UN MAURIZIO BOSCHERI DA NON PERDERE AL MUSE DI TRENTO

Maurizio Boscheri con i suoi lavori riesce a fondere con mano sapiente la bellezza della natura selvaggia con l’arte.

maurizio-boscheri-the-golden-lemurs-oil-on-canvas-60x180-2010-thumbLa passione per l’arte in Maurizio entra inizialmente in punta dei piedi. Fin dall’infanzia l’artista ha sempre amato disegnare tuttavia sceglie di intraprendere una strada diversa e per molti anni lavora per un’importante multinazionale. Il primo passo verso il cambiamento arriva nel 1985 quando compie un viaggio in India.
La necessità di cambiare vita comincia inevitabilmente a farsi sentire: “In quel momento ho sentito che qualcosa dentro di me aveva cominciato a muoversi ma non ero ancora pronto per quel cambiamento”. La svolta decisiva avviene però nel 1995 quando compie il primo viaggio in Madagascar. Osserva gli animali e rimane colpito dai lemuri. Rientrato in Italia prende la decisione di abbandonare il lavoro e dedicarsi definitivamente all’arte. Protagonisti delle suo opere sono gli animali visti nel corso dei suoi viaggi.Prevalentemente animali esotici, raramente mammiferi.
Si potrebbe trascorrere una giornata intera ad ascoltare Maurizio, nei suoi occhi traspare tutta la passione e l’amore con il quale dipinge. Maurizio Boscheri entra nel mondo dell’arte a quasi a quaranta anni ma riesce tuttavia a prendere posto in questo mondo non facile: ha partecipato alla Biennale di Venezia e esposto a Parigi, in Sri Lanka e a Londra.
Al Muse saranno presenti una sessantina di quadri con protagonisti animali colti nel loro ambiente naturale: felini, tigri, animali tropicali, lemuri e anche cervi. Ogni quadro avrà 3 didascalie, la prima EMOZIONE scritta e commentata da Mario Garavelli, la seconda RAGION PURA dove Maurizio spiega il motivo per il quale ha scelto di esporre quest’opera e la terza SCIENZA scritta da Osvaldo Negra: “Quando mi hanno chiesto di scrivere il motivo per il quale ho scelto le opere ho trovato qualche difficoltà in quanto tante le ho fatte nel corso degli anni e esprimere a parole la mia scelta non era facile. Tuttavia Mario Garavelli è riuscito a percepire esattamente quello che volevo esprimere”. Venerdì verrà presentato anche il catalogo della mostra curato da Mario Liberali.
COME NASCONO I TUOI QUADRI?
I miei quadri nascono dai viaggi che ho avuto modo di fare. Prima di rappresentare un animale devo entrare in contatto con lui, devo sentirlo dentro. Non li riprendo dalle foto altrimenti non sarei in grado di trasmettere emozione maurizio-boscheri-ar-cadia-60x100-mix-mediaalcuna. Quando dipingo lo faccio con emozione, sentimento.
QUALE è STATO IL VIAGGIO CHE Più TI è RIMASTO NEL CUORE?
A questa domanda rispondo senza esitazione: il Madagascar. In questo luogo ci sono gli animali che più porto nel cuore. I lemuri in particolare che mi piace chiamare “marziani della terra”. Sono riusciti a sopravvivere solo in questo luogo magico. In Madagascar ho visto il “Dio dell’arte”, dopo il primo viaggio nel 1995 sono dovuto tornare nel 1999 per cercare di guarire dal “mal d’Africa”. Dopo questo primo viaggio in Madagascar qualcosa si è mosso dentro di me e non sono più stato lo stesso.
PER LA SECONDA VOLTA TORNI A ESPORRE AL MUSEO CIVICO DI TRENTO. QUESTA VOLTA PERò SARAI NELLA SEDE NUOVA. COME TI SEI TROVATO?
Sono molto felice di poter esporre nuovamente per il Museo. Ho trovato uno staff fantastico e per me questa è un’occasione importante.
ALTRI PROGETTI PER IL FUTURO?
Si, per il 2016 il Museo delle Biodiversità di Singapore ospiterà una mia mostra.

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