ORIENTE OCCIDENTE

INDAGA ORIZZONTI NOMADI

Dal 20 Agosto al 12 Settembre, alla sua 41esima edizione, il Festival ORIENTE OCCIDENTE eleva Rovereto a “capitale della danza”.

Un programma che ruota attorno al “viaggio” quale relazione e incontro con l’altro. Il cartellone di ben 51 appuntamenti si divide in 37spettacoli e 18 appuntamenti della sezione Linguaggi.

A corollario due mostre.

Quella di Silvio Cattani e Laura Canale, ed una installazione attorno cui ruota una serie di performance nel progetto di Michela Lucenti per Balletto Civile

“Orizzonti nomadi, il titolo della quarantunesima edizione del Festival, racchiude in se quel “viaggio mancato” in questo lungo periodo. Il viaggio fisico, ma anche quello di incontro con l’altro e la ricerca di un altrove possibile.  Questo mondo sempre più virtuale rischia di impedire il confronto, anche quello del battagliare, che è dialogo e crescita. L’artista per statuto è vagabondo, capace di ispirare il pubblico ad intraprendere un viaggio attraverso la sua arte.”

Lanfranco Cis anima e direttore artistico del Festival di Rovereto

Nomi importanti, prime nazionali e anche un debutto, quelli attesi a Rovereto nel fitto programma di spettacoli.

In Teatro, nelle piazze e luoghi urbani cittadini come il Festival Oriente Occidente ci ha abituato così come le incursioni al Mart o il matinee alla Campana dei Caduti.

Inaugura il Festiva il 3 e 4 settembre il riallestimento con una giovane compagnia inglese lo spettacolo “Political Mother Unplugged” del coreografo israeliano Hofesh Shechter. Per la prima volta a Rovereto. Spettacolo di grande fisicità e dalla forte valenza politica

In Prima Nazionale a Rovereto, l’argentina Gabriela Carrizo e il francese Franck Chartier per la compagnia belga Pepping Tom riprende i suoi lavori dalla forte carica visuale scenografica e rimandi all’immaginario del regista David Linch, “The Missing Door & The Lost Room”

Un ritorno invece a Rovereto quello della coppia Honji Wang e Sebastien Ramire. Un lavoro che vede in scena un artista hip hop, un artista di flamenco e un violoncello live in “Youme, You are You and Me I’m Me”

Un ritorno al Festival con un remake quello di MalPelo, per il lavoro di Pep Ramires e Maria Munoz, in un “The Fifth Winter” e uno studio attorno alla musica barocca di Bach.

Torna a Rovereto anche Maguy Marin con un lavoro dall’alto tasso politico “Umwelt” .

Ospite anche la pluripremiata Chiara Bersani in questo suo debutto assoluto “Moby Dick”.

Questo il cuore del Festival, tutt’intorno molti altri nomi e spettacoli, fra assoli, site specific e compagnie in una contaminazione di linguaggi. Michela Lucenti, Alessio Maria Romano, Stefano Mazzotta e poi Daniele Ninnarello e le incursioni di una Giulietta e Romeo on the road di Loredana Parrella per Cie Twain, o le acrobazie di Colokolo e la poesia di Company A Fleur D’Airs

Non ultimo il debutto del loro lavoro firmato dal duo composto dal roveretano Giacomo Todeschi con Pablo Girolami.

Tutto il programma e le informazioni al sito www.orienteoccidente.it

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