Infinito presente. Elogio della relazione

Ultimi giorni per poter visitare al museo Diocesano di Trento la mostra Infinito Presente. Elogio della relazione curata da Andrea Dall’Asta, Domenica Primerano e Riccarda Turrina.

L’arte contemporanea si fonde con il sacro dando vita ad una rosa di opere eccezionali. Questi lavori realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo mostrano come sia possibile conciliare l’arte contemporanea con il tema religioso. La mostra inaugurata lo scorso 23 giugno comprende una ventina di opere, non sono molte ma sono il giusto quantitativo al fine di poter indagare/analizzare ogni singolo dettaglio. Il tema sul quale gli artisti sono stati chiamati è riflettere è la croce, elemento con molte sfaccettature all’interno della cultura religiosa simbolo di morte, sacrificio ma anche di liberazione. Le varianti interpretative di tale elemento sono molteplici e gli artisti hanno affrontato la tematica con visioni diverse l’una dall’altra.
Hidetoshi Nagasawa apre il percorso espositivo con una rappresentazione della croce costituita da otto elementi in marmo di Carrara e acciaio accatastati l’uno sull’altra. L’artista fa riferimento alla precarietà e disordine della vita contemporanea.
Annamaria Gelmi, artista trentina, in Perimetro realizza su un supporto di carta una croce finita, materiale e molto nitida che si staglia nel mezzo della composizione.
Kengiro Azuma invece, si rapporta al tema attraverso una scultura in bronzo a forma di goccia d’acqua simbolo di rinascita e vita. Interessanti le sue parole accostate a lato dell’opera “Nella vita l’importante è credere, non per forza in Dio, ma in qualcosa che dia forza. Siamo anche noi elementi della natura e dobbiamo generosamente cercare di andare avanti insieme.”
L’artista bresciano, Marco La Rosa, realizza invece appositamente per questa mostra l’opera Qui è dove ci incontriamo: una tela totalmente bianca illuminata dalla luce e attraversata da due linee nere incrociate, gli elementi così assemblati vanno a creare una finestra.
Queste sono alcune delle opere esposte. Si trovano poi opere di si trovano poi opere di Mats Bergquist, Lawrence Carroll, Tullio Garbari, Mirco Marchelli, Mimmo Paladino, Georges Rouault, Ettore Spalletti.

La mostra sarà visibile fino al 10 novembre.

 
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