, seguendo un percorso che parte da Via Mercato Vecchio (davanti alla Pasticceria Pupp) e attraversa Bastioni Maggiori e Minori, Porta Croce (anche conosciuta come Porta del Sole), piazza San Erardo, Portici Minori e Maggiori, fino a Piazza Parrocchiale e Piazza Duomo. Qui, i bambini, con occhi brillanti, offriranno a San Nicola barchette fatte in casa e saranno ricompensati con noci e mandarini. Qui, anche gli adulti ritornano all’entusiasmo infantile.

In VAL DI FIEMME

sono ben due i giorni dedicati ai festeggiamenti per San Nicolò. Per la gioia di tutti i bambini quindi è festa Ville di Fiemme e Masi di Cavalese (5 dicembre, ore 17), Panchià (5 dicembre, ore 17.30), Cavalese (5 dicembre, ore 18.30), Predazzo (6 dicembre, ore 17) . Info in dettaglio qui.

A FAI della Paganella

San Nicolò è addirittura patrono. Per festeggiarlo quindi è organizzata la strozègada. Partenza con la strozega dei bandoni  da Piazza San Rocco, in Cortalta, alle 18.45. La destinazione è la piazza centrale, dove verso le ore 20.00 arrivano San Nicolò e il suo asino. Docetti e mandarini per tutti i piccoli e vin brulè per i grandi. Info qui.

A BOCCALDO di Trambileno

si festeggia con San Nicolò e i Krampus. Brulè, tè, cioccolata, canederli, dolci locali accompagnati da musica natalizia assicurati per la gioia di tutti. Inizio ore 18.30.  Info qui.

 

DOVE NASCE LA LEGGENDA?

Ci sono molte varianti che affondano le radici nella notte dei tempi attorno alla leggenda di San Nicolò. Il Santo che poi diventà Babbo Natale in America verso la fine del 1800 e ritornò in Europa appunto in questa veste per invadere il mondo quando il marchio CocaCola si appropriò rendendo Babbo Natale testimonial della bibita.

Tuttavia nella leggenda cìè sempre un pizzico di verità storica. San Nicola quindi compare fra i partecipanti al Concilio di Nicea del 325 d.c.,  pare fosse nato in a Patara in Lisia, Asia Minore e morì a Myra.  A lui vennero attribuiti eventi miracolosi. Il più conosciuto fu quello che prese piede nel Medioevo, quando si narrava che in vita avesse regalato la dote a tre fanciulle molto povere in modo che non dovessero fare la fame ma potessero sposarsi. Come benefattore di bambini inoltre a lui si lega la leggenda secondo la quale giunto in una locanda estrasse vivi da una botte tre ragazzini che erano stati fatti a pezzi dall’oste che li aveva messi in salamoia per essere cotti e serviti ai viandanti.

Ma San Nicolò si accompagna anche ai Krampus.

La notte dei 5 dicembre infatti le strade si riempiono di Krampus, secondo la tradizione. E, se San Nicola premia i bambini più buoni, il Krampus punisce quelli discoli colpendoli con ramoscelli di betulla al suono dei campanacci.

Da dove nasce questa tradizione? Essa trae origine dal paganesimo del nord Europa. Il carro di Thor infatti era trainato da Tanngrisnir e Tanngnjèstr, una coppia di capre magiche. Infatti la capra di Yule o il caprone di Natale incarnava il simbolo della fertilità ed onorava il dio della luce e del raccolto. Tale simboli si trovano nelle decorazioi scandinave così come nei magioni invernali. E, sempre secondo la tradizione scandinava il 5 dicembre si confeziona il dolce tipico del periodo gli Zwetschgenkrampus.

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