#vistopervoi I Sonics festeggiano il Capodanno con la “Prima Nazionale” di Toren

Hanno colorato con lo stupore il Capodanno trentino 2017, i Sonics infati hanno presentato in un Teatro Sociale da “tutto esaurito” in Prima Nazionale il loro spettacolo “Toren”. Lo spettacolo è andato in scena il 31 dicembre 2016 con una replica anche il giorno successivo l’1 gennaio 2017

Una prima visione ad Edimburgo in occasione di un Festival Internazionale e quindi il “battesimo” proprio in quel Teatro Sociale di Trento che, come ha ricordato Alessandro Pietrolini, performer e direttore artistico della compagnia Sonics “ci ha sostenuto credendo nel nostro progetto quando muovendo i primi passi abbiamo portato i nostri spettacoli in teatro”.

Sonics Toren

Tutto esaurito sabato 31 dicembre e anche l’1 gennaio per la replica con un pubblico che per tutta l’ora dello spettacolo è rimasto con il fiato sospeso fra un’evoluzione aerea e le varie coreografie al limite della possibilità per un performer. Ciò che colpisce sempre, assistendo ad uno degli spettacoli firmati Sonics, è la capacità di legare ogni esercizio in quel ponte che rende la loro una firma riconoscibile per il gusto coreografico.

Se di performance atletica si parla, ebbene quando è firmata Sonics diventa racconto e danza. Studio scenografico e luci fanno il resto e creano quell’atmosfera e quel mondo in cui la compagnia inserisce coreografie e numeri al limite delle leggi della fisica in cui si percepisce viva e totale la fiducia e il sincronismo che aleggia all’interno della compagnia. Un’intensa immersione di un’ora in cui il tempo sfugge per il ritmo incalzante con cui ogni quadro subentra all’altro e in cui anche il cambio d’abito o l’introduzione di un oggetto di scena diventa parte stessa della coreografia. Gesti perfezionati da anni di esperienza e coreografie collaudate di spettacolo in spettacolo che si mescolano a nuovi intrecci e soluzioni. Il tutto che si srotola attraverso una maestosa colonna sonora e quel senso di continuità che non appesantisce e nobilita il tutto.

Di Toren ma anche della vita Sonisc ha raccontato lo stesso Alessandro Pietrolini qualche giorno prima del debutto a Teatro Sociale di Trento.

A Trento verrà presentata in Prima Nazionale “Toren” il nuovo spettacolo firmato Sonics, come nasce e cosa racconta?

“Toren” debutta in Prima Nazionale per il Capodanno a Trento, anche se a livello internazionale la prima assoluta l’ha avuta al Fringe Festival di Edimburgo nella scorsa estate. Si tratta di un livaro di grande impatto, soprattutto visivo e visuale dove il colore ha il posto d’onore. Si parte dal bianco e nero per arrivare all’esplosione di tutti i colori dello spettro visivo. Abbiamo voluto giocare sull’effetto di stupore lasciando in secondo piano la drammaturgia e la teatralità o narrazione. Ci sono molti cambi di scena che accompagnano le varie performance aeree. Infatti quello che colpisce è la forte componente acrobatica che caratterizza “Toren” soprattutto quella aerea

Nei vostri spettacoli passati invece la narrazione e il messaggio aveva un suo peso, perché questo cambiamento di rotta?

Non è un cambiamento ma solo la voglia di sperimentare soluzioni e linguaggi nuovi. Siamo attualmente in scena a Torino con lo spettacolo “Locanda Lumiere” (apprezzato spettacolo che ha registrato sold out a Torino nei giorni scorsi in cui è stata raccolta l’intervista ndr) dove accanto ai performer in scena abbiamo tre attori e in cui la storia ha il suo peso. Con “Toren” invece ciò che volevamo proporre è il lavoro coreutico e coreografico, lo stupore e appunto il colore. Quindi affidargli un messaggio o una narrazione risultava macchinoso, visto che il ritmo è veloce e incalzante.

Quali sono le caratteristiche su cui ha lavorato in “Toren”?

L’impianto luci con il disegno luci e ciò che serve per renderle al massimo e con cui si plasma il palco e con un linguaggio astratto si disegnano le scenografie. E poi la forte componente acrobatica che è più aggressiva e ritmata oltre che tecnicamente ricercata. Insomma una festa dello stupore.

Come è cambiato il mondo Sonics negli anni?

Sono aumentati gli spazi in cui ci si allena giornalmente molte ore e anche i ritmi. Attualmente abbiamo diversi spettacoli che portiamo in giro alternandoli il chè è impegnativo dal punto di vista della forma fisica, dell’allenamento e anche della concentrazione mentale che richiede. Per assurdo, benchè oramai la performance e la base atletico acrobatica stia diventando più disciplina per tanti, far parte dei Sonics è diventato più difficile. Se prima la base era quella di un buon ginnasta, oggi si richiedono doti e competenze di danza, recitazione, ginnastica acrobatica e molto altro. Siamo specializzati in acrobazie aeree e non è per tutti. Non abbiamo esclusive e in molti stanno seguendo le nostre impronte per cui quello a cui puntiamo è migliorarci sempre e sperimentare

Anche la danza oggi vira spesso sulla performance, quindi due mondi che si stanno incontrando?

Forse si anche se facciamo cose molto differenti che però hanno dei punti in comune.

Perché il titolo “Toren”?

La traduzione è Torre, che sta a significare la scala dei colori con le gradazioni, ma anche l’astratto richiamo alla scalata. In scena abbiamo i colori primari che poi durante lo spettacolo si combinano per colorare la tavolozza con tutte le sfumature e si sale di intensità

Le musiche?

Sono musiche epiche con un pizzico di elettronica. Devo dire che la scelta delle musiche è anche legata ai posti dove ci si esibisce. Abbiamo infatti notato che il gradimento musicale è legato ad un gusto che varia da nazione in nazione, quindi, nei limiti del possibile, facciamo delle modifiche che sia più gradite alla sensibilità musicale di chi è in platea.

Con quale emozione tornate a Trento?

Per noi è un bel ritorno in quanto tanti anni fa fu proprio Trento e il Teatro Sociale a credere in noi e nella nostra dimensione teatrale. Una bella scommessa coraggiosa che però ha dato ottimi frutti. Quindi ci teniamo a offrire la prima di “Toren” proprio al Teatro Sociale di Trento e proporre uno spettacolo fortemente qualitativo. Insomma è un piacere tornare con questo progetto totalmente made in Italy che nonostante tutto resiste al di là della crisi del settore

About Author /

Il team dinamico della redazione di tdv ti saluta! Entra anche tu a far parte del mondo tdv e del nostro nutrito gruppo di autori su tutto il territorio trentino. Ti aspettiamo!

Start typing and press Enter to search