Festival Oriente Occidente Corpi e Confini

Alla sua trentaseiesima edizione il Festival Oriente Occidente di Rovereto indaga “Corpi e Confini”.  Dal 30 agosto all’11 settembre infatti il Festival si declina fra spettacoli di danza, performance, workshop e laboratori, progetti speciali e gli approfondimenti con gli incontri Linguaggi.

Spinn Dance Compani Alou Marchal

Spinn Dance Compani Alou Marchal

Il Festival partner e quindi capofila italiani della Piattaforma dell’Unione Europea del progetto Danza Inclusiva vedrà durante il Festival un momento dedicato il 9-10 e 11 settembre quando il progetto Moving Beyond Inclusiv porterà a Rovereto un tavolo di discussione e un workshop che ruoteranno attorno allo spazio dell’Urban Center e che poi produrrà per il 2017 uno spettacolo della Caduco dance Company oltre che una produzione di Oriente Occidente in cui la disabilità porterà sul palco un valore aggiunto creativo ed artistico se legato alla professionalità della danza.L’11 settembre in Auditorium Melotti Aloun Marchal presenta con la compagnia svedese Spinin Prima Nazionale lo spettacolo “Trio”

Jan Fabre

Jan Fabre

Il Festival di danza inizia il 31 agosto con la Prima Nazionale di Jan Fabre compagnia belga Troubleyn per la prima volta ospite del Festival in “Attends, attends, attends…(pour mon père)” riflessione danzata sul rapporto interrotto con il padre.

Un ritorno, dopo il grande successo dello scorso anno, invece a Rovereto quello di Moving Into Dance Mophatong, compagnia sudafricana, con il lavoro di Jessica Nupen “Romeo & Juliet Rebellion & Johannesburg” spettacolo ricco di contraddizione ed energia.

Jessica Nupen

Jessica Nupen

Il 3 settembre già ospite con una compagnia ridotta ed ora invece, grazie al supporto dell’Ambasciata Israeliana nella formazione completa, torna Ohad Naharin con la Batsheva dance Company. La compagnia israeliana propone un trittico “Three” formato da un assolo che si gioca sulle famose variazione Goldberg, “Humus” quadro sulla forza generatrice della famiglia e “secus” spettacolo corale con tutti i danzatori in scena.

Ohad Naharin

Ohad Naharin

Il 7 settembre Cader Attou ritorna al registro stilistico dell’hip hop, dopo un periodo di contaminazione, con questo suo ultimo lavoro “Opus 14”. Una Prima Nazionale per il primo direttore di un centro coreografico nazionale che arriva dal mondo hip hop.

Cader Attou

Cader Attou

Il 9 settembre Kyle Abraham porta a Rovereto la danza americana in questa prima Nazionale “Pavement” mentre il 10 settembre la compagnia Ikeda porta in scena il lavoro che Ko Murobuschi aveva montato per Carlotta Ikeda “UTT” ulteriore Prima Nazionale.

Kyle Abraham

Kyle Abraham

Infine chiude il Festival la prima Nazionale del ritorno in Italia di Emio Greco con il Ballet National de Marseille nel dittico formato da “Bolero” di Ravel e “Two” gioco di scontro incontro fra maschile e femminile

Emio Greco

Emio Greco

Non solo spettacoli ma anche incubatore di talento nell’iniziativa Cid Cantieri. Delle centinaia di adesioni sono quattro i progetti coreografici che possono accedere ai 20 giorni di residenza fra Rovereto e Brentonico e che di qui potranno infine portare in scena il proprio lavoro. Il 31 agosto in Auditorium Melotti l’esito della residenza del coreografo pugliese Davide Valrosso nel primo studio “I would like to be pop”, in cui con leggerezza ed ironia si affronta l’incomprensibilità con cui spesso si lega la danza contemporanea. Lo stesso giorno il friulano Tommaso Serratore invece indaga il corpo pensante in “Il coraggio di stare”. Cid Cantieri prosegue il 6 settembre sempre al Melotti con il lavoro di Salvo Lombardo “Casual Bystanders” un’osservazione sui gesti quotidiani delle persone osservate mentre camminano per strada e lo spettacolo della sarda Carla Rizzu in “L’ultima madre” in scena la figura della tradizione sarda femminile che accompagna le persone alla soglia dell’aldilà.

Marcos Morau La Veronal

Marcos Morau La Veronal

Molte le relazioni e i partner oltre che le collaborazioni che vedono in prima linea il Mart. Il Museo di Arte Contemporanea di Rovereto infatti ospiterà ben due spettacoli di danza. L’uno al suo esterno nella piazza del Mart che verrà re interpretata con l’adattamento di un suo spettacolo rivisto in nuova veste del coreografo Marcos Morau per La Veronal in Los Pàjaros muertos. L’artista da forma danzata al celebre dipinto di Picasso. Accanto ai danzatori verranno selezionati 20 danzatori locali da includere attraverso un accompagnamento propedeutico nella coreografia. Lo spettacolo che si terrà l’1 settembre alle 20,30 vedrà eseguire la coreografia sulle note della colonna sonora suonata dal vivo dalla Banda di Lizzana.

Luca Veggetti

Luca Veggetti

Il Mart apre anche le porte a “Scenario” performance danzata che interpreta gli spazi di raccordo fra le sale espositive del museo attraverso la sensibilità artistica di Luca Veggetti. Dopo l’orario di chiusura del museo alle ore 18 l’1, il 2 e il 3 settembre si potrà assistere allo spettacolo che poi per un mese proseguirà per il pubblico del museo in forma di installazione.

Le Menestrel

Le Menestrel

Incursioni urbane “danzano” il centro urbano di Rovereto. secondo estro e sensibilità di Antoine Le Menestrel e la sua danza verticale in un omaggio ai 400 anni dalla morte di William Shakespeare di cui reinterpreta il Romeo e Giulietta attraverso la verticalità dei palazzi di Via delle Fosse. Mentre Piazza Malfatti, Largo Foibe e Piazzale Caduti sul Lavoro saranno “palco” per “Block” spettacolo di Nofit State -Motionhouse compagnia inglese

Non solo danza Oriente Occidente è anche Linguaggi, incontri di approfondimento che inaugurano il 30 agosto con l’incontro a Teatro Zandonai su “Oriente Occidente scontro tra civiltà o opportunità di convivenza e progresso?” a cura di Paolo Mieli. Lunedì 5 settembre si parla di Califfato con Domenico Quirico, testimone importante che in prima persona ne ha visto il nascere. Il professor Franco Cardini medievalista universitario il 6 settembre terrà una lezione storica su cristianità, islam, occidente ed oriente. Ospiti poi il 9 settembre Gad Lerner con un incontro di cui ha voluto mantenere intatto il riserbo e la sorpresa, il 10 Philippe Verrièle che invece presenta il suo pensiero circa la possibilità di intreccio fra danza ed arte visiva.

Completano il cartellone i tre appuntamenti curati da Montura. Il brand roveretano di abbigliamento sportivo infatti sostiene tre eventi il 30 agosto l’incontro al Mart con Manolo e Antoine Le Menestrel su l’arte di arrampicare, il 7 la presentazione del libro di David Bellatalla Sull’Altipiano dell’Io sottile, il diario inedito di Eugenio Ghesrsi sulla spedizione scientifica italiana del 1933 nel Tibet occidentale che si lega ad una raccolta in fondi a favore della Croce Rossa Mongolia per ragazze madri di figli disabili e loro inserimento nel mondo del lavoro.L’8 settembre infine Montura sostiene la proiezione del film di Antonio Segre I sogni del Lago salato. Si parla di Kazakistan e l’occasione è quella per presentare l’iniziativa Fuorirotta dedicata a nuove idee di viaggio frutto di ragazzi fra i 18 e i 30 anni.

Il Festival prevede anche il pass Oriente Occidente Emozioni Una card da attivare entro il 30 giugno che permette agevolazioni, sconti e convenzioni sul Festival ma anche attorno ad esso. Tutta da scoprire l’iniziativa assieme al Festival sul sito fra alcuni giorni online.

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