K-Conjog “scrivo musica che vive con l’elettronica”

Nuova data trentina per UploadOnTour che approda questa sera  Pergine Valsugana.

Ingresso gratuito ore 20 nella serata di giovedì 23 marzo 2017 al Teatro Comunale dove nel foyer ospita il compositore e produttore di musica elettronica K-Conjog.

Sul palco invece le tre formazioni iscritte all’edizione 2017 di UploadSounds ossia 2seedsleft dal Tirolo, Ferbegy? dall’Alto Adige e Little Finger dal Trentino.

K-Conjog, nome d’arte di Fabrizio Somma, pur molto giovane è un artista che ha già avuto riconoscimenti per la sua produzione musicale. E proprio della sua musica e di questo mondo racconta egli tesso in attesa di ascoltarlo a Pergine.

Partiamo dall’inizio, quando e perché nasce la passione per la musica elettronica?

Essenzialmente mi piace scrivere musica e il passo verso l’elettronica è dovuto al fatto delle possibilità che essa offre nel poter produrre da soli ciò che si scrive, senza aver la necessità di doversi appoggiare a molte persone. Ho iniziato ad appassionarmi alla musica da ragazzino, suono la batteria, il pianoforte la chitarra, poi ho scoperto la composizione e la produzione musicale e il resto è venuto da se

Un’esigenza contingente quindi?

Una passione per l’elettronica ma anche il fatto che permette di essere agili. Porto sul palco l’esperienza da studio, e quindi con una “macchina” supplisco agli strumentisti. Inoltre gioco anche con le immagini. Ovviamente l’ideale sarebbe quello di vedere la propria musica suonata ed affidata a musicisti ma il sogno di un’orchestra è abbastanza lontana dalle possibilità Quindi attraverso il mezzo meccanico posso da solo ricreare tutto il mio mondo sonoro. In studio nelle incisioni a volte collaboro con violinisti o violoncellisti per esempio e se potessi realizzare un desiderio sarebbe quello di poterli portare con me sul palco. Ma per ora mi muovo solo con l’elettronica

Hai degli ascolti preferenziali?

Sono un ascoltatore compulsivo di dischi perché il mio approccio al disco è simile a quello che si può avere con un libro, un film o un quadro. E questo è ciò che ho messo anche nel mio disco che va affrontato per capitoli. Ho una predisposizione cinematografica nella scrittura musicale e vedrei senza difficoltà i miei brani utilizzati o reinterpretati accanto alle immagini cinematiche. A tal proposito qualche tempo fa mi hanno scritto dalla Spagna. Una compagnia teatrale aveva usato la mia musica per un loro spettacolo. Sono dell’idea che quando si fa musica poi questa debba essere affidata al mondo e sarà il mondo poi a reinterpretarla

Un linguaggio quello dell’elettronica che parla ai giovani?

Direi che l’elettronica è un genere che a mio avviso arriva prima del rock e si muove di pari passo alla tecnologia. Personalmente penso che la tecnologia sia un mezzo stupefacente e il problema è come la si usa. Io non amo i social anche se la nostra è una vita 2.0 e la tecnologia ci permette di comunicare con il mondo e di essere ovunque

Il panorama in cui ti collochi?

Io non faccio calcoli. La mia è musica spontanea che non ha regole di mercato e che quindi fa i conti con un pubblico più o meno vicino alle mie corde. Per assurdo io sto a Napoli ma la mia musica è più vicina al sentore di Berlino. Oggi con le comunicazioni e la facilità di muoversi non è un problema io vado ovunque ci sia qualcuno disposto ad ascoltarmi. La musica è sacrificio e dedizione, tanta forza di volontà e qualcosa dentro che vuole uscire a tutti i costi

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